Non è un caso che, nel "secondo tragico Fantozzi", la partita che i dipendenti del megadirettore appassionato di cinema d'essai siano costretti a non vedere per assistere all'immortale capolavoro "la corazzata Potëmkin", sia proprio Italia-Inghilterra. La madre di tutte le partite. Il primo precedente risale a 90 anni fa quasi esatti: era il 13 maggio del 1933 e i maestri si degnarono di sfidare l'ancora giovane nazionale azzurra a Roma pareggiando 1-1.
Da allora ci sono voluti 40 anni di amichevoli (con un bilancio di 4 pareggi e 4 sconfitte) per vedere finalmente una vittoria azzurra: 2-0 a Torino nel giugno 1973, un successo bissato a novembre dallo storico 0-1 di Wembley firmato da Fabio Capello. Nel 1976 arrivano le partite ufficiali che danno il via a un bilancio più che positivo per l'Italia: 8 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Tutto parte dalle qualificazioni al Mondiale argentino del 1978. Gli azzurri battono 2-0 a Roma gli inglesi per poi perdere nello stesso modo a Londra. La nazionale di Bearzot riuscirà però ad andare in Argentina per la migliore differenza reti.
All'Europeo del 1980, ospitato dal nostro Paese, gli azzurri vincono 1-0 grazie al gol di Tardelli, a cui seguirà il 2-1 di Bari nella finale per il terzo posto al campionato del mondo del 1990, firmato da Baggio e Schillaci. L'Italia, nelle qualificazioni per l'accesso a Francia '98, vincerà 1-0 con il gol di Zola a Wembley per poi pareggiare 0-0 a Roma. Un risultato che costringerà la nazionale di Maldini al doppio spareggio con la Russia. Per vedere un'altra partita ufficiale bisognerà aspettare i quarti di finale di euro 2012, quando, dopo lo 0-0 dei 90 minuti regolamentari e dei 30 supplementari, l’Italia riuscirà ad accedere alle semifinali ai calci di rigore. Due anni dopo c'è l'illusione della vittoria (un 2-1 firmato Marchisio e Balotelli) nella prima partita del girone, al fallimentare Mondiale di Brasile 2014.
Il resto è storia recente. E storia del calcio. La finale dell'Europeo itinerante del 2021 vede Wembley come sede della finale tra gli azzurri e i padroni di casa, che passano subito in vantaggio con Shaw. Bonucci pareggia nella ripresa, poi si va ai rigori, dove un super Donnarumma ipnotizza gli inglesi regalando al ct Mancini e al capo delegazione Gianluca Vialli un abbraccio che acquisterà un valore ancora più significativo qualche mese dopo. Poi è la volta delle due partite del girone di Nations League: 0-0 a Wolverhampton, 1-0 a San Siro firmato Raspadori, che portano gli azzurri alla fase finale della competizione.