Albon e Sargeant ci sperano: ultima classificata nel Mondiale Costruttori 2022, la Williams è la squadra che ha guadagnato più tempo (sul giro) nei test di Sakhir della scorsa settimana rispetto a quelli di dodici mesi fa: oltre due secondi, un balzo in avanti che vale appunto la speranza di un Mondiale un po' più vicino alla diretta concorrenza ma che in fondo non fa altro che mischiare le carte nell'imminenza del Gran Premio del Bahrain e non mette di certo in discussione una scala di valori che - al netto dell'altra sorpresa Alpha Tauri - appare confermata ed in un certo senso cristallizzata, anche e soprattutto nella sua parte alta...
Tra le squadre di punta, a "limare" di più rispetto ai test 2022 è stata la Mercedes che - un anno fa appunto - era alle prese con la grana "porpoising", il saltellamento che - fenomeno trasversale un po' a tutti i team - aveva colpito in modo particolare la W13 "estrema" di Hamilton e Russell. La sua diretta erede W14 ha guadagnato due secondi e 95 millesimi, quarta in questa speciale graduatoria alle spalle di Williams (-2.378), Aston Martin (solo sette millesimi sopra) e Alfa Romeo Sauber (-2.158). Sfida sempre più annunciata - quella tra le verdi Aston Martin e l'ultima Alfa Sauber: in palio il sesto posto tra i Costruttori.
Tornando ai big, Red Bull e Ferrari incrementano le loro performance rispettivamente di un secondo e 415 millesimi e di un secondo e 381, precedute da Alpha Tauri (-1.741) che sembra aver messo le premesse per un 2023 di ripresa, dopo un 2022 piuttosto negativo, con un salto all'indietro di ben tre posizioni: dalla nona alla sesta. Potrebbe essere la strana coppia Tsunoda-De Vries a permettere al team "b" di Red Bull di affollare ulteriormente la corsa al sesto posto finale già raggiunto appunto due anni fa? Quanto a Ferrari e soprattutto Red Bull, il relativamente poco terreno guadagnato si spiega anche con performances di livello assoluto già raggiunte un anno fa.
Strada tutta in salita invece per McLaren, Haas e Alpine. Il team degli "arancioni" incrementa la propria prestazione di un secondo e undici millesimi, quello USA di 860 millesimi, mentre il team bleu va... in rosso e - caso unico nel panorama delle dieci squadre - incassa un bilancio negativo di 64 millesimi: pochi, d'accordo, ma al tempo stesso significativo segnale di uno status quo che non fa dormire sonni traquilli a Gasly e Ocon.