Nella ricca notte Nba, sorridono i due italiani: gli Orlando Magic di Paolo Banchero (17 punti e 10 rimbalzi) superano 126-114 Miami all'overtime, mentre gli Utah Jazz di Fontecchio (9) passano 119-111 a Charlotte. Golden State batte 125-116 Milwaukee al supplementare, Boston ok ad Atlanta (134-125). Sacramento e Memphis restano seconde ad Ovest stendendo rispettivamente Phoenix (128-119) e Dallas (112-108). Clippers ok sui Knicks (106-95
ORLANDO MAGIC-MIAMI HEAT 126-114
L'overtime premia Paolo Banchero e i Magic, che superano 126-114 Miami dopo il 108-108 dei tempi regolamentari. Ad Orlando partono meglio i padroni di casa, sul +10 a fine primo quarto, ma già all'intervallo lungo è 58-55, con la distanza ridotta ad un possesso. Il 23-23 del terzo periodo non cambia gli equilibri e servono allora i 30 punti degli ultimi 12 minuti per andare sul 108-108. Poi, è 18-6 in favore dei Magic, spinti dalla doppia doppia di Carter (27 punti e 11 rimbalzi) e dai 17 di Franz Wagner. Paolo Banchero, invece, sfiora una clamorosa tripla doppia da 17 punti, 10 rimbalzi e 9 assist, il tutto nonostante un non esaltante 5/14 dal campo, ma il rookie azzurro è perfetto ai liberi (6/6). Agli Heat, invece, non bastano i 38 di uno scatenato Jimmy Butler. Ad Est, Miami è ora settima, a 36-33 contro il 39-30 dei Knicks sesti, mentre i Magic restano terzultimi con 28-40.
CHARLOTTE HORNETS-UTAH JAZZ 111-119
Utah centra la seconda vittoria di fila e torna in zona play-in grazie al 119-111 che matura a Charlotte. Tra i protagonisti ancora Simone Fontecchio, che stavolta realizza solo 9 punti e 4 rimbalzi ma riesce comunque a contribuire alla vittoria dei Jazz che porta soprattutto la firma di Horton-Tucker, autore di una doppia doppia da 37 punti e 10 assist. Lo stesso fa Kessler, a quota 17 con 16 rimbalzi, mentre Markkanen chiude a 13 sia nei punti che nei rimbalzi. Gli Hornets, invece, non vanno oltre i 24 di Oubre e i 22 di Rozier in un match che Utah mette subito al sicuro, visto il 65-52 che matura tra il secondo ed il terzo quarto. Ad Est, Charlotte è sempre penultima con 22-47: dopo le due vittorie con Knicks e Pistons, ecco l'ennesima sconfitta in Regular Season.
GOLDEN STATE WARRIORS-MILWAUKEE BUCKS 125-116
L'altro match a finire in 53 minuti è quello tra le ultime due franchigie a vincere il titolo: Golden State e Milwaukee. Alla fine, la spuntano gli Warriors, che spezzano la maledizione dell'overtime e battono 125-116 i Bucks privi di Giannis Antetokounmpo dopo il 111-111 dei primi 48 minuti. Match equilibrato a San Francisco, ma con i detentori dell'anello che risalgono da -8 a 2 minuti dalla fine. Decisivo il 14-5 dei 5 minuti aggiuntivi, ma i campioni in carica devono ringraziare gli Splash Brothers e uno scatenato Donte DiVincenzo, autore di una doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi. Sono infatti 36 per Curry, ma 22 di questi arrivano tra fine quarto periodo e supplementare, mentre Klay Thompson ne realizza 22. A risultare decisive sono le 16 triple complessive messe a referto dal trio: 6 per l'Mvp delle scorse Finals (autore anche di una stoppata prima della sirena su Holiday) e per DiVincenzo e 4 per Thompson. I 19 di Lopez e Middleton, invece, non salvano Milwaukee, che perde dopo tre vittorie di fila. Con questo successo e il contemporaneo ko di Dallas, gli Warriors sono ora sesti e in zona playoff.
PHOENIX SUNS-SACRAMENTO KINGS 119-128
Tra i match più interessanti della notte Nba c'era sicuramente quello di Phoenix: lo vince Sacramento, che si impone 128-119 in casa dei Suns ancora privi di Kevin Durant. Match equilibrato che vede i Kings annullare solo nel finale, dopo un tentativo di fuga proprio degli ospiti (36-27 nel secondo quarto) evitato dalla franchigia dell'Arizona (36-29 nel terzo). Così, è decisivo il 9-1 degli ultimi minuti per Sacramento, che passa dal 119-118 al 128-119 finale. I numeri dei singoli premierebbero i padroni di casa, visto che Booker mette a referto 28 punti e Ayton chiude in doppia doppia a quota 22 con 12 rimbalzi, ma ben sette dei nove giocatori a referto dei Kings chiudono in doppia cifra, da Barnes (19) a Edwards (12), con Huerter e Metu che si fermano comunque a 9. Sacramento resta seconda ad Ovest insieme a Memphis con 40-26 di record e stacca ulteriormente Phoenix, che torna a perdere dopo quattro successi di fila ed è ora quarta con 37-30.
MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 112-108
Proprio Memphis batte Dallas 112-108 in rimonta: i Grizzlies si confermano così secondi e accorciano su Denver, che però sembra ancora troppo lontana. Il 35-25 degli ultimi 12 minuti, infatti, serve a rimontare il -6 (83-77) in favore dei Mavericks ad un quarto dalla sirena finale. Ancora senza Morant, sono decisivi i 49 punti realizzati in coppia da Bane (25) e Roddy (24), mentre il top scorer di Dallas è Hardaway (23). Troppo pesante l'assenza di Luka Doncic tra le fila della franchigia del Texas, che scivola così al settimo posto della Western Conference: ad oggi, sarebbe play-in, ma il 34-34 di record lascia ancora speranze a Dallas. 40-26, invece, quello di Memphis, che dopo Golden State batte anche i Mavs, confermandosi in ripresa pur restando in coppia con Sacramento alle spalle dei Nuggets.
ATLANTA HAWKS-BOSTON CELTICS 125-134
Boston centra il secondo successo di fila e resta seconda ad Est, accorciando sulla vetta occupata da Milwaukee (48-19 contro il 47-21 dei vicecampioni in carica). Il quarto decisivo è il secondo, che vede i Celtics imporsi 34-23 e volare sul +10 (71-61) a metà gara. Il resto è gestione per i detentori del titolo della Eastern Conference, trascinati dalla doppia doppia da 34 punti e 15 rimbalzi di Jayson Tatum (con 5 triple) e i 24 di Jaylen Brown. A poco bastano, invece, i 35 con 13 assist di Trae Young e gli altri sei giocatori in doppia cifra, tra cui Dejounte Murray (14 punti, 4 rimbalzi e 4 assist con 7/18 al tiro). Questa sconfitta porta a 34-34 il record di Atlanta, ora in perfetta parità. Un ko che interrompe la mini striscia di due vittorie consecutive degli Hawks, al momento ottavi in classifica.
LOS ANGELES CLIPPERS-NEW YORK KNICKS 106-95
I Clippers restano quinti ad Ovest battendo la sesta della Eastern Conference: è 106-95 contro i Knicks alla Crypto.com Arena. Decisivi i 38 punti di uno scatenato Kawhi Leonard, che fa 60 contando anche quelli di Paul George (22 con 8 rimbalzi e 8 assist). Una coppia esplosiva che aiuta i padroni di casa ad allungare nel finale, visto il 76-74 di fine terzo periodo e il 30-21 degli ultimi 12 minuti. La doppia doppia di Quickley da 26 punti e 10 rimbalzi non salva invece New York. Delude Randle: 19 punti ma con un deludentissimo 5/24 al tiro, con 3 triple. Terzo successo di fila per i Clippers, ora a 36-33 di record ma potenzialmente raggiungibili da Golden State (35-33), mentre i Knicks incassano il terzo ko di fila e scivolano nuovamente al sesto posto, scavalcati da Brooklyn.
NEW ORLEANS PELICANS-OKLAHOMA CITY THUNDER 96-110
Okc resta in piena corsa per il play-in vincendo lo scontro diretto con i Pelicans: una vittoria per 110-96 che regala ai Thunder l'aggancio in classifica a 32-35 di record proprio a New Orleans, al terzo ko nelle ultime quattro partite. Decisivo il primo tempo da +19 (63-44) in favore degli ospiti, con i padroni di casa che non riescono più a riavvicinarsi. Sono 35 i punti messi a referto da Shai Gilgeous-Alexander, che chiude a 11/23 al tiro ma con un clamoroso 13/13 ai liberi. Bene anche Giddey a quota 19 con appena 4 errori al tiro (8/12), mentre i 26 di McCollum e i 15 di Marshall e Murphy, oltre ai 13 di Valanciunas, non salvano New Orleans. Lotta serratissima per la post-Season: e i Pelicans, alla prossima, affronteranno Portland.
HOUSTON ROCKETS-CHICAGO BULLS 111-119
Vittoria esterna per Chicago, che però ha bisogno del 32-16 dell'ultimo quarto per imporsi 119-111 in casa di Houston, fanalino di coda ad Ovest. I Bulls, infatti, sono sotto 95-87 a fine terzo quarto, ma rimontano grazie ai 63 punti complessivi messi a referto da Zach LaVine (36) e da DeMar DeRozan (27). Una coppia che consente a Chicago di agganciare Washington al decimo posto ad Est, quello che vale il play-in e l'ultimo che dà accesso alla post Season. La doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi, invece, non può salvare i Rockets, al terzo ko di fila e sempre più ultimi nella Western Conference con il pesantissimo record di 15-52.
DETROIT PISTONS-INDIANA PACERS 115-121
Indiana non molla l'obiettivo play-in: fondamentale, dunque, il successo per 121-115 in cada di Detroit, che si conferma la peggior squadra di tutta l'Nba, record alla mano (15-53). I Pacers partono forte nel primo tempo, chiuso sul 69-53, ma rischiano di dilapidare il vantaggio nel terzo quarto (33-21 in favore dei Pistons) prima del 31-25 degli ultimi 12 minuti che tagliano le gambe ai padroni di casa. Indiana si gode i 20 punti di Smith e la doppia doppia di Jackson (a quota 19 come Nenmbhard ma con in più 11 rimbalzi). Tra i padroni di casa, invece, spiccano i 18 punti di Livers e le doppie doppie di Hayes (17 con 13 assist) e Duren (16 con 11 rimbalzi).