La notte Nba certifica la crisi dei Dallas Mavericks, che perdono la quarta gara consecutiva, la seconda contro Charlotte: non bastano i 40 punti di Doncic. Sconfitte interne anche per Golden State e i Lakers, contro Minnesota e i Bulls, mentre sorride Orlando: i Magic sconfiggono i Nets nonostante la serata-no di Banchero (11 punti). Proseguono le strisce vincenti di Grizzlies e Cavs, imbattuti da sei e quattro gare. Vincono anche i Celtics.
BOSTON CELTICS-SAN ANTONIO SPURS 137-93
Prosegue la marcia dei Boston Celtics, secondi a Est (52-23) e già certi dei playoff, che anche senza Jayson Tatum hanno vita facile nello sbarazzarsi dei San Antonio Spurs, penultimi per record nella Western Conference (19-56). Una delle peggiori squadre Nba chiude il primo quarto in vantaggio (30-32), ma è solo un fuoco di paglia: all'intervallo siamo già sul +10 per i Celtics, che dilagano con un parziale di 41-16 nell'ultimo quarto. Il trascinatore è Jaylen Brown, che gioca con una maschera protettiva e mette a referto 41 punti e 13 rimbalzi con un significativo 18/29 dal campo. Lo supportano bene Brogdon (20) e White (19), in una gara dominata da Boston. Gli Spurs, fermi a 35 punti nella ripresa, hanno in Collins (21) e Branham (15) le poche note liete. Proseguono così gli scivoloni di una squadra in ricostruzione, che punta dichiaratamente alla prima scelta per Wembanyama. Mentre i Celtics firmano la terza vittoria di fila.
ATLANTA HAWKS-MEMPHIS GRIZZLIES 119-123
La prima da titolare per Ja Morant dal suo rientro coincide col sesto successo consecutivo per i Memphis Grizzlies, sempre più saldi al secondo posto a Ovest (47-27) e già certi dei playoff. In una gara vissuta sempre sul filo del rasoio, col +5 a metà partita e un finale concitato, la formazione ospite viene trascinata dalla sua stella: Morant resta in campo 29 minuti e firma 27 punti, con 9/17 al tiro. L'uomo dei canestri decisivi è però Desmond Bane, che realizza i due tiri della vittoria e chiude a quota 25, con le buone prove di Tillman e Jaren Jackson Jr. (15) a completare il tutto. Agli Atlanta Hawks, sempre fermi all'ottavo posto a Est (37-38), non bastano i 28 punti e 10 assist di un ottimo Trae Young. Capela (18) e De'Andre Hunter (17) supportano bene la stella degli Hawks, ma arriva un'altra sconfitta.
GOLDEN STATE WARRIORS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 96-99
Dopo dodici sconfitte consecutive a San Francisco, i Minnesota Timberwolves riescono ad espugnare il Chase Center con una tripla nel finale. L'eroe è Karl-Anthony Towns, che fa esplodere i suoi tifosi a dieci secondi dal termine,e ffettuando il sorpasso su Golden State e firmando il 99-96 esterno dei T'Wolves. Il miglior realizzatore della formazione ospite, che domina a rimbalzo, è però Naz Reid: 23 punti in 21 minuti per lui, mentre Towns chiude a quota 14. Cadono così in casa i campioni in carica, sottotono in questa gara notturna: Poole realizza 27 punti, ma gli Splash Brothers non sono in forma, coi 20 punti di Curry e i 15 di Klay Thompson. Golden State resta così sesta a Ovest (39-37), proprio davanti a Minnesota (38-37), che inizia a sognare l'accesso diretto ai playoff.
CHARLOTTE HORNETS-DALLAS MAVERICKS 110-104
Crisi nera, anzi nerissima, per i Dallas Mavericks che infilano il quarto ko consecutivo e perdono contro Charlotte per la seconda volta in tre giorni. I numeri sono sconfortanti per i Mavs, che dal debutto di Kyrie Irving (9 febbraio) hanno una serie aperta di 7 vittorie e 13 ko in venti gare: numeri da bassissima classifica che hanno fatto scivolare Dallas in 11a posizione a Ovest (36-39). Ai Mavericks, virtualmente fuori dai playoff, gira tutto male sin dall'inizio: Charlotte, senza Oubre e Rozier, vola sul 30-12 nel primo quarto e resiste ai tentativi di rientro dei rivali. Il risultato è il +9 degli Hornets nel terzo periodo, difeso nell'ultimo quarto. Vince dunque la penultima della Western Conference (25-51), trascinata dai 22 punti di Hayward e dai 21 di Washington (con 12 rimbalzi), mentre ai Mavericks non basta un grande Doncic. Luka realizza 40 punti con sette triple, a cui aggiunge 12 rimbalzi e 8 assist, ma riceve anche il 16° tecnico stagionale e salterà la prossima partita. Piove sul bagnato per Dallas, che rischia grosso anche nella corsa al play-in. Attualmente, è la squadra meno in forma di tutta la Nba, escludendo le candidate al tanking di fine stagione.
LOS ANGELES LAKERS-CHICAGO BULLS 108-118
I Lakers ritrovano LeBron James in una serata-evento: per la seconda volta in carriera, la prima dal 2007, il Re parte infatti dalla panchina e riesce comunque a chiudere da miglior realizzatore dei suoi con 19 punti in mezz'ora. Non bastano per evitare la sconfitta contro i Chicago Bulls, che come aveva previsto l'ex Beverley disputano una grande partita: il +13 del terzo quarto è la sentenza finale per i Lakers, sconfitti in casa. Il trascinatore dei Bulls è Zach LaVine, con 32 punti e 13/19 al tiro, a cui si aggiungono i 17 di DeRozan (10 assist). Ai Lakers non basta la buona prova del ritrovato King James, di ritorno dopo tredici gare d'assenza e ben assistito da Beasley e Brown (18 punti). Arriva un ko che mantiene Los Angeles al nono posto a Ovest, in tandem con Oklahoma (37-38) e in piena zona play-in. Bulls decimi a Est, con 36 vittorie e 38 ko.
ORLANDO MAGIC-BROOKLYN NETS 119-106
Paolo Banchero non convince e si ferma a 11 punti (più 9 rimbalzi e 4 assist), ma gli Orlando Magic ottengono una vittoria importante contro i Nets e si mantengono aperta una porticina per risalire un paio di posizioni. I play-in sono lontani quattro vittorie e quasi impossibili, ma i Magic si confermano in forma sin dall'inizio, ribaltando lo svantaggio nel primo quarto e volando addirittura sul +18 nel terzo quarto. Una buona prova, quella di Orlando, che ha in Cole Anthony il suo miglior realizzatore: 21 punti per lui, con 8/13 al tiro, mentre Franz Wagner si ferma a quota 19 (10 rimbalzi) e il già citato Banchero ne realizza 11. Ai Nets non bastano i 44 punti di Mikal Bridges per evitare il ko più inatteso, arrivato dopo la vittoria esterna a Miami. Una sconfitta che mette a rischio la qualificazione diretta ai playoff, con Brooklyn agganciata da Miami al sesto posto (40-35). Restano in 13a posizione, invece, i Magic (32-43).
CLEVELAND CAVALIERS-HOUSTON ROCKETS 108-91
Risultato storico per i Cleveland Cavaliers, che grazie alla quarta vittoria consecutiva e a un'ottima stagione tornano ai playoff matematicamente. Il ritorno aritmetico nella post-season coincide coi primi playoff senza LeBron James, e col successo sugli Houston Rockets, che crollano sul -17 a metà partita e rientrano in gara nel terzo quarto, prima di arrendersi definitivamente con un parziale finale di 23-11. I migliori realizzatori sono Jarrett Allen (24) e Donovan Mitchell, ma disputano ottime prove anche Mobley (19) e Garland, che chiude a quota 17 con nove assist. Un'ottima gara del'intera squadra dunque per i Cavs, che vanificano i 30 punti di Jalen Green e i 14 di Alperen Sengun. Per i Rockets, sempre ultimi a Ovest (18-57), arriva così la 18a sconfitta esterna nelle ultime venti gare disputate lontano da Houston. Mentre i Cavaliers si avvicinano al podio dell'Eastern Conference e blindano i playoff, con uno score di 48 vittorie e 28 ko.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 112-118
Le riserve di Portland sono ormai diventate i titolarissimi, nella disperata ricerca di un tanking di fine stagione per assicurarsi qualche buona scelta al draft, e subiscono una sconfitta interna contro gli Oklahoma Thunder. All'ottimo primo quarto dei Trail Blazers (37-25), segue il tracollo nel secondo periodo (25-43), che porta al sorpasso di Okc. Nella ripresa è pura amministrazione per i Thunder, che sono più convinti nel finale e portano a casa la meritata vittoria. Il trascinatore è sempre Shai Gilgeous-Alexander, autore di 31 punti e ben assistito da Jalen Williams (23) e Isaiah Joe (20), con Giddey fermo a quota 17. Non bastano i 29 punti di Sharpe e i 28 di Little a Portland, che aveva lasciato fuori quattro titolari e la stella Lillard. I Trail Blazers restano così terzultimi a Ovest con 32 vittorie e 42 ko. Nona posizione, in tandem coi Lakers, per Oklahoma (37-38).
TORONTO RAPTORS-WASHINGTON WIZARDS 114-104
Un quintetto tutto in doppia cifra trascina i Toronto Raptors alla vittoria sui Washington Wizards, che crollano sul -17 a metà partita e vengono sconfitti, nonostante un ottimo terzo quarto. Agli ospiti, vicinissimi all'eliminazione matematica dalla post-season, non bastano i 26 punti di Porzingis e i 19 di Kispert per evitare un'altra sconfitta, che li mantiene in 12a posizione a Est (33-42). Vincono e agganciano l'ottavo posto degli Atlanta Hawks (37-38), invece, i Toronto Raptors. Il trascinatore è Og Anunoby con 29 punti, insieme ai 28 di VanVleet e ai 19 di Siakam. Un'ottima prestazione di squadra, con tutto il quintetto in doppia cifra, fa dunque sorridere Toronto, che non va mai sotto nel punteggio. Ko per Washington, sempre priva di Kuzma e Beal.