Antonio Conte commenta così l'eliminazione del suo Tottenham dalla Champions League, dopo lo 0-0 di Londra contro il Milan: "Il mio rapporto con la Champions? Non parliamo dell'allenatore, parliamo sempre delle squadre - ha detto il tecnico ai microfoni di Prime Video -. Quando si vince vincono le squadre e lo stesso vale quando si perde. Mi fa sorridere questa considerazione... Questa è una squadra che sicuramente deve lavorare tanto per diventare competitiva a livelli importanti come richiesto per chi gioca in Premier League. C'è un bel po' di strada da fare. Io sono qui da 14 mesi, non dimentichiamoci che l'anno scorso siamo usciti ai gironi in Conference League, mentre quest'anno abbiamo fatto un step in avanti, vincendo il girone di Champions. Poi agli ottavi abbiamo incontrato la squadra campione d'Italia, mentre noi non vinciamo nulla da tantissimo tempo. A livello di storia si sono incontrate due squadre molto differenti, noi abbiamo fatto già un miracolo ad arrivare in Champions l'anno scorso".
Nessun dramma, dunque, anche se qualche bacchettata ai suoi la rifila: "Il percorso è ancora lungo. Oggi ho visto l'impegno, c'è poco da dire da quel punto di vista, però, bisogna essere più determinanti, specialmente in fase offensiva. Noi l'avevamo preparata in maniera diversa sulla circolazione palla, ma abbiamo fatto molto fatica anche quando riuscivamo a trovare delle situazioni di libertà. Spesso ci fermavamo e tornavamo indietro. Alcuni calciatori devono fare degli step di crescita anche in termini di personalità in questo tipo di partite. Nel complesso è stata una gara equilibrata, la qualificazione l'abbiamo persa all'andata".
Infine qualche parola sul suo futuro: "Se ho voglia di rimanere? Io continuo a lavorare, rispetto il mio contratto col Tottenham, a fine stagione si faranno le valutazioni in maniera serena. Vediamo come finisce la stagione, magari mi esonerano anche prima se avevano altre aspettative (ride, ndr)...".