L'inchiesta Prisma sui conti della Juventus si allarga in altre città. La Procura di Torino, infatti, ha trasmesso una serie di carte dell'inchiesta alle procure di altre sei città italiane: si tratta di Genova, Bergamo, Udine, Modena, Bologna e Cagliari, mentre le società coinvolte sono Sampdoria, Atalanta, Udinese, Sassuolo, Bologna e Cagliari. Una iniziativa presa per ragioni di competenza territoriale e legata ai rapporti tra la Juventus e le altre squadre coinvolte nelle operazioni di mercato finite sotto la lente di ingrandimento.
Non una novità assoluta questo passaggio, ma qualcosa di atteso fin dalle prime battute dell'inchiesta sui conti della Juventus. La Procura di Torino, infatti, non può occuparsi direttamente dei club coinvolti nei rapporti da chiarire con la società bianconera, chiamando dunque in causa le procure competenti in altre città per approfondire la situazione.
Per la Procura di Torino ci sono notizie di reato e ora che le procure competenti nelle sei diverse città italiane hanno ricevuto gli atti, dovranno indagare.
Secondo i pm torinesi - come si ricava dagli atti assemblati lo scorso anno - i rapporti di partnership riguardavano soprattutto Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese; tra le carte comparivano anche Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara "per citarne alcune". Non è detto, però, che siano proprio queste le squadre che saranno toccate dai prossimi accertamenti.
La Procura, intanto, è concentrata sull'udienza preliminare, che si aprirà il 27 marzo. Nei giorni scorsi sono stati ascoltate una serie di 'persone informate dei fatti'. A cominciare dall'ex bianconero Rolando Mandragora, che nel 2018 fu ceduto all'Udinese con una clausola che prevedeva il suo riacquisto, poi avvenuto nel 2020, e dal vicepresidente del club friulano, Stefano Campoccia. Un altro fronte è quello dei rapporti con l'Atalanta: si cercano indizi su somme non messe a bilancio legate a compravendita di giocatori. Se emergeranno gli elementi, all'udienza preliminare contro la Juventus i pm estenderanno i capi di accusa.