Comincia con l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma presso il tribunale di Torino una settimana decisiva per il futuro della Juventus sul fronte giudiziario. Sarà solo il primo di tanti verdetti, che dovrebbero portare nei prossimi giorni ad altri delicati pronunciamenti anche sul fronte della giustizia sportiva, con due appuntamenti in calendario. La chiusura delle indagini per l’inchiesta sportiva bis (con la manovra stipendi al centro) e il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla carta Covisoc, che i legali della Juve sperano possa invalidare, per vizio di forma, il -15 della Corte d’appello.
Intanto il Giudice dell’udienza preliminare, Marco Picco, dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio della Juve e di altri 12 indagati tra cui i precedenti vertici del club: l’ex presidente, Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, e Fabio Paratici, ora al Tottenham.
A sostenere l’accusa il procuratore aggiunto Marco Gianoglio e il sostituto Mario Bendoni, non ci sarà per questioni di opportunità il PM Ciro Santoriello dopo le polemiche esplose in seguito ad alcuni suoi vecchi video.
Potrebbe esserci un immediato rinvio alla Corte di Cassazione visto che i legali della Juventus chiedono lo spostamento del processo a Milano per questioni di competenza territoriale.
Intanto una trentina di piccoli azionisti, tramite il Codacons, chiederanno di costituirsi parte civile, in un processo che si annuncia lungo, complicato e aperto a qualsiasi epilogo.