Avventura da Grande Nord sulle montagne a cavallo tra Alta Valle Camonica ed Alta Valtellina. Non si può definire altrimenti il ritorno in scena de La Grande Corsa Bianca dopo cinque anni di assenza. Due le prove in programma per la sesta edizione di un evento che - in un certo senso - rappresenta la versione invernale di Adamello Ultra Trail: la Grande Corsa Bianca propriamente detta da 110 chilometri e la versione da 40 chilometri. Nonostante lo scarso innevamento, gli organizzatori possono mettere a bilancio un’edizione di successo, a partire dal nuovo record di iscritti: centosettanta i concorrenti al via nelle diverse categorie. Il format di gara prevedeva infatti - su entrambe le distanze - la possibilità di correre a piedi, con la mountain bike, sugli sci oppure con i cani (musher). Rivisitato per l’occasione, il percorso si è rivelato azzeccato, soprattutto a livello di innevamento, nonostante solo il 30-35 per cento di strade e sentieri interessati dalle prove fosse privo della materia che dà il nome all’evento.
Scattata dal paese di Canè (località Ponte della Valle), la prova lunga da 110 chilometri ha visto il successo incontrastato di Jimmy Pellegrini (in gara nella categoria a piedi), che ha portato a termine la propria performance nello straordinario tempo di sedici ore e 14 minuti! Un viaggio - quello di Jimmy - che si è svolto completamente in solitaria, a testa bassa e sempre alla massima concentrazione, con un vantaggio che si è rivelato incolmabile su Luca Guerini e Marcello Villani che hanno completato il podio. Sulla stessa distanza, nella categoria bici si è imposto Michele Fantoli, al traguardo con un tempo di ventiquattro minuti superiore a quello di Pellegrini (Nicola Bellamoli e Ronnie Carrara sul podio), mentre nella categoria sci Roberto De Gasperi si è aggiudicato la vittoria, concludendo la sua fatica un solo minuto oltre il muro delle diciannove ore e davanti a Matteo Bolis e Mauro Occhi.
Per un solo minuto invece Laura Besseghini è riuscita a restare sotto le diciassette ore di gara nella 110K femminile. La fortissima atleta valtellinese ha chiuso infatti in sedici ore e 59 minuti l'unica disciplina rappresentata nel ranking finale: la prova a piedi. Alle spalle di Laura e con lei sul podio due atlete di primo livello della corsa sulle ultradistanze: secondo posto per Melissa “Iron” Paganelli, terzo per Marta Poretti. La fortissima bergamasca ha chiuso la sua prova un’ora e trentuno minuti dopo Besseghini, la runner-organizatrice (di UTLAC Lake Como Endurance Trail) ha tagliato il traguardo dopo venti ore e 56 minuti di gara.
Per quanto riguarda la versione da 40 chilometri della Corsa Bianca (che non è certo possibile definire prova breve…), prestazione di altissimo livello nella categoria a piedi per Cristian Camanini vincitore in quattro ore e sei minuti. Secondo posto per il trailrunner valtellinese Daniele Nava, staccato di sei soli minuti e podio sigillato da Federico Delle Monache con il finishing time di quattro ore e quaranta minuti. Tra le donne (nella stessa specialità) si è imposta Cristina Filippini, che ha impiegato quaranta minuti in più del vincitore-uomini, precedendo due avversarie di chiara fama: Alessandra Boifava e Lisa Borzani, distanziate rispettivamente di dodici e di trenta minuti.
Con gli sci ai piedi, Martino Occhi da Vezza d’Oglio ha giocato (anzi sciato) e vinto… in casa, raggiungendo l’arrivo in quattro ore e otto minuti, due soli minuti prima di Simone Brunelli, mentre Valerio Mossini è salito sul terzo gradino del podio con il tempo finale di quattro ore e 35 minuti.
Nella categoria femminile, sempre nella disciplina sci, altro successo “local” con Patrizia Passeri (di Monno), nel tempo di cinque ore e 34 minuti, seguita a distanza di due ore sulla linea d’arrivo da Chiara Annibale e Viviana Torresin: un’ora e 37 minuti il ritardo di Chiara, due ore e 43 quello di Viviana. A differenza di quanto avvenuto nella prova da tripla cifra chilometrica, nella Corsa Bianca 40K tutte e quattro le discipline contemplate dal regolamento di LGCB sono state rappresentate. La prima donna musher a concludere la corsa (tempo finale di sette ore e sei minuti) è stata Elena Baggio, seguita a 26 minuti da Ylenia Zamperon. Tra gli uomini, sul gradino più alto del podio è salito Stefano Forcella (cinque ore e 28 minuti). Secondo posto per Lorenzo Balzarini (a un’ora e quattordici minuti), terzo per Emanuele Canini (a sette ore e tre minuti). La disciplina bici è stata rappresentata solo a livello maschile ed è stata vinta dal veterano della Grande Corsa Bianca Luca Bettinsoli, che ha concluso in cinque ore e 43 minuti. Alle sue spalle Michele Polloni e Claudio Facchi, rispettivamente ad un’ora e 55 minuti e a due ore e ventisette minuti.
Nonostante alcuni automatismi da registrare dopo la pausa di un intero lustro, la macchina organizzativa si è dimostrata all'altezza di una manifestazione sentita e molto apprezzata da atleti e non, destinata sicuramente a crescere. Un ringraziamento particolare va rivolto agli sponsor che hanno reso possibile l’evento: Mico, Ferrino, Scarpa e SeteTrack. Indispensabile poi il contributo dei moltissimi volontari e delle diverse associazioni che lungo il percorso hanno fatto sentire a casa i concorrenti, garantendone la sicurezza e prendendosene cura nei punti di ristoro.