LA REAZIONE

Guardiola giura amore al Manchester City: "Non mi muovo. Retrocessione? Torneremo"

Il tecnico spagnolo ha parlato della bufera intorno al club inglese: "Ci stanno accusando senza darci possibilità di difesa"

Pep Guardiola non ha dubbi e sta dalla parte del Manchester City a prescindere da tutto. Il club inglese è nella bufera dopo che gli sono state contestate centinaia di infrazioni economiche del regolamento della Premier League, ma il tecnico spagnolo ci ha messo la faccia prendendo le difese dei datori di lavoro. I club di Premier League stanno chiedendo sanzioni esemplari, dalla retrocessione all'esclusione dai campionati, ma Guardiola in conferenza stampa ha attaccato: "Siamo già stati condannati dalla Uefa per queste cose, ora siamo accusati ancora. Il Manchester City ha già dimostrato la propria innocenza e ora i club di Premier League ci attaccano senza lasciarci difendere".

Tra sponsorizzazioni gonfiate e altre violazioni del regolamento, il Manchester City conta più di 100 problemi da risolvere con i club di Premier League compatti nel richiedere sanzioni esemplari in caso di conferma delle infrazioni. "Sapete da che parte sto, viviamo in un Paese dove la presunzione di innocenza è garantita fino a prova contraria, ma questo non vale per il City che è già stato condannato. Non so cosa succederà - ha continuato Guardiola -, ma possiamo difenderci. Se non saremo innocenti accetteremo la decisione del giudice, ma in caso contrario chi ci risarcirà di tutto questo?".

Pep Guardiola non si è nascoto né ha giocato in difesa, anzi, l'allenatore del Manchester è partito all'attacco: "Non si tratta di avere amici o nemici, ma di parti interessate. Queste sono le stesse accuse rivolte dalla Uefa per cui il club si è dimostrato innocente. Voglio retrocederci chissà dove...". A proposito di tale rischio, il tecnico ha confermato: "Ci siamo già stati nelle serie inferiori e se ci manderanno lì, torneremo ancora. La Premier League non può decidere nulla, faremo quello che abbiamo fatto con la Uefa".

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Sul suo futuro il catalano è ancora più deciso: "Io non mi muovo da qui, ve lo assicuro. Ora voglio restare più che mai. Siamo soli contro 19 squadre che non ci aiuteranno, ci difenderemo".

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