Nei momenti difficili deve uscire il carattere: contro il Porto, per centrare il pass per i quarti di Champions League, serve allora una serata da grande Inter. Simone Inzaghi ha chiesto ai suoi uomini di resettare e ripartire, eliminare dalla testa e dai muscoli le scorie del paradossale ko contro lo Spezia: in Europa Lautaro e compagni hanno già dato prova di potersela giocare contro chiunque a viso aperto, l'occasione è importante, continuare il cammino in Coppa può aprire scenari imprevedibili, oltre a garantire introiti importanti. Molto importanti. Si parte dal successo dell'andata, dall'1-0 firmato da Lukaku a San Siro. Un vantaggio minimo, su cui non si può certo speculare, ma comunque una buonissima base di partenza: "Di certo è una partita importantissima, forse la più importante dell'anno" ha puntualizzato Inzaghi alla vigilia del match. "Quest'anno abbiamo già giocato una finale, disputato partite da dentro o fuori delicate, ma adesso abbiamo la possibilità di entrare tra le prime otto d'Europa. A san Siro abbiamo disputato il primo tempo, abbiamo vinto ma ora c'è il secondo tempo: massima concentrazione". Importante lasciarsi alle spalle le critiche post Spezia o, piuttosto, trasformarle in rabbia agonistica: "Le critiche, anche pesanti, ci sono sempre state. Anche l'anno scorso. Ora, alla vigilia di un match tanto importante, non ci penso e non rispondo a quanto è stato detto e scritto".
LA CONFERENZA STAMPA DI SIMONE INZAGHI
Buonasera mister. Vigilia importante, dopo giorni non facile: avete metabolizzato il ko di La Spezia?
"Abbiamo analizzato, abbiamo parlato, abbiamo rivisto. Però è il passato, la partita del momento è quella di domani col Porto. A La Spezia penso che perdere giocando così può capitare una volta ogni 500 partite, è capitato e ci siamo leccati le ferite. Adesso pensiamo al Porto, un avversario molto difficile da affrontare in uno stadio molto caldo. Abbiamo giocato il primo tempo a San Siro, adesso c'è il secondo e vogliamo giocarci le nostre chance".
Come vi siete preparati a questo appuntamento tanto importante?
"Sappiamo quello che troveremo, sappiamo che domani possiamo fare un grande salto e tornare nelle migliori otto, per due anni di fila l'Inter è arrivata negli ottavi. Non succedeva da tanto e vogliamo andare ancora più avanti. Il secondo tempo sarà ancora più stimolante, servirà concentrazione perché troviamo una squadra abituata a queste partite".
Calhanoglu ha detto che occorrerà stare attenti alle provocazioni, Marciniak è arbitro di grande personalità. Basterà?
"Assolutamente sì, a Barcellona fece una grande gara, mi mandò fuori meritatamente perché avevamo sbagliato il matchpoint ed eravamo sul 3-3. Fece una grande partita e sono sicuro che la farà anche domani".
Lukaku giocherà dall'inizio? Oppure preferisce la coppia Lautaro-Dzeko?
"Ho parecchi dubbi, che domani scioglierò, sia su Lukaku che su Skriniar. In attacco devo ancora decidere, Skriniar invece è fermo da due settimane e mezzo e oggi ha fatto il primo allenamento completo in gruppo. Dovrò valutare, so cosa ha fatto Milan per essere in questa partita, dalla gara di andata quando mi ha chiesto il cambio non è riuscito più ad allenarsi e ora ha dato grande disponibilità".
Cosa pensa della vignetta del Porto per presentare il match?
"Noi possiamo controllare quello che viene dal campo e dalla squadra. Sappiamo che è una partita molto sentita, fra due squadre che sono arrivate a questo punto con pieno merito, superando due gironi difficilissimi. Domani ci sarà la resa dei conti".
Il presidente Zhang ha viaggiato con voi, è venuto allo stadio, è molo presente.Quanto è importante la sua vicinanza?
"Ci confrontiamo quotidianamente, dopo ogni match col presidente e coi direttori ci si parla sempre, sia nel bene che nel male. Quando le cose vanno bene, è tutto ok. Con qualche sconfitta sembra vada tutta male. Ma non è così. In Italia tutte le squadre tranne una stanno tenendo il livello dell'Inter. Siamo reduci da una sconfitta immeritata, ma questo è il calcio e i ragazzi li ho visti uniti come sempre".
Perché fidarsi di questa Inter domani?
"Per quello che abbiamo fatto in questa Champions. Il giorno del sorteggio dei gironi nella vostra testa non so se vi aspettavate l'Inter agli ottavi, ma noi ci credevamo tanto perché sapevamo che volevamo arrivare a questo punto. Ci siamo arrivati, abbiamo fatto un match d'andata buono però mancano i 90 minuti più recupero di domani".
Quando legge che non c'è presa da parte dell'allenatore sui giocatori cosa pensa?
"Penso che non ho mai risposto e alla vigilia di una gara così non mi va di farlo. So come funziona il calcio, so chi muove le critiche perché lo fa. È il campo che parla e cercheremo di farlo parlare domani, come accaduto in questi 18 mesi nel bene e anche nel male".
Quali saranno gli ostacoli che vi metterà di fronte il Porto?
"Sappiamo che affrontiamo una squadra di qualità, l'abbiamo vista nel match di andata, è forte nell'uno contro uno. Conosciamo la statistica del Porto, le italiane negli ultimi anni hanno sempre sofferto ma ci siamo preparati nel migliore dei modi, rispettando il Porto e guardando soprattutto a noi stessi".