E-Prix: Vergne per un soffio, Cassidy sul podio nel giorno del disastro Jaguar
Primo successo stagionale per il popolare campione francese e per il team DS Penske.
Una vittoria all'ultimo respiro per Jean-Eric Vergne nella prima edizione dell'E-Prix di Hyderabad, quarta gara del Mondiale. Scattato dalla prima fila, il veterano francese di DS Penske ha approfittato del "suicidio" Jaguar: Sam Bird ha infatti colpito e... affondato il compagno di squadra Mitch Evans, partito dalla pole. Vergne ha poi controllato la gara e nel finale si è difeso "di mestiere" dagli attacchi di Nick Cassidy, terminando la gara a... zero batteria e salendo per l'undicesima volta sul gradino più alto del podio in novantanove gare. Cassidy chiude secondo davanti a Da Costa (Porsche) che festeggia con il podio la sua 100esima gara in Formula E, precedendo il compagno di squadra Wehrlein, il quale da parte sua rafforza la leadership della generale, approfittando del ritiro di Dennis, tamponato da Rast. Buemi chiude terzo in pista ma viene penalizzato per irregolarità tecnica (overpower) e finisce fuori dalla zona punti.
Jean-Eric Vergne si mette alle spalle un primo scorcio di campionato sottotraccia e si riscatta con una performance senza incertezze e redditizia per effetto della quale il 33enne di Pontoise (due volte campione di Formula E) si rilancia nella corsa al titolo, segnando anche un punto a proprio favore nella sfida interna DS Penske con il campione in carica Vandoorne che non va oltre l'ottava posizione. A proposito (anche) di confronti tra compagni di squadra, da un certo punto di vista il vero vincitore di Hyderabad (round quattro del Mondiale) è Pascal Wehrlein. Il tedesco incassa la prima "sconfitta" dall'altro porschista Da Costa ma allunga sui suoi più diretti rivali in campionato: Jake Dennis (alla vigilia distante un solo punto) finisce ko per una tamponata da René Rast (giornata nera per McLaren) mentre si trovava in una buona (in ottica campionato) quarta posizione. Sebastien Buemi fa gara di vertice ma perde il terzo gradino del podio per una penalità a fine gara (irregolarità tecnica).
Passaggio in India... fatale per Jaguar: in piena bagarre per la vittoria (dopo la pole delle qualifiche) Evans viene centrato da Bird e per entrambi la gara finisce anzitempo. I tre punti-bonus della pole sono una magra consolazione per il neozelandese che - come tutti i delusi di Hyderabad - punta direttamente sull'esordio della Formula E a Città del Capo, in programma sabato 25 febbraio e già ora attesissima gara-cinque di una stagione che - in India - ha finalmente rimescolato le carte. Nonostante una prestazione poco brillante, Wehrlein ha puntellato la sua leadership su Dennis (ora 80 punti a 62) ma Vergne è passato dall'undicesima casella della generale alla terza con 31 punti, a pari merito con Buemi: ritardo importante ma non incolmabile, se JEV confermerà in Sudafrica lo stato di grazia (al quale aggiungere una buona dose di fortuna sia in qualifica che in gara) visto in India. Nella classifica a squadre, con un parziale "indiano" di 27 punti a due Porsche supera e stacca decisamente Avalanche Andretti:101 a 78 lo score totale.
LA CRONACA DELLA GARA
Evans tiene il comando dalla pole position con uno stacco impeccabile al semaforo. Sfilano tutti senza problemi al rampino della prima curva (in realtà Curva 3). Alle spalle del neozelandese Vergne, Buemi, Fenestraz e Guenther con la Maserati. Rallenta invece al secondo giro (di trentadue previsti al netto di eventuali neutralizzazioni) il suo compagno di squadra Mortara che al tornantino colpisce la Envision di Cassidy, danneggia l’ala anteriore della sua Gen3 Tipo Folgore e precipita in fondo al gruppo. Bandiera gialla per evitare l’ala di Mortara rimasta in mezzo alla pista. Evans va in attack zone al giro 7, Buemi sorprende Vergne e prende il comando davanti allo stesso JEV, ad Evans e al sorprendente Fenestraz (Nissan). Poi Guenther, Cassidy, Bird e Rast. Attack mode per Buemi che cede il comando a Vergne che va in attack al passaggio seguente. Colpo di scena al giro 13: Bird attacca Fenestraz al tornantino ma va lungo e colpisce la Jaguar gemella di Evans che precedeva entrambi! Bird e Evans precipitano in coda al gruppo e poi rientrano ai box.
Al quindicesimo passaggio Vergne passa Buemi che va subito in attack mode. Seconda posizione per Cassidy davanti a Dennis, ancora un volta autore di una grande rimonta. Buemi quarto davanti a Rowland e Rast. Grande duello tra Dennis e Buemi: l’elvetico di Envision torna davanti. Giro 20, appena prima dei due terzi della distanza originale: Vergne davanti alle Envision di Cassidy e Buemi, poi Dennis, Rast, Rowland, Da Costa, Vandoorne e il leader della generale Wehrlein solo nono. Safety Car al giro 23 (nove al termine) per un incidente. Hughes colpisce il muretto subito dopo il “solito” rampino a causa di un problema allo sterzo. Si riparte con questo ranking: Vergne, Cassidy, Buemi, Dennis e Rast con la McLaren superstite a chiudere la top five. Il totale dei giri aumenta di una unità: trentatré.
Restart al giro 25: Vergne tiene la testa, proprio Rast tampona Dennis e rallenta. Dennis ai box! Cassidy all’attacco di Vergne ma il francese resiste senza fatica. Rowland attacca Buemi ma non riesce a prendergli l’ultima posizione del podio. Cassidy prova il tutto per tutto con Vergne ma il francese mette in campo tutta la sua esperienza e si difende senza troppo affanno, tagliando oltretutto il traguardo a zero carica di batteria, praticamente sullo slancio.
Alle spalle della DS Penske nera e oro numero venticinque di JEV due verdi Envision (a parziale consolazione per Jaguar che fornisce il proprio powertrain al team) ma Buemi perde il podio per eccesso di consumo di batteria, a vantaggio di Antonio Felix Da Costa, alla prima top performance del 2023. Il suo compagno di squadra Wehrlein lo segue sul traguardo in quarta posizione e precede Sette Camara e Rowland che regala al pubblico di casa il sesto posto per il costruttore indiano Mahindra (solo quattordicesimo invece Di Grassi). Nato chiude settimo per Nissan, assicurandosi il punto-bonus del giro più veloce della gara. Vandoorne taglia il traguardo in ottava posizione davanti a Lotterer. Dopo la disavventura iniziale, Mortara mette sull’asfalto una prova regolare e tutta sostanza, arpionando sulla linea d'arrivo il margine basso della top ten. Rimasto... imbottigliato all'esterno del rampino dalle due Jaguar in occasione dell'incidente Bird-Evans (perdendo diversi secondi), l'altro "Maserati man" Guenther non va invece oltre la tredicesima posizione finale.
LE INTERVISTE DEL PODIO
"Sono molto felice. È stata una gara difficile, ho dovuto difendermi duramente alla fine, ma in qualche modo siamo riusciti a vincere. È stata una gara pulita, senza errori. Sono molto contento della vittoria di oggi. È un bene per la nostra squadra. Per le prime gare è bene dare una spinta con una bella prestazione come questa, quindi non potrei essere più felice. Mi piacciono i nuovi circuiti, penso che sia bello. Soprattutto questo è molto divertente. Quando ci sono tanti piccoli segreti da trovare in pista, probabilmente li trovo abbastanza in fretta". (Jean-Eric Vergne)
"Oggi avevo un'ottima macchina, grazie a tutti i miei ragazzi. Credo che nelle gare di quest'anno siamo stati piuttosto bravi. Sono davvero dispiaciuto per Mitch e Jaguar oggi, perché sono un ottimo partner e hanno iniziato la stagione molto bene. A parte il fatto che siamo bravi nelle gare? Onestamente, siamo lì anche in qualifica. A Diriyah, in Messico e qui la differenza tra la prima e la seconda posizione e la quinta posizione è stata di due decimi. Non c'è un grande margine tra il quinto posto e la partenza dal decimo o potenzialmente dalla pole. Quel giorno arriverà". (Nick Cassidy)
"La gara è iniziata molto bene, poi però sono stato stretto da Dennis e ho perso molte posizioni. Abbiamo mantenuto la calma e siamo tornati in testa lentamente, gestendo le nostre energie. Non è stato un inizio facile per me. È stata una giornata emozionante per me, se penso alla centesima gara cento o alle novantanove gare precedenti, al punto in cui mi trovo e alle cose che non vanno come vorrei. Non posso essere soddisfatto del modo in cui vado attualmente in qualifica, ma è solo questione di tempo. Detto questo, ho una squadra fantastica alle spalle, che mi spinge sempre e mi fornisce tutto il necessario per fare la mia parte". (Antonio Felix Da Costa)