Teatro un anno fa della seconda e forse più bella vittoria di Charles Leclerc nel Mondiale 2022, nell'era ibrida della Formula Uno Melbourne ha sorriso solo alle Rosse e soprattutto alla Mercedes, "bocciando" invece clamorosamente Red Bull. Tradizione davvero poco favorevole ai "Tori" tra i viali di Albert Park, visto che anche negli anni del poker iridato di Sebastian Vettel (dal 2010 al 2013) era arrivato un solo successo - dodici anni fa - proprio con il tedesco. Non ci fa troppo caso Max Verstappen, anche se l'olandese in Australia non è mai andato il terzo gradino del podio (nel 2019) su sei partecipazioni.
Dodici mesi fa nel bel mezzo del "polmone verde" di Melbourne Leclerc metteva a segno il secondo successo nei primi tre GP dell'anno: un exploit che - unito al secondo posto di Jeddah dietro a Verstappen - lo lanciava in fuga per il titolo. Nessuno a quell'epoca poteva immaginare che alle vittorie in Bahrain ed in Australia Leclerc avrebbe aggiunto solo più quella d'inizio estate a Spielberg, che oltretutto (unita alla prima affermazione di Carlos Sainz, a Silverstone) avrebbe rappresentato il canto del cigno di una candidatura iridata rossa a quel punto già di fatto affossata a suon di vittorie dall'olandese (sei vittorie nelle prime dieci tappe), con la gentile collaborazione di Sergio Perez, primo a Montecarlo.
Tornato in calendario nel 2022 dopo due cancellazioni "pandemiche", quest'anno il GP d'Australia offre alla Scuderia l'occasione di serrare i ranghi e rimettere sulla traiettoria corretta (quantomeno... consona) una stagione iniziata a dir poco sottotono, tamponando i mal di pancia mediorientali per poi lavorare con più serenità (e più tempo) al successivo appuntamento di Baku alla fine del mese di aprile. Oltre è al momento prematuro guardare ma soprattutto giudicare. Al netto delle facili previsioni di un Mondiale che - il prossimo autunno - potrebbe facilmente incoronare per il terzo anno consecutivo SuperMax.
Oltre alla Ferrari, anche Mercedes punta a salire di marcia in Australia. Come scritto sopra, nell'era ibrida del Mondiale le Frecce d'Argento (anche in versione black) hanno centrato il bersaglio-vittoria quattro volte: una volta in più delle Rosse di Maranello. Un "quattro a tre" a parti invertite tra Germania e Italia rispetto allo storico match della World Cup di calcio di Mexico '70 fissato - per quanto riguarda il campo tedesco - dai "goal" di Nico Rosberg (2014e 2016), Lewis Hamilton (2015) e Valtteri Bottas (2019), e per quello italiano da Sebastian Vettel (2017 e 2018), oltre che naturalmente da Leclerc domenica 10 aprile 2022.
Tra quelli in attività, solo quattro piloti hanno attraversato per primi la linea del traguardo australiano e - tra questi - il solo Hamilton è riuscito a ripetersi: oltre al successo di otto anni fa infatti Sir Lewis può vantare la vittoria dell'ormai lontano 2008 con la McLaren powered by Mercedes. Il solito Leclerc e Bottas sono a caccia del bis (parecchio improbabile per il finlandese). E poi c'è... Fernando Alonso che "cova" il sogno di bissare il "preistorico" successo del 2006 con la Renault: a patto che la super Aston Martin mantenga performance e ritmo-gara del mini-tour mediorientale che ha dato il via alla stagione.