VERSO NAPOLI-ATALANTA

Spalletti può prendere il largo ma Gasperini preoccupa il 'Maradona'

In attesa del ritorno con l'Eintracht Francoforte in Champions League, gli azzurri possono approfittare del passo falso dell'Inter

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Al di là delle motivazioni legate alla classifica, con gli azzurri che sperano di allungare ancora su chi sta dietro approfittando del passo falso dell'Inter e i bergamaschi che non possono allontanarsi ancora dalla corsa Champions, Napoli-Atalanta è partita per palati fini, sfida tra chi cerca comunque di prevalere sull'avversario pur utilizzando armi diverse. Il pensiero dei padroni di casa, insomma, sarà focalizzato sui nerazzurri, anche se il ritorno con l'Eintracht è proprio dietro l'angolo.  

Gasperini proverà a mettere degli studiati granelli di sabbia negli ingranaggi della capolista, anche se in modo diverso rispetto a quelli utilizzati da Sarri una settimana fa. Il principio, però, è sempre lo stesso: bloccare Lobotka. La Lazio ci è riuscita piazzando una gabbia mobile che impediva i riferimenti al fulcro del gioco azzurro, l'Atalanta lo farà a modo suo: con una marcatura individuale. Probabilmente sarà Ederson a braccare lo slovacco, anche se nei sofisticati meccanismi a pressione di Gasp, ci potranno essere delle variazioni sul tema. La coppia Lookman-Hojlund andrà a prendere i centrali del Napoli, con gli esterni di centrocampo pronti a uscire sui terzini bassi. Nel gioco degli incastri, De Roon e Scalvini guarderanno a vista le due mezzeali di Spalletti. I tre dietro se la vedranno, uomo contro uomo, con il tridente azzurro, con gli aiuti dell'esterno sul lato debole. La chiave sarà questa, visto che è complicato non raddoppiare su gente come Politano, Osimhen e Kvaratskhelia.

In più, se c'è una squadra che sa adattarsi e riaddattarsi anche in corso d'opera alle trappole avversarie, è proprio il Napoli. Non tragga in inganno la beffa con la Lazio dove, oltre alla bravura di Sarri e all'applicazione dei biancocelesti, sono state fatali agli azzurri le scelte sbagliate in determinate zone di campo. Spalletti ha dato ai suoi la capacità straordinaria nello scegliere la soluzione giusta per incanalare la partita nel modo più propizio alle trame napoletane. Il Napoli sa gestire, sa attaccare in massa, può ripartire, sfruttare la profondità e l'ampiezza, isolare gli esterni negli uno contro uno, pressare o riaggredire ad altezze diverse. Non ci sono giocate codificate, solo letture corrette dei singoli. Ed è molto più difficile insegnare un calcio di questo tipo, anche se hai giocatori di elevata cultura calcistica. 

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