Il Totteham pensa al dopo Conte: Mason ad interim, poi in estate è corsa a 5
Manca solo l'ufficialità per il divorzio: per la prossima stagione in lizza Pochettino, Marco Silva, Tuchel, Zidane e Luis Enrique
In Inghilterra non hanno più dubbi e aspettano solo l'ufficialità del divorzio tra Antonio Conte e il Tottenham. La panchina, fino al termine della stagione, verrà affidata a Ryan Mason, una soluzione ad interim che gli Spurs hanno già utilizzato nel 2021 dopo l'addio di José Mourinho. In Inghilterra, intanto, impazza il toto-sostituto e sono ben 5 i tecnici in lizza per la panchina: i tifosi sognano il ritorno di Mauricio Pochettino, senza più una squadra dall'addio al PSG. Nella rosa dei papabili anche l'emergente Marco Silva del Fulham, che conosce bene la Premier League, e Thomas Tuchel, disoccupato dopo l'esonero da parte del Chelsea. Infine, ma più sullo sfondo le suggestioni estere con la stampa inglese che si è spinta fino ad altri due "disoccupati" extra lusso: l'ex ct della Spagna Luis Enrique e Zinedine Zidane, ancora senza contratto dopo la seconda esperienza alla guida del Real Madrid.
Tutti grandi allenatori quelli sul taccuino della dirigenza londinese, tanto bravi quanto ambiziosi. Per questo motivo la qualificazione alla prossima Champions League è ancora più fondamentale per il Tottenham, perché senza sarebbe più difficile convincere un big ad accettare la panchina.
HOJBERG: "CONTE? ACCUSE PIU' PRECISE"
Il centrocampista danese Hojbjerg, dal ritiro della Nazionale, è stato il primo calciatore a mandare una risposta al suo allenatore, invitandolo a essere "più preciso" nelle sue accuse. "Abbiamo visto tutti la sua conferenza stampa. È stata molto onesta e molto aperta. È perché non è soddisfatto. Non lo fai se sei arrivato ai quarti di finale di Champions League e se sei in semifinale di FA Cup. Nasce dal fatto che, purtroppo, non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo come squadra e come società - ha dichiarato -. Capisco che per avere successo come squadra occorrono 11 uomini impegnati in un progetto condiviso. Ma penso che l'allenatore debba elaborare come si sente, prima che tu come giocatore possa iniziare a misurarlo e soppesarlo. L'allenatore non è soddisfatto, facciamo il possibile per accontentarlo. Quello che so di me stesso è che sono un giocatore onesto. Sono un giocatore che dà sempre il 100% per la squadra".