FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 10
Avvio di Mondiale da incorniciare per il campione in carica che - oltre a tutti gli altri - ha pure il merito di essersi velocemente chiamato fuori dalla bagarre dei primi giri, e questo sia nella caotica Sprint del sabato che nell'altrettanto movimentato GP domenicale. Pecco in Portogallo è sembrato guardare tutti dall'alto in basso per autoità e sicurezza, ben al di là delle qualità della Desmosedici factory. Nel GP il nostro si è appunto portato subito fuori dal pacchetto di mischia e dai suoi eccessi, gestendo poi in relativa scioltezza i timidi tentativi di Vinales di farsi sotto. Siamo solo al primo di ventuno appuntamenti del calendario ma è già chiaro a tutti che strappare il numero uno a Bagnaia sarà difficilissimo e - tornando all'autostima di cui sopra - ad avere le idee chiare in proposito è in primo luogo il diretto interessato.
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MARC MARQUEZ: VOTO 4
L'errore commesso dal "Cannibale" nelle battute iniziali del GP è abbastanza inspiegabile, partendo dal punto fermo della classe e dell'esperienza dello spagnolo. A meno di non ipotizzare (tocca farlo) una "foga" di restare all'altezza della concorrenza che va ben oltre il singolo episodio e il singolo Gran Premio. Da qui la grave insufficienza ma anche il... beneficio del dubbio, che peraltro non assolve Marc del pericolo a quale ha esposto se stesso e i suoi colleghi, punito con un doppio Long Lap Penalty rinviato a... data da destinarsi, visto che Marc salterà il GP d'Argentina di domenica 2 aprile.
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MIGUEL OLIVEIRA: VOTO 7
Voto più che altro di incoraggiamento per il portoghese, autore di uno scatto bruciante al semaforo dalla seconda fila, che lo ha portato anche a prendere brevemente il comando alla prima curva. C'erano le premesse per una gara nelle posizioni che contano. Tutto rimandato al GP d'Argentina, al netto dei lividi alla gamba destra rimediati dal gran colpo ricevuto dall'avantreno della Honda di Marquez.
FABIO QUARTARARO: VOTO 6,5
Avvio di Mondiale incolore (ma soprattutto in salita) per il campione di due anni fa che a Portimao vantava precedenti di ben altro tenore. Il Diablo ha scalato due sole posizioni - dalla decima all'ottava - tra Sprint e GP "full distance". Il panorama Yamaha è piuttosto cupo e per Fabio si preannuncia un Mondiale parecchio complicato. Lui tiene botta ma le prospettive sono incerte.
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MAVERICK VINALES: VOTO 7,5
Superiore tanto in qualifica quanto in gara al compagno di squadra ALEIX ESPARGARO (VOTO 6), Maverick ha il doppio merito di aver provato ad agganciare Bagnaia e soprattutto di essersi poi accontentato, una volta accertata l'irraggiungibilità di Pecco. Da metà gara in avanti ha quindi badato a difendere il secondo gradino del podio dal rientro di quanto - dopo lo strike di Marquez - era rimasto del "mucchio selvaggio" dei primi giri... di giostra.
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MARCO BEZZECCHI: VOTO 8
Come Vinales, solo un gradino - del podio - più in basso, il romagnolo targato VR46 sgomita quanto basta per portarsi fuori dalla bagarre e a tre quarti di gara azzardo un tentativo di aggancio allo spagnolo di Aprilia. Rientra appunto nei ranghi e decide molto saggiamente di accontentarsi di un terzo posto che assomiglia molto ad una rampa di lancio verso una stagione che sembra promettere bene. Certo, ora occorre confermarsi. Intanto Marco prevale piuttosto agevolmente con LUCA MARINI (VOTO 5) nell'inevitabile confronto interno. Per Luca un weekend sotto la linea di galleggiamento: incidente con Bastianini al sabato, poi scivolata domenicale, mentre viaggiava (fin dal via) nella parte bassa della top ten.
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JOHANN ZARCO E ALEX MARQUEZ: VOTO 7
Zitti zitti, quatti quatti (si fa per dire) i due "diversamente ducatisti" di Pramac e Gresini iniziano la loro stagione contendendosi nel finale le ultime due caselle della top five di Portimao. Performance che ha un valore particolare soprattutto per lo spagnolo, in cerca del pieno rilancio sulla moto italiana (e nel team Gresini) dopo i difficili anni Honda. Il francese chiude ai piedi del podio un weekend per la verità non troppo brillante, specialmente nel confronto diretto con il compagno di squadra JORGE MARTIN (VOTO 7), bravo a chiudere secondo nella Sprint ma anche a rimontare dal fondo - prima di un nuova caduta - dopo essere stato coinvolto nell'incidente con Marquez e Oliveira nelle prime battute.
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JACK MILLER E BRAD BINDER: VOTO 7
Della categoria "invisibili" di Portimao fa parte anche il duo "overseas" di KTM. Il neoarrivato australiano e il confermatissimo sudafricano schivano con maestria (e fortuna) le schermaglie iniziali, portando a casa un buon risultato d'assieme per la Casa austriaca. L'impressione è quella di una formazione di "duri": ben assortita finché si tratterà di andare a caccia di punti alle spalle delle posizioni di vertice. Un pò più a rischio magari se la moto arancione farà un ulteriore "step" verso l'alto: eventualità che sia Jack che Brad peraltro pregustano!