INTERVISTA ESCLUSIVA

Domenicali carica Leclerc: "Deve pretendere la miglior macchina ma non può sbagliare”

 Il presidente e CEO della F1 analizza per Sportmediaset il via del Mondiale e lancia uno sguardo sul prosieguo della stagione

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Il GP del Bahrain che ha dato il via al Mondiale ha messo subito sull' asfalto un buon numero di temi da sottoporre ad immediata verifica tra due domeniche in Arabia Saudita. Sportmediaset gioca d'anticipo con un’intervista esclusiva a Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato della Formula 1, realizzata da Anna Capella. Dallo strapotere di Verstappen all'urgenza di vincere di Leclerc, dai problemi di affidabilità della Ferrari alla performance da podio di Alonso (che Domenicali ha "guidato" nei suoi anni da Team Principal delle Rosse), ecco la visione del top manager italiano all'indomani del GP del Bahrain ma soprattutto in prospettiva.

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 STRAPOTERE RED BULL IN BAHRAIN, E ADESSO?

“Il passo molto importante che si è visto da parte della Red Bull preoccupa gli altri, ma nella mia esperienza dico che bisogna essere molto cauti. Lo abbiamo visto l’anno scorso quando - dopo tre gare - c’era una Ferrari in grande spolvero, con molti punti di vantaggiodi e tutti dicevano che la stagione era finita. Invece poi è andata diversamente. Red Bull ha dimostrata sul campo la propria forza, ma non dobbiamo dimenticare che esistono vincoli importanti. L’anno scorso Red Bull ha dovuto pagare una penalizzazione legata al mancato rispetto del Budget Cap, destinata ad avere un effetto certo durante il Mondiale appena iniziato. Credo che la prima fase della stagione sia importante per capire dove questo gap prestazionale della Red Bull (che nel primo GP è sembrato abbastanza importante), possa rimanere tale. La storia della Formula 1 ci insegna ad essere molto prudenti. Ogni gara è diversa dall'altra, l’unica variabile...  è Verstappen che è in una modalità molto difficile da battere”.

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IL SEGRETO DI VERSTAPPEN

“La chiave del successo di Verstappen è il suo essere diverso dagli altri e non dover imitare nessuno. Io ricordo Raikkonen che era sé stesso: dal punto di vista relazionale non ispirava certo simpatia ma era molto seguito in tutto il mondo. Verstappen ha una sua forza, è un pilota di Formula Uno e si occupa solo di Formula Uno. Penso sia cresciuto rispetto a qualche anno fa, quando era un molto più irruento. Ora è un pilota che difficilmente sbaglia e che rimane totalmente concentrato su quello che fa”.

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  FERRARI, AVANTI A TESTA BASSA

“La Ferrari è sempre stata un punto di riferimento in Italia e ci mancherebbe altro!  La dimensione del mondo della Formula Uno però è cambiata: sono cresciute altre squadre e altri piloti. È chiaro che quando parliamo di Ferrari in Italia parliamo... della Nazionale che tutti tifano e tutti devono sostenere ma la competizione è molto forte. Dire ‘siamo la Ferrari’ non basta più. Bisogna lavorare sui punti deboli per crescere senza entrare nella dimensione tipicamente italiana dell’emotività. Solo con la determinazione si esce da situazioni difficili. Dopo una sola gara non i può essere emotivi, bisogna rimanere concentrati e andare avanti a testa bassa cercare di risolvere i problemi. Le chiacchiere stanno a zero. Anche perché da quello che ho visto nelle due giornate di prove di Sakhir gli elementi per essere fiduciosi ci sono tutti quest'anno”.

LECLERC, 2023 DECISIVO

“Se la frustrazione entra nella dimensione mentale di una grande atleta... i problemi sono altri. Penso che un grande atleta proprio in questi momenti debba avere la personalità per essere un punto di riferimento all’interno della squadra. Charles sa che questi sono anni importanti e determinanti per lui:  deve pretendere  che la squadra metta a sua disposizione la miglior  macchina possibile ma al tempo stesso lui non può permettersi alcun tipo di errore, altrimenti il problema diventa più grande. Questa è una fase importantissima per il futuro di Charles. Lui deve essere molto pragmatico perché vincere con la Ferrari è qualcosa di straordinario e altre squadre in questo momento non gli possono dare la possibilità di lottare per la vittoria. In questo momento Leclerc deve  lavorare come elemento trainante all’interno della squadra che sta attraversando sicuramente un periodo non facile”.

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IL FATTORE ALONSO

“Alonso per me non è una sorpresa, lo conosco molto bene e se lui ha una macchina che gli dà la possibilità di intravedere il raggiungimento di un risultato sportivo... è ancora un pilota fortissimo. È stato l’elemento più interessante emerso dalla prima gara dell'anno”. 

HAMILTON IERI E OGGI

“Se guardiamo Hamilton all’età di Verstappen... beh, era un Lewis totalmente diverso rispetto a quello che oggi. Nella sua crescita e nel suo divenire un campione sempre più importante e vincente sulla pista, è cambiato come persona perché ha voluto portare nella discussione determinati elementi valoriali che per lui sono molto importanti. La Formula Uno però sotto questo profilo è già una piattaforma inclusiva e aperta alla discussione dei temi e dei valori che stanno a cuore a Lewis”.

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