Succede di tutto nella notte dell'Nba, e la statistica più clamorosa arriva da Portland: Damien Lillard realizza 71 punti, eguagliando la miglior prestazione stagionale di Mitchell, nel successo dei Trail Blazers sui Rockets (131-114). Ne fa 40 (con tripla doppia) Nikola Jokic nella vittoria all'overtime di Denver sui Clippers, mentre Milwaukee (senza Giannis) sconfigge Phoenix. Successi preziosi per i Kings e i Lakers, che sconfiggono Dallas.
DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES LAKERS 108-111
La grande rimonta dei Lakers li premia in una partita folle, che aveva visto Dallas arrivare al +27, vedendosi concedere triple su triple nella prima parte della gara. Dopo un primo tempo disastroso in entrambe le fasi, con 14 errori dalla lunga distanza, Los Angeles invece la svolta grazie alla carica di LeBron James: il top-scorer Nba stoppa Irving e dà la sveglia ai suoi, che nella ripresa annullano Doncic ed effettuano il ribaltone. I Lakers escono così vittoriosi da Dallas per soli tre punti, con la super-prestazione di Anthony Davis: 30 punti e 15 rimbalzi per lui, che si sommano ai 26 di LeBron. Ne realizza 15, con 17 rimbalzi e 4 recuperi, Vanderbilt e contribuisce a neutralizzare Doncic: lo sloveno chiude con 26 punti e da migliore dei suoi, ma nella ripresa viene frustrato in varie occasioni. Si ferma a quota 21 invece Irving, e proseguono le difficoltà del nuovo duo dei Mavs, ora sesti a Ovest con 32 vittorie e 30 ko. Il margine sui Lakers, che occupano la 12a posizione e inseguono i play-in o addirittura i playoff, è risicatissimo: 29 vittorie e 32 ko per LeBron e compagni.
DENVER NUGGETS-LOS ANGELES CLIPPERS 134-124
Serve un supplementare ai Denver Nuggets per sconfiggere i Clippers, che vendono cara la pelle contro la prima della Western Conference. Dopo il +13 del primo quarto e il +8 di metà partita, Denver si fa rimontare e si chiude sul 120-120, che rende necessario l'overtime: qui la spuntano i Nuggets, col punteggio di 14-4 e un assoluto dominio. La grande prova di squadra dei padroni di casa (35 assist) viene sublimata da Nikola Jokic, autore di 40 punti con 17 rimbalzi e 10 assist: la 23a tripla doppia stagionale vale la 23a vittoria in queste circostanze, una costanza incredibile per il serbo e i suoi compagni. Chiude con 29 punti Michael Porter Jr., ne realizza 21 invece Murray. Ai Clippers, sconfitti, non bastano i 33 punti di Kawhi Leonard e i 23 di Paul George, col neoarrivato Westbrook a quota 17. Jokic si candida al terzo titolo di fila da Mvp, mentre Denver ha il terzo record della Nba con 43 vittorie e 19 ko, dominando a Ovest. Quinti, invece, i Clippers (33-30), che cadono nuovamente nei supplementari dopo il ko contro i Kings.
MILWAUKEE BUCKS-PHOENIX SUNS 104-101
La sfida tra Milwaukee e Phoenix aveva perso due protagonisti con gli infortuni di Antetokounmpo e Durant, ma risulta combattutissima. Alla fine la spuntano i padroni di casa, con un finale più efficace e un ultimo minuto da ricordare per Brook Lopez: il suo canestro spezza la parità e il suo recupero blinda la vittoria dei Bucks, ora a 14 successi di fila. Lopez, coi suoi 22 punti, contribuisce a trascinare Milwaukee, che ha in Jrue Holiday (33 punti) il suo miglior realizzatore: quattro triple realizzate per il nuovo leader della squadra, che si è visto lasciare il timone da Giannis. I Suns, che erano stati anche sotto in doppia cifra, vanno così ko dopo una partita assolutamente combattuta, con le ottime prestazioni di Booker (24 punti) ed Ayton (22). Pesano i tanti errori da tre punti (8/24), in una gara che mantiene Phoenix al quarto posto nella Western Conference con 33 vittorie e 29 ko. Bucks sempre secondi a Est col secondo miglior record dell'Nba: 43 vittorie e 17 ko, a una sola vittoria dal primato dei Celtics.
OKLAHOMA CITY THUNDER-SACRAMENTO KINGS 115-124
Prosegue la marcia dei Sacramento Kings, sempre più terzi nella Western Conference (35-25) dopo il terzo successo di fila. Terzo impegno in quattro giorni per gli ospiti, ma questo non li frena e ne esce una sfida dominata, che li vede condurre per tutto l'arco della partita raggiungendo anche la doppia cifra nel vantaggio. Oklahoma, priva di Shai Gilgeous-Alexander, lotta ma si arrende, con lo scatto definitivo nell'ultimo quarto a sancire il +9 di fine gara. I Thunder, che hanno perso tutte e tre le gare dopo l'All-Star Game, hanno in Isaiah Joe il loro miglior realizzatore con 24 punti, mentre Dort e Giddey ne fanno 18. Pesano però le grandi gare delle stelle dei Kings: De'Aaron Fox arriva a quota 33, il rookie Keegan Murray a quota 20, Sabonis sfiora la tripla doppia con 14 punti sommati a 15 rimbalzi e 8 assist. Una prova di squadra che premia Sacramento e stende Okc, ora 12a ad Ovest con 28 vittorie e 32 ko.
CLEVELAND CAVALIERS-TORONTO RAPTORS 118-93
Si interrompe la striscia di quattro successi di fila di Toronto, che cade contro i Cavs in una gara dominata: Cleveland vince ogni quarto, tirando col 50% da tre, e consolida il quarto posto ad Est (39-25). Il trascinatore è Donovan Mitchell, con 35 punti, ma forniscono ottime prestazioni anche Jarrett Allen (23) e il duo Garland-Mobley, che si ferma a quota 18. Un'ottima prestazione di squadra per i Cavaliers, che dilagano nella ripresa dopo un primo tempo chiuso a +12. C'è poco da salvare per Toronto, molto imprecisa e tuttora priva di VanVleet. Il miglior realizzatore è ancora Pascal Siakam, ma i suoi 25 punti non bastano ad evitare il ko. I Raptors restano così noni con 30 vittorie e 32 sconfitte.
GOLDEN STATE WARRIORS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 109-104
Importantissima vittoria dei Golden State Warriors, coi campioni Nba in carica che vanno a consolidare il loro posto nei playoff sconfiggendo Minnesota. La sfida subisce continui ribaltoni, col +9 dei T'Wolves nel primo e nel terzo quarto che viene ribaltato dai rivali: i Warriors chiudono con un 31-17 nell'ultimo quarto e ottengono un successo prezioso. Il trascinatore di Golden State, tuttora priva di Curry, Green e Wiggins, è Klay Thompson: 32 punti per il superstite degli Splash Brothers, con 12/23 al tiro e 6/14 dalla lunga distanza. Proprio una sua tripla chiude la partita, che vede giocare molto bene anche Divincenzo (21) e Looney (17 rimbalzi). A Minnesota, che incassa il terzo ko consecutivo, non bastano i 30 punti di Naz Reid per evitare di scivolare indietro: ora i Timberwolves sono noni a Ovest (31-32), con Golden State settima (31-30).
ATLANTA HAWKS-BROOKLYN NETS 129-127
Successo in extremis per gli Atlanta Hawks, che firmano il canestro della vittoria sulla sirena dopo la grande rimonta dei Nets, sotto anche di 18 punti e arrivati sul 127-127 a sette secondi dal termine. L'eroe è Trae Young, che spiazza Bridges con la finta e trova il definitivo +2 per gli Hawks in una gara entusiasmante. Il playmaker di Atlanta è anche il miglior realizzatore dei suoi con 34 punti e 8 assist, mentre Dejounte Murray si ferma a quota 28 e Bogdanovic (22) fornisce un'altra buona prestazione. Ai Nets, nella serata della rimonta sfiorata, non bastano quattro giocatori in doppia cifra: il top-scorer è Cam Johnson con 27 punti, ma sono ottime anche le prove di Bridges (24), Thomas (22) e Dinwiddie (20). La formazione, rivoluzionata nel mercato invernale, incassa così un altro ko ed è ora quinta nell'Eastern Conference con 34 vittorie e 26 ko. Il secondo successo consecutivo degli Hawks, invece, li mantiene all'ottavo posto (31-30).
PORTLAND TRAIL BLAZERS-HOUSTON ROCKETS 131-114
La super-prestazione della notte arriva da Portland, dove Damien Lillard sconfigge in solitaria (o quasi) gli Houston Rockets. Dame Time risolleva i Trail Blazers dopo due sconfitte consecutive con una gara mostruosa: 22/38 al tiro, 13/22 da tre e 71 punti realizzati che vanno a eguagliare la miglior prestazione individuale stagionale, detenuta da Donovan Mitchell. Gli Houston Rockets, peggior squadra dell'Nba con le loro 13 vittorie e 47 sconfitte, assistono inermi a questa gara storica e forniscono pochissimi spunti: da segnalare i 17 punti di Tate e la doppia doppia di Sengun (17 punti e 10 rimbalzi). Lillard diventa così l'ottavo giocatore nella storia dell'Nba a segnare almeno 70 punti, e trascina i Trail Blazers all'11° posto nella Western Conference (29-31), a ridosso dei play-in.
CHICAGO BULLS-WASHINGTON WIZARDS 102-82
Faticano in avvio i Chicago Bulls, ma sanno raddrizzare la mira e ottenere una grande vittoria contro gli spuntati Wizards, fermi al 6/28 dall'arco. Disarmante l'avvio dei Bulls, con uno sconfortante 1/16 dalla lunga distanza e il -2 del primo quarto, ma nella ripresa la formazione ospite ingrana e dilaga: i Wizards infilano un'autentica contro-prestazione, con soli 37 punti negli ultimi due quarti e un ultimo periodo da 15 lunghezze, e vanno ko. Il miglior realizzatore, per Chicago, è DeRozan: 29 punti per lui, con 27 di LaVine come secondo violino. A Washington non bastano invece i 18 punti di Bradley Beal, abbandonato a sè stesso dalle assenze (Porzingis su tutti) e dalla brutta prestazione di Kuzma: solo 10 punti. I Wizards scivolano così in decima posizione a Est (28-32), appena davanti ai Bulls (28-33), che sognano i play-in.