CALCIO A 7

Che successo la Kings League di Piqué: in 90mila al Camp Nou

Il torneo di calcio a 7 ideato dall'ex centrale del Barça si conclude con numeri straordinari e il popolo blaugrana invoca il ritorno di Messi

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Oltre novantamila spettatori al Camp Nou e oltre 2 milioni di persone collegate attraverso le differenti piattaforme social. Sono gli straordinari numeri fatti registrare dalle finali della Kings League, competizione di calcio a 7 con regole in continua evoluzione ideata solo pochi mesi fa da Gerard Piqué e dal noto streamer Ibai Llanos. Un successo clamoroso che ha riempito lo stadio del Barcellona come nelle notti di Champions League, a vincere è stata la squadra 'El Barrio' ma tutta la giornata è stata una grande festa blaugrana, con Joan Laporta, David Villa e Sergio Aguero sugli spalti, Neymar collegato da casa e tutto il pubblico che cantava il nome di Leo Messi invocandone il ritorno a casa. 

Un vero e proprio spettacolo sul terreno di gioco ma anche fuori, a testimonianza di un mix riuscitissimo che potrebbe presto sbarcare in altri stati europei ma anche oltreoceano. In questo senso aumentano sempre più le voci su una Kings League in Brasile e la partecipazione di Neymar, protagonista di un video in cui ruba la coppa e come riscatto chiede di essere presidente di una squadra, non è sembrata casuale. 

Tra gli spettatori illustri come detto anche il presidente del Barcellona Joan Laporta (accolto col coro 'Messi, Messi, Messi' dai presenti che sognano il ritorno in blaugrana della 'Pulce') e David Villa oltre al Kun Aguero e a Iker Casillas, in qualità di presidenti di due delle 12 squadre che hanno partecipato alla prima edizione della Kings League. Le loro squadre sono state eliminate prima della final four, ma tutti i presidenti (si tratta soprattutto di streamers con più o meno pubblico) erano presenti al grande show finale. 

Ma come funziona nel dettaglio la Kings League? Le regole sono in continua evoluzione e le novità vengono votate dal pubblico via social e poi valutate dai 12 presidenti nelle ormai celebri riunioni live. Sostanzialmente è calcio a 7 in due tempi da 20' con rigori shoot-out alla fine in caso di parità, ma ci sono 20 "carte" a disposizione di presidenti e allenatori (le conoscono solo loro) che possono stravolgere l'andamento della gara in ogni momento:
- carta gol doppio (sono 6 nel mazzo): per due minuti ogni eventuale rete segnata varrà il doppio
- carta ammonizione (6): per due minuti una squadra può togliere un giocatore (non il portiere) all'altra squadra
- carta rigore (2): dà la possibilità di calciare un rigore dal dischetto
- rigore shoot-out (4): il rigore viene tirato in movimento partendo da centrocampo
- carta furto (1): dà la possibilità di rubare la carta scelta dall’avversario
- carta jolly (1): dà la possibilità di scegliere tra una delle carte precedenti.

Esiste poi un'altra carta, a disposizione soltanto degli organizzatori, che viene giocata a due minuti dalla fine del primo tempo: al 18' viene estratto un numero che indica con quanti giocatori si arriverà all’intervallo, da 6 contro 6 fino al tremendo 1 contro 1. 

Il pubblico ha molto apprezzato lo spettacolo, i numeri sono stati pazzeschi e adesso in calendario c’è l’edizione femminile, la Queens League, ma il sogno di Piqué sarebbe quello di creare una Champions con tornei in altri Paesi tra cui anche l'Italia. 

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