L'Inter di Inzaghi vola a Porto nel primo enorme crocevia stagionale. Dopo la sconfitta di La Spezia, che ha confermato i problemi lontano da casa dei nerazzurri in stagione facendoli scivolare nuovamente a 18 punti dal Napoli capolista, l'accesso ai quarti di finale di Champions League diventa ancora più un obbligo tecnico ed economico. Con un quarto posto da difendere in campionato e la sfida con la Juventus all'orizzonte, l'accesso tra le migliori otto d'Europa porta con sé un assegno da 20 milioni di euro che il presidente Zhang ha messo come paletto, anche per capire come guardare al futuro del tecnico piacentino.
Il numero uno nerazzurro seguirà la squadra in Portogallo. Un segno di vicinanza alla squadra, ma anche dell'importanza della sfida del Do Dragao contro il nemico-amico Sergio Conceiçao. Si parte dall'1-0 di San Siro, con una sfida completamente diversa da quanto visto a Milano e con la speranza, per i tifosi dell'Inter e non solo, che a quelle latitudini l'Inter possa aver dimenticato a casa il vestito da trasferta utilizzato troppo spesso in campionato, ma mai visto in Champions League.
Porto e Juventus nel giro di pochi giorni, ma con l'impossibilità di fare calcoli. Dal punto di vista della formazione Inzaghi potrebbe contare nuovamente su Skriniar, almeno per la panchina in Portogallo con possibile maglia da titolare contro i bianconeri, ma è sotto il profilo della personalità che i nerazzurri sono costretti a svoltare perché il passaggio ai quarti di Champions per il presidente Zhang è un obiettivo troppo ghiotto a questo punto per essere mancato.
Il passaggio del turno infatti vorrebbe dire incassare almeno altri 20 milioni di euro per l'Inter, senza considerare un incasso da record nella sfida interna a San Siro a prescindere dall'avversario, vedendosi aumentare anche la quota nel market pool. Entrate comode per un bilancio da sistemare