La Sampdoria, penultima e reduce dal pari con il Monza, non vince una partita da oltre un mese (era il 4 gennaio contro il Sassuolo) e quest'anno non ha mai trovato i tre punti tra le mura di casa: sembra paradossale ma sono proprio questi i dati che più dovrebbero spaventare l'Inter che in situazioni simili - e soprattutto dopo la vittoria nel derby - a volte ha la tendenza a tenere il motore a regimi bassi o comunque a non tenere alta la tensione per 90 minuti. Sarà anche per questo che Simone Inzaghi qualche cambio in mente ce l'ha, sebbene non si possa parlare di turnover perché la concreta possibilità di vedere dall'inizio Brozovic e la coppia Lautaro-Lukaku anzi richiama alla mente la squadra su cui il tecnico aveva impostato tutto il lavoro estivo, stravolto poi dagli infortuni del croato e del belga.
Sprazzi di vecchia Inter verrebbe da dire, visto che Acerbi (il primo, qualche giorno fa, ad avvisare sulla "mancanza di mordente") potrebbe osservare un turno di riposo a favore di de Vrij: in questo modo al Ferraris si rivedrebbe la linea difensiva che ha costruito le fortune nerazzurre nelle gestioni Conte e Inzaghi, probabilmente una delle ultime volte visto che a giugno Skriniar andrà al Psg e l'olandese resta in scadenza di contratto. Se a destra si rivedrà ancora Darmian, chance sulla sinistra per Gosens per dare fiato a Dimarco.
Di fronte una Sampdoria alla disperata ricerca di punti, l'ex Stankovic si attaccherà al senso di appartenenza in questo difficile momento storico dei colori blucerchiati, che comunque non sono mai stati lasciati soli dalla tifoseria, anche stasera in massa allo stadio per supportare la squadra. La corsa salvezza è a dir poco complicata ma fino al 94' di Empoli-Spezia lo era pure di più: con la squadra di Gotti a +11 il distacco sarebbe stato ancora più deprimente, il pari dei toscani ha riportato le distanze a nove punti. Con un miracolo contro l'Inter, diventerebbero sei: e con ancora sedici partite da giocare...