Dani Alves, al momento in carcere nella struttura di Brians 1 a Barcellona in seguito alle accuse di violenza sessuale, ha chiesto la libertà provvisoria ma la sua posizione si aggrava. Come riporta El Periodico, le tracce di fluidi corporei prelevate dal corpo della vittima, dai suoi vestiti e dal pavimento del locale del presunto stupro hanno lo stesso profilo genetico del brasiliano. La prova del DNA dunque corroborerebbe le accuse della donna, anche per via della posizione di Dani Alves stesso che ha ritrattato più volte la sua versione dei fatti.
Per questo al momento sia la Procura del tribunale di Barcellona sia gli avvocati della presunta vittima chiedono con forza che all'ex Pumas non sia concessa la libertà provvisoria, per il pericolo di fuga visto che Dani Alves ha beni e immobili anche in Brasile dove non esiste un trattato di estradizione per questi reati.