La notte dell'Nba ci regala due big match e un risultato a sorpresa. A Memphis, infatti, cadono i Denver Nuggets di Jokic: i Grizzlies si portano anche sul +32, per poi vincere 112-94 contro i leader della Western Conference. Vince allo scadere Boston sui Philadelphia 76ers (110-107), mentre i Knicks travolgono i Pelicans. Ko per Banchero (19 punti) contro Indiana, sorride invece Fontecchio: Utah vince e l'azzurro realizza 11 punti in 13'.
MEMPHIS GRIZZLIES-DENVER NUGGETS 112-94
Il big match della notte di Nba ci regala un risultato a sorpresa. Nikola Jokic non si ripete ai suoi livelli, mettendo a referto solo 15 punti (con 13 rimbalzi) in una notte complicata, ma risulta comunque il miglior realizzatore dei Nuggets "spuntati" che vanno ko a Memphis. I Grizzlies, infatti, partono forte e dilagano nel secondo quarto, chiudendo sul +24 a metà partita. Un margine che viene addirittura esteso a 32 punti nel terzo periodo, prima del parziale rientro di Denver nel 112-94 finale. Il trascinatore di Memphis è Ja Morant, con 23 punti e sette rimbalzi, in una gara che vede sei giocatori in doppia cifra nei padroni di casa. I Nuggets restano la miglior squadra a Ovest (42-19), ma subiscono una brutta sconfitta, se si pensa che il secondo miglior realizzatore (Jeff Green) si ferma a soli 12 punti realizzati. Memphis consolida così il secondo posto nella Western Conference (36-23), battendo la capolista in una notte da ricordare.
PHILADELPHIA 76ERS-BOSTON CELTICS 107-110
A Philadelphia, arriva l'emozionante successo dei Celtics allo scadere. In una gara estremamente equilibrata, infatti, è decisiva la tripla di Jayson Tatum a 1.3 secondi dalla sirena. Embiid prova il pari da centrocampo, ma non riesce a trovare il canestro e i Sixers vanno ko. Sorride dunque Boston, che consolida il primato ad Est ed è la squadra col miglior record della lega: 44 vittorie e 17 ko. Nella vittoria dei Celtics spiccano i 26 punti di Brown e i 18 di Tatum (13 rimbalzi), che riscatta una serata incolore col canestro della vittoria. Philaldelphia viene sconfitta nonostante i 41 punti di uno scatenato Embiid, che chiude con 12/21 al tiro e 12 rimbalzi. Ottima la sua prestazione, buone anche quelle di Harden (21) e Harris (19) in un quintetto in grande serata. Non bastano però per evitare il primo ko dopo cinque vittorie consecutive, che lascia Phila al terzo posto nell'Eastern Conference (39-20).
NEW YORK KNICKS-NEW ORLEANS PELICANS 128-106
Nel 50° anniversario del titolo Nba conquistato nel 1973, i Knicks festeggiano nel migliore dei modi. Gara senza storia contro i Pelicans, ricacciati subito indietro con un primo quarto da 42 punti e il +16 iniziale. Non c'è una vera e propria reazione degli ospiti, che vengono travolti dall'inizio alla fine, cadendo col punteggio di 128-106 e un ampio distacco. Il top-scorer newyorkese è Julius Randle, con 28 punti, ma forniscono ottime prestazioni anche RJ Barrett (25) e Jalen Brunson (20). Ai Pelicans, che subiscono il quarto ko nelle ultime cinque, non bastano i 19 punti di Ingram. New Orleans continua a scivolare indietro in classifica ed è decima a Ovest (30-31), mentre i Knicks consolidano la sesta posizione a Est (35-27).
UTAH JAZZ-SAN ANTONIO SPURS 118-102
C'è anche la firma di Simone Fontecchio nella vittoria degli Utah Jazz, che rimontano uno svantaggio di 14 punti e vincono per distacco con un grande secondo tempo (63-37 il parziale), sconfiggendo San Antonio. L'azzurro, infatti, sfrutta al meglio i 13' che gli vengono concessi, realizzando 11 punti. Utah ottiene così un successo preziosissimo, che vale il settimo posto a Ovest in coabitazione con Golden State e Minnesota. Il trascinatore è ancora una volta Lauri Markkanen, con 27 punti: di questi, 14 arrivano solo nell'ultimo periodo, che sancisce il definitivo allungo dei Jazz. A San Antonio, che si era portata sul +10 a metà partita, non bastano i 22 punti di Sochan e i 18 di Keldon Johnson per evitare la 16a sconfitta consecutiva. Spurs sempre penultimi nella Western Conference, con 14 vittorie e 47 ko. Un'annata da dimenticare.
ORLANDO MAGIC-INDIANA PACERS 108-121
Gli Orlando Magic avrebbero potuto agganciare il 12° posto degli Indiana Pacers, con una vittoria, invece vengono sconfitti e ricacciati indietro dai rivali. La sfida, equilibratissima per larghi tratti del match, viene decisa dal parziale di 17-2 per i Pacers a inizio ripresa e vale il quarto successo nelle ultime 21 gare per Indiana. Il trascinatore è Myles Turner, sempre più un riferimento con 21 punti, mentre Haliburton si conferma la mente con 14 assist e 15 punti, in una notte che vede Mathurin (19) e Nwora (18) fornire un ottimo contributo. Per Orlando il migliore è ancora Franz Wagner con 21 punti, mentre Paolo Banchero si ferma a quota 19 con 6/12 al tiro. Una prestazione che non basta per evitare il ko dei Magic, sconfitti 121-108 e sempre 13mi a Est con 25 vittorie e 36 ko. Indiana (27-35) li tiene alle sue spalle, a quaranta giorni dalla fine della regular season.
CHARLOTTE HORNETS-MIAMI HEAT 108-103
Gli Hornets confermano un buono stato di forma, sconfiggendo Miami in una partita che vede un dominio ben più largo del risultato finale. Charlotte scatta infatti nel primo quarto (29-16) e si porta anche sul +22, prima del rientro degli avversari e di un finale maggiormente combattuto. Si tratta del quarto successo consecutivo per i padroni di casa, che vivono il loro miglior momento in una regular season complicata, che li vede penultimi a Est con 19 vittorie e 43 ko. Il trascinatore è ancora LaMelo Ball, cervello della squadra, con 19 punti e 13 assist. Il miglior realizzatore è però Hayward con 21 punti totali, mentre agli Heat non bastano Herro (33) e Butler (28) in grande serata per evitare il quarto ko di fila. Gli Heat sono ora settimi con 32 vittorie e 29 ko, e in grave difficoltà.
DETROIT PISTONS-TORONTO RAPTORS 91-95
Prosegue l'ottima marcia dei Toronto Raptors, che scalano pian piano la classifica a Est con la settima vittorie nelle ultime otto. In una gara che resta costantemente sul filo del rasoio, con l'assoluta parità a metà partita (44-44) e il +1 degli ospiti al termine del terzo quarto (70-71), la vittorie viene blindata nell'ultimo e decisivo periodo. Un successo che arriva nonostante un 37.5% al tiro, ed è firmato da un sontuoso Pascal Siakam: 29 punti, 8 rimbalzi e 5 assist per il leader dei canadesi, ben coadiuvato da Trent (19). Ai Pistons non bastano i 21 punti con 18 rimbalzi del rientrante Marvin Bagley, che non giocava da inizio anno. Detroit resta ultimissima nella sua Conference con 15 vittorie e 46 ko, in una stagione che ormai non ha più nulla da dire per i padroni di casa.