Colpo grosso della Lazio a Napoli. Nella 25.ma giornata di Serie A la squadra di Sarri batte 1-0 gli uomini di Spalletti, stoppa la fuga scudetto della capolista e scavalca momentaneamente Inter e Milan in classifica salendo al secondo posto a quota 48. Al Maradona nel primo tempo i biancocelesti soffocano la manovra azzurra e Di Lorenzo respinge sulla linea un colpo di testa di Vecino. Nella ripresa poi il Napoli aumenta i giri e centra una traversa con Osimhen, ma è Vecino (67') a decidere la gara con un gran destro di controbalzo. Nel finale una punizione di Milinkovic Savic si stampa sull'incrocio dei pali.
LA PARTITA
L'incredibile corsa scudetto del Napoli sbatte contro la Lazio. Al Maradona è Maurizio Sarri a portare a casa il bottino pieno e anche qualche fischio. Una vittoria inattesa per certi versi, che in un colpo solo interrompe la lunga striscia di successi azzurri e prova a dare una svolta alla stagione e alle ambizioni biancocelesti. Tutto con una bella lezione di tattica dell'ex tecnico del Napoli, bravo a scegliere Vecino per soffocare i meccanismi della macchina perfetta di Spalletti e a disinnescare Osimhen & co. con una sorta di gabbia attorno a Lobotka. Mosse che hanno tolto spazio, rapidità e verticalità alla manovra della capolista e costretto gli azzurri ad accendersi solo a intermittenza senza trovare il guizzo giusto per sfondare. Una bella prova di squadra che da una parte non cambia molto nella corsa scudetto, ma che dall'altra lancia invece un segnale molto interessante nella lotta per un posto in Champions. A quota 48, infatti, dopo la vittoria col Napoli, la Lazio ora fa un po' più paura.
Festa Lazio al Maradona: Vecino piega il Napoli
Contro la Lazio, al Maradona Spalletti va sul sicuro e si affida ai titolarissimi. Unico cambio Olivera al posto dello squalificato Mario Rui. A caccia di punti per la zona Champions, Sarri invece piazza Vecino in regia, Patric in difesa e Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni davanti. Con le squadre disposte a specchio e a ritmi alti, l'avvio del match è subito vivace. Soprattutto sotto il profilo tattico. Come da copione, il Napoli prova a prendere in mano il palleggio e a spingere a sinistra con Kvaratskhelia. Ma gli uomini di Spalletti devono fare i conti con i piani di Sarri. Corta e compatta, la Lazio chiude bene gli spazi in mediana, scherma Lobotka e tiene la linea alta per soffocare il gioco azzurro, non far arrivare rifornimenti a Osimhen e ripartire. Il primo squillo arriva su un colpo di testa di Vecino, ma Di Lorenzo è attento e salva tutto sulla linea a Meret battuto. Poi Zielinski testa i riflessi di Provedel, Kim mura un tentativo di Milinkovic Savic, Anguissa non trova la porta dal limite e Provedel devia un cross velenoso di Lozano. Occasioni che tengono alto il ritmo, ma che non bastano per sbloccare la gara. Con tanto pressing e le squadre chiuse in 30 metri di campo, infatti, è dura trovare spazi per inventare o cercare la profondità con precisione.
La ripresa inizia senza cambi. Quello che cambia però è l'atteggiamento della capolista. Più aggressivo e a caccia dei varchi giusti, il Napoli palleggia con più velocità e alza il baricentro. Luis Alberto mura un destro di Osimhen dopo una buona giocata di Olivera, poi Kvara non centra la porta su punizione e Zielinski calcia a lato dal limite. In pressione, la squadra di Spalletti aumenta i giri e attacca con tanti uomini. Ma la manovra della prima in clasifica non è fluida e il piano di Sarri regge. Soprattutto perché con le squadre più lunghe la Lazio ha spazio per giocare di rimessa e far male. Dopo un'incursione di Luis Alberto, Vecino batte Meret cono destro potente di controbalzo approfittando di una respinta corta di Kvara. Gol che rompe l'equilibrio e costringe Spalletti a fare subito dei cambi: fuori Anguissa e Lozano, dentro Elmas e Politano. Sostituzioni che danno più gamba agli azzurri e accendono gli ultimi venti minuti. Appena entrato, Elmas ci prova due volte, ma la mira è imprecisa. Poi Osimhen centra la traversa di testa e Provedel ferma il tap-in di Kim. Intervento super che respinge l'assalto del Napoli e innesca un finale ad alta tensione. Spalletti va all-in facendo entrare Simeone, Ndombelé e Zedadka, ma il forcing azzurro non intacca il fortino eretto da Vecino & Co. Anzi, nel finale è infatti ancora la Lazio ad andare vicina al bersaglio grosso con una punizione di Milinkovic-Savic che si stampa sulla traversa. Al Maradona è festa Lazio.
LE PAGELLE
Kvaratskhelia 5,5: Marusic e Felipe Anderson lavorano bene in fase di contenimento e il georgiano fatica a trovare spazio per l'uno contro uno. La tecnica è sempre sopraffina, ma resta troppo distante dalla porta e non fa male come al solito
Osimhen 6: la pressione della Lazio chiude le linee centrali di passaggio ed è costretto a fare a sportellate con Patric nello stretto. Corre, lotta e si propone, ma la manovra azzurra non gira come al solito e i rifornimenti sono scarsi. Centra una traversa di testa
Lobotka 5,5: Immobile, Milinkovic, Vecino e Luis Alberto lo schermano subito in avvio di azione e nel primo tempo ha poco tempo e spazio per pensare, dettare i tempi e impostare il gioco. Meglio nella ripresa, ma meno brillante e lucido del solito
Vecino 7: agisce da perno basso di centrocampo dando fisicità e ordine alla fase di non possesso. Sempre pronto sulle seconde palle e insidioso nel gioco aereo. Decide la gara con un bolide di controbalzo
Felipe Anderson 6: si sacrifica in copertura raddoppiando spesso su Kvara e limitando le incursioni di Olivera. Spinge poco, d'accordo, ma dalla sua parte la Lazio tiene botta e non rischia. Dopo un'ora di gioco Sarri lo vede stanco e lo sostituisce con Pedro
Immobile 6,5: è il primo a pressare i portatori e a piazzarsi davanti a Lobotka per non fargli arrivare la palla in avvio di manovra. Tanto lavoro sporco per la squadra e sempre pronto a dettare il passaggio in profondità sui lanci lunghi
IL TABELLINO
NAPOLI-LAZIO 0-1
Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 6, Kim 6,5, Olivera 5,5 (49' st Zedadka sv); Anguissa 5,5 (26' st Elmas 6), Lobotka 5,5 (39' st Ndombelé sv), Zielinski 5,5 (39' st Simeone sv); Lozano 5 (26' st Politano 5,5), Osimhen 6, Kvaratskhelia 5,5.
A disp.: Marfelli, Gollini, Juan Jesus, Bereszynski, Ostigard, Demme, Zerbin, Gaetano. All.: Spalletti 5,5
Lazio (4-3-3): Provedel 7; Marusic 6,5, Patric 6,5, Romagnoli 6, Hysaj 6; Milinkovic-Savic 6,5, Vecino 7, Luis Alberto 6,5 (43' st Cataldi sv); Felipe Anderson 6 (14' st Pedro 5,5), Immobile 6,5, Zaccagni 6 (39' st Cancellieri sv).
A disp.: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Radu, Gila, Marcos Antonio, Romero, Lazzari, Basic, Fares. All.: Sarri 7
Arbitro: Pairetto
Marcatori: 22' st Vecino (L)
Ammoniti: Osimhen, Elmas (N); Patric, Marusic (L)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• Il Napoli ha perso al Maradona un match di Serie A per la prima volta dal 10 aprile 2022; da allora, i partenopei avevano infilato 12 vittorie e due pareggi.
• Era dal 6 marzo 2022 che il Napoli non restava a secco di gol in una gara interna di Serie A; da allora, i campani avevano segnato 45 reti per una media di 2.8 a partita.
• Era dal maggio 2015 che la Lazio non vinceva una sfida di Serie A in casa del Napoli, con Stefano Pioli sulla panchina biancoceleste.
• La Lazio ha vinto tre gare di fila in Serie A per la prima volta dallo scorso ottobre (una striscia di quattro in quell’occasione).
• La Lazio ha già eguagliato il suo record di ‘clean sheet’ in trasferta in una singola stagione di Serie A: otto anche nel 1994/95 e nel 1999/2000.
• Prima di questa sfida, la Lazio aveva perso 16 delle precedenti 17 gare contro squadre che a inizio giornata occupavano la prima posizione in classifica in Serie A; l'ultimo successo biancoceleste contro queste avversarie risaliva al 16 febbraio 2020, contro l’Inter.
• Matías Vecino ha interrotto un digiuno di 14 partite senza gol in Serie A; l'ultima marcatura dell’uruguaiano nel massimo torneo risaliva allo scorso 10 ottobre, sempre in trasferta, contro la Fiorentina.
• Era dal 12 maggio 2021 che Matias Vecino non trovava il gol da fuori area in Serie A: in quella occasione arrivò contro la Roma, con la maglia dell'Inter.
• Tutti gli ultimi sei gol della Lazio contro il Napoli in Serie A sono stati segnati da fuori area, dopo che i precedenti 10 dei biancocelesti erano arrivati da dentro l'area.
• Era dall’agosto 2019 che il Napoli non chiudeva un primo tempo di Serie A senza effettuare alcun tiro da dentro l’area (contro la Juventus in quel caso).
• Il Napoli non ha subito gol nel primo tempo in 18 delle 25 partite giocate in questo campionato: soltanto la Lazio ha fatto meglio (21).
• Felipe Anderson ha tagliato il traguardo delle 200 presenze in Serie A. Inoltre, da quando è tornato alla Lazio (2021/22), il brasiliano è l’unico giocatore dei biancocelesti ad avere disputato tutte le partite (63/63) nel massimo torneo.