Niente conferenza stampa in vista della partita contro il Lecce, José Mourinho resta in silenzio anche per non andare subito in scia alle parole di mercoledì di Tiago Pinto sul calciomercato di gennaio, che per l'allenatore non deve essere stato granché. Mou apprezzerà l'onestà del suo ds, che ha parlato di un mercato non migliorativo, ma intanto in questo modo sarà più difficile difendere il terzo posto o comunque il piazzamento Champions da cui dipenderà gran parte del progetto giallorosso. Nella testa del portoghese sono ancora bene impresse le promesse fatte dalla proprietà al momento del suo ingaggio, che il Corriere dello Sport riassume così: primo anno di sofferenza, secondo di crescita e al terzo una rosa per vincere.
È evidente che con i paletti del Fair Play Finanziario e il settlement agreement firmato con la Uefa non si prospetta un mercato estivo scoppiettante, le stesse parole di Pinto sembrano confermarlo: "Mai abbiamo preso un calciatore senza l'opinione del mister, ma non è vero che Mourinho ha tutti i giocatori che vuole, al momento non possiamo fare questo mercato".
E allora lo Special One prima della fine della stagione vuole avere un confronto schietto con Dan Friedkin per capire cosa aspettarsi dal futuro immediato della Roma: l'impegno non mancherà e ogni sforzo è indirizzato a chiudere nelle prime quattro posizioni della Serie A, ma è impossibile non pensare pure al destino del progetto sportivo iniziato due stagioni fa.
Da un lato le esigenze economiche di una proprietà che deve rispettare i dettami Uefa, dall'altro le legittime ambizioni di un allenatore che vuole continuare ad alzare trofei, in mezzo Tiago Pinto che dovrà trovare una quadra, una soluzione non facile: da qui dipenderà il futuro immediato della Roma.