Fuochi d'artificio, bandiere e clacson: ieri sera dopo la vittoria col Sassuolo è iniziata la festa scudetto in pieno centro a Napoli. La squadra di Spalletti, che al Mapei ha festeggiato al meglio le 1000 panchine in Serie A, vola verso il tricolore con 18 punti di vantaggio sull’Inter trascinata dalla coppia Kvaratskhelia-Osimhen, che a Sassuolo è diventato il primo giocatore del Napoli nell’era dei tre punti a vittoria a trovare il gol per sette partite di fila in campionato. Soltanto l’ultimo record di una stagione incredibile per il bomber nigeriano e per tutto il Napoli, che dopo aver chiuso di fatto il campionato a gennaio adesso sogna la Champions League.
Martedì Kvara e compagni volano in Germania per l’andata degli ottavi di finale contro l’Eintracht Francoforte e ci arrivano decisamente da favoriti. De Laurentiis, che ha parlato diverse volte pubblicamente di vittoria finale, ha già fissato i premi per i suoi giocatori in caso di passaggio di ogni turno e vedendo giocare questo Napoli, che col Sassuolo ha dimostrato ancora la forza di un gruppo consapevole a cui riesce tutto anche nelle difficoltà, molti in città e non solo iniziano a pensare che sognare sia lecito.
E con la città sogna anche Luciano Spalletti, che si gode la sua creatura e non si pone limiti: “L’Eintracht è una formazione fortissima. Ha calciatori veloci, ripiega bene con il suo 4-5-1, attacca gli spazi con velocità ed è un gruppo abituato a giocare per il 'dentro o fuori'. Hanno vinto l’Europa League, quest’anno hanno mantenuto quasi tutta la squadra (meno Kostic, miglior giocatore della scorsa EL, ndr). In campionato abbiamo questo vantaggio in classifica, ma la testa ragiona in maniera computerizzata a volte. Non dobbiamo farlo, dobbiamo comandare la testa e affrontare le partite per andare a sognare”.