VERSO INTER-PORTO

Champions, per l'Inter il primo round col Porto vale metà qualificazione

 Stasera a San Siro si gioca l'andata degli ottavi di finale, con Inzaghi che sfida il vecchio amico Conceiçao

@Getty Images

Testa, cuore ma anche velocità. Di gamba e di pensiero. Perché in Europa è un altro calcio, si viaggia a ritmi diversi e chi si ferma è perduto. L'Inter di Inzaghi si rituffa nella Champions League affrontando stasera davanti agli oltre 70mila di San Siro, nella sfida di andata degli ottavi di finale, un avversario ostico e navigato come il Porto, guidato da Sergio Conceicao, vecchio compagno di squadra del tecnico nerazzurro ai tempi della Lazio. Ma non ci sarà troppo tempo per abbracci e ricordi. C'è solo da tenere ferma la barra del presente e allungare il più possibile l'avventura nerazzurra in coppa dopo che l'anno scorso sì fallì l'approdo a quarti eliminati dal Liverpool, poi finalista.

Il Porto mette in apprensione, Inzaghi la definisce una formazione fortissima ed elenca il pedigree con cui si presenta a Milano. "Sappiamo le difficoltà oggettive alle quali andremo incontro perché i portoghesi, nell'anno in cui il Chelsea ha alzato la Champions, sono riusciti a vincere a Londra, rischiando di eliminare i Blues. Adesso la formazione di Conceiçao è reduce da 10 successi di fila e ha subito appena due reti. Questi numeri bastano per capire le difficoltà che incontreremo", è stato il suo discorso con cui suona l'allarme.

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Il Porto non è il punto di svolta della sua esperienza all'Inter, ma Inzaghi è comunque consapevole del peso specifico che ha questo turno di Champions: "Direi che di punti ne abbiamo messi abbastanza. Sappiamo l'importanza di questo ottavo di finale e lo affronteremo con la testa giusta anche perché abbiamo fatto partite di questo tipo lo scorso anno contro il Real e il Liverpool e quest'anno contro Bayern e Barcellona. Servirà una prova di testa: se avremo difficoltà, la dovremo usare. Scenderemo in campo con grande fiducia perché questo ottavo lo abbiamo conquistato con un percorso incredibile", ha aggiunto mostrando piena fiducia nella squadra e nei suoi giocatori.

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Sulla formazione ancora qualche dubbio, soprattutto su chi giocherà insieme a Lautaro tra Dzeko e Lukaku. In squadra però ci si può affidare a Brozovic e allo stesso Lukaku, in netto miglioramento. Si giocherà sui dettagli. Ma servirà equilibrio, compattezza e l'abilità di "venire fuori dalle pressioni", come ha dichiarato Francesco Acerbi che ha fatto l'identikit dell'avversario che si troveranno di fronte". Quanto basta per alzare al massimo le antenne.