VERSO SPEZIA-JUVE

Juve, Allegri: "Avanti con i mini-obiettivi. Chiesa indisponibile con lo Spezia"

 Il tecnico bianconero: "Sarà una gara complicata. Kean, Perin e Rugani partiranno dall'inizio"

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Dopo il pareggio amaro in Europa League col Nantes, la Juve riparte in campionato dalla trasferta contro lo Spezia. Per i bianconeri, attardati in classifica per la penalizzazione, è vietato sbagliare. "Dobbiamo proseguire in quelli che sono i nostri mini obiettivi. Sarà una gara complicata, è un campo difficile e lo Spezia è una squadra che crea molto - ha spiegato Massimiliano Allegri in vista della partita -.  Ci vuole una partita giusta, fatta con attenzione e determinazione". "Tre che giocano domani sono Kean, Perin e Rugani - ha aggiunto -. Non ci sarà Chiesa perché ha giocato due partite in quattro giorni ed era molto affaticato". 

LA CONFERENZA DI ALLEGRI

La trasferta a La Spezia
"Dobbiamo continuare seguendo i nostri mini-obiettivi. Abbiamo Torino, Udinese e Monza a pari punti. L'obiettivo è raggiungere le squadre che abbiamo davanti. La partita con lo Spezia è complicata, su un campo difficile. E' una squadra che crea molto. Anche col Napoli e con l'Atalanta ha fatto bene. Servirà una prestazione giusta, fatta con grande attenzione e determinazione e con della buona tecnica"

Testa all'Europa League?
"Dobbiamo scalare più posizioni possibili in classifica, indipendentemente da quello che succede fuori dal campo. Noi dobbiamo lavorare sui punti fatti, altrimenti perdiamo contatto con la realtà. L'Europa League non è compromessa. In Europa è sempre difficile vincere, ma il calcio è strano. Pur giocando un pezzo di gara in cui potevamo fare meglio, non siamo riusciti a sfruttare le occasioni create. Dobbiamo aumentare la percentuale realizzativa"

Turnover
"I giocatori sono abituati a giocare ogni tre giorni. Domani non sarà disponibile Chiesa perché ha giocato due gare in quattro giorni ed era molto stanco. Rientrerà Perin e giocherà lui con lo Spezia. Gli altri devo ancora valutarli. Sicuramente ci saranno dei cambi"

Kean insieme a Vlahovic?
"Kean, Perin e Rugani sono i tre che domani giocano sicuramente. Bonucci sta bene non è pronto per giocare dall'inizio"

Problemi in Europa?
"No. Van migliorate le prestazioni all'interno del match soprattutto quando bisogna comandare le partite. Giovedì dopo il gol abbiamo rallentato e non siamo stati convinti ad andare a segnare ancora. Abbiamo preso gol nell'unica volta in cui sono venuti avanti. Il Nantes è stato bravo a restare sempre in gara e alla prima occasione ci ha puniti"

Serve più comprensione?
"Non serve aver bisogno di comprensione. Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio perché dobbiamo fare una scalata importante in classifica. E' importante far punti indipendentemente da quello che succede fuori. Per l'Europa dispiace, ma in Europa partite facile non ce ne sono. Col Nantes abbiamo la possibilità di far bene al ritorno. Poi siamo ancora dentro in Coppa Italia"

Juve bloccata in trasferta
"Abbiamo fatto nove gol in nove trasferte. Dobbiamo migliorare la percentuale realizzativa. A livello di occasioni creiamo meno rispetto al passato, ma dobbiamo essere più bravi a concretizzarle"

Difficoltà a gestire gli imprevisti
"Ci abbiamo ragionato. Dobbiamo migliorare. E' più un aspetto mentale. In una stagione è impossibile pensare di non prendere gol. C'è sempre tempo per recuperare. Serve serenità, velocità di passaggio e tranquillità per andare a fare il secondo e il terzo gol. Giovedì siamo partiti bene, poi abbiamo rallentato e quando abbiamo ripreso il ritmo siamo andati più forte di quanto fosse necessario. Serve più equilibrio nella gestione della gara"

Tensione e nervosismo
"Non sono nervoso. E' successo qualcosa con alcuni tifosi che fischiavano dei giocatori a prescindere. Lo sfogo in tv dell'altra sera è stato solo una reazione, magari sbagliata. Posso essere criticato su tante cose, ma sui dati di fatto non bisogna parlare. Un tema è opinabile, la matematica no. Accetto di essere un allenatore scarso e che le mie squadre fanno schifo, ma sui numeri c'è poco da dire. Il concetto del corto muso è semplice. Era rivolto alla corsa in campionato. Poi è stato travisato e applicato alle singole partite. Il calcio è opinabile. Ma sui numeri non è opinabile niente. Voglio che sia chiaro"

Sulla mancanza della voce della società
"La società non manca mai perché la Juventus è la società più forte che c'è. La società è la base per fare risultati, è sempre presente, più che mai"