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Nba: Milwaukee prosegue la sua marcia, Kings ai playoff

Trentotto punti per Antetokounmpo, i Bucks vincono e convincono contro Indiana. Rivincita per i Lakers sui Bulls, Durant torna e trascina i Suns

© Getty Images

Prosegue la marcia dei Milwaukee Bucks. I dominatori della Western Conference, trascinati da un sontuoso Giannis Antetokounmpo (38 punti), sconfiggono 149-136 gli Indiana Pacers. Non rispondono a tono i Grizzlies, sconfitti dai Clippers, vittorie invece per i 76ers e per Phoenix che ritrova Durant. I Lakers si prendono la rivincita sui Bulls, mentre Sacramento festeggia: i Kings battono Portland e blindano i playoff. Sorride anche Utah. 

MEMPHIS GRIZZLIES-LOS ANGELES CLIPPERS 132-141
Si interrompe dopo sette vittorie consecutive la striscia positiva dei Memphis Grizzlies, sconfitti da una versione rimaneggiata dei Clippers. Mancano Paul George e Kawhi Leonard, che marcano visita in questa sfida, ma il trascinatore è un sontuoso Russell Westbrook: per una notte l'ex dei Lakers torna ai livelli di Okc, firmando 36 punti e 10 assist con 13/18 al tiro e 5/5 da tre. Realizza sette triple su sette, invece, un altrettanto decisivo Robert Covington (27), mentre Bones Hyland chiude a quota 20. Sono loro i giocatori decisivi per la vittoria dei Clippers nella prima di due gare contro i Grizzlies, a cui non basta un Morant riposato. L'All-Star, out nella gara precedente, segna 34 punti nei primi tre quarti e si perde nell'ultimo e decisivo periodo, realizzandone due: chiude a quota 36 ma non basta, così come non bastano i 30 di Dillon Brooks e la doppia cifra per Aldama (17), Tillman (16) e Kennard (12). Memphis resta seconda a Ovest (48-28) e potrà rifarsi tra quarantott'ore, contro la quinta della Western Conference (41-36).

PHILADELPHIA 76ERS-DALLAS MAVERICKS 116-108
I Sixers ritrovano Embiid e Harden e rirovano anche sè stessi, ripartendo dopo tre sconfitte di fila. Decisiva l'astinenza dei Mavericks negli ultimi tre minuti di gara, che sancisce l'ennesima sconfitta dalla formazione della coppia composta da Doncic e Irving: 24 punti per lo sloveno e 23 per l'ex dei Nets non bastano per evitare il ko, che fa scivolare Dallas a una gara di distanza dai play-in (37-40). Sorridono invece i Philadelphia 76ers, trascinati dai 25 punti di Embiid e dai 15 con 12 assist di Harden, a cui si aggiungono 22 punti per Tyrese Maxey. Arriva così la vittoria numero 50 (con 26 ko) per Philadelphia, saldamente terza nell'Eastern Conference. 

INDIANA PACERS-MILWAUKEE BUCKS 136-149
Una prestazione-monstre nella zona offensiva, col 62.4% al tiro, consente ai Milwaukee Bucks di sconfiggere nettamente Indiana. Decisivo il terzo quarto, nel quale gli ospiti realizzano 46 punti e indirizzano la sfida. Sono due i trascinatori per Milwaukee: da un lato Jrue Holiday che chiude con 51 punti (20/30 al tiro), otto rimbalzi e otto assist, dall'altro Giannis Antetokounmpo. Il greco è ugualmente in stato di grazia e si vede dal suo boxscore: 38 punti, 17 rimbalzi e 12 assist per una sontuosa tripla doppia ottenuta già nel primo tempo. I Bucks allungano in vetta all'Eastern Conference, con 55 vittorie e 21 ko, e hanno la quasi certezza matematica di chiudere in testa e sfidare un'avversaria più agevole (col fattore campo) nei playoff. Quasi fuori dalla post-season, invece, Indiana col 12° posto a Est e tre vittorie dai play-in (33-44 il suo score). 

CHICAGO BULLS-LOS ANGELES LAKERS 110-121
Torna titolare LeBron James e si prende la rivincita sui Chicago Bulls, che verosimilmente manteranno il decimo posto a Est fino al termine della stagione (36-40 lo score). Non bastano i 29 punti di Vucevic (con 12 rimbalzi) e i 22 di DeRozan per evitare la sconfitta, maturata con uno svantaggio iniziale e l'incapacità di reagire nella ripresa. Il trascinatore dei Lakers, invece, è Anthony Davis: 38 punti, 10 rimbalzi e 4 assist per lui, che oscura i 25 punti di LeBron (+23 di plus/minus). Fa eco ai due All-Star uno scatenato Austin Reaves, che chiude a quota 19 e si prende la rivincita su quel Patrick Beverley che aveva sbeffeggiato Los Angeles dopo la vittoria dei Bulls nel precedente confronto. I Lakers effettuano così uno scatto in classifica, salendo all'ottavo posto con uno score di 38 vittorie e 38 ko: i playoff, ora, distano due vittorie.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-SACRAMENTO KINGS 80-120
Fanno la storia i Sacramento Kings, che tornano ai playoff dopo 17 anni, interrompendo l'astinenza dalla post-season più lunga nella storia dell'Nba. Gara senza storia, quella contro le seconde linee di Portland, ormai diventate i titolarissimi. I Kings aprono la partita nel terzo quarto (33-18) e volano senza opposizione fino a un umiliante +40 sugli avversari. Il miglior realizzatore è Malik Monk, con 19 punti dalla panchina, mentre Sabonis e Fox si gestiscono chiudendo con 15 e 18 punti a referto. Keegan Murray, invece, firma il record di triple stagionali per un rookie (188) nella giornata perfetta dei Kings, che travolgono una Portland in difficoltà, che schiera solo sette giocatori: a nulla serve la grande prova di Sharpe, che chiude con 30 punti, tirando però solo col 10/30 dal campo. La stagione dei Trail Blazers è virtualmente finita, col 13° posto a Ovest (32-44), quella dei Kings invece è appena cominciata. Sono saldamente terzi (46-30), coi playoff in tasca e a due vittorie dai Grizzlies. 

PHOENIX SUNS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 107-100
Rientra Kevin Durant e i Phoenix Suns tornano al successo in casa, anche se Kd non brilla con soli 16 punti. Non riesce dunque l'impresa ai Minnesota Timberwolves, che arrivano stanchissimi alla terza trasferta consecutiva e vedono interrompersi la loro serie di quattro successi consecutivi. Agli ospiti non bastano i 31 punti di Anthony Edwards e i 25 di Karl-Anthony Towns, opaco nella ripresa (solo cinque punti). Le due stelle di Minnesota non trovano supporto dai compagni, col solo Naz Reid (15) in doppia cifra, mentre Phoenix disputa una buonissima prova collettiva: ai 16 punti di Durant fanno da contraltare i 29 di un ottimo Devin Booker (12/15 ai liberi) e i 19 di Chris Paul. Phoenix mantiene così il quarto posto a Ovest (41-35) davanti ai Clippers, con Minnesota settima (39-38). 

NEW YORK KNICKS-MIAMI HEAT 101-92
Vittoria pesantissima per i New York Knicks, che perdono Julius Randle per infortunio e si ritrovano a schierare lo stesso quintetto per tutto l'ultimo quarto. Una mossa che funziona, perchè i 24 punti di Quickley e i 23 di Grimes risultano decisivi per sconfiggere i Miami Heat e blindare di fatto il quinto posto nell'Eastern Conference (44-33). Agli Heat non bastano i 21 punti di Gabe Vincent, in una nottata storta per Jimmy Butler: solo 12 punti per la stella di Miami, che vede avvicinarsi i play-in. Gli ospiti sono infatti settimi a Est, con 40 vittorie e 37 ko. 

BROOKLYN NETS-HOUSTON ROCKETS 123-114
Sotto di cinque lunghezze a tre minuti dalla fine, i Brooklyn Nets compiono l'impresa e rimontano con un sontuoso parziale di 11-0 sui Rockets, che crollano nell'ultimo quarto. Brooklyn sorride due volte, perchè il successo e il ko di Miami allungano a una gara e mezza il vantaggio sul settimo posto. I Nets si avvicinano dunque ai playoff grazie ai sostituti di Kevin Durant nelle trade di gennaio-febbraio: Cam Johnson chiude con 31 punti, Mikal Bridges ne mette a referto 27, di cui dodici nel quarto decisivo. Spiccano anche i 18 punti (10 rimbalzi) di Claxton e i 20 (11 assist) di Dinwiddie, coi Nets che si rialzano dopo quattro ko di fila in casa. Sono sette invece le sconfitte consecutive per Houston, ultimissima a Ovest (18-59) e nuovamente ko nonostante i 31 punti di Kevin Porter Jr. e la doppia doppia di Alperen Sengun (21 punti e 12 rimbalzi). Pesano i troppi errori da tre punti e ai liberi. 

SAN ANTONIO SPURS-UTAH JAZZ 117-128
I San Antonio Spurs continuano a loro volta a inanellare sconfitte in questo finale di stagione, venendo travolti dagli Utah Jazz, che erano reduci da quattro sconfitte consecutive e provano a lanciare una disperata rimonta verso i play-in (distanti due vittorie). Senza Markkanen, Sexton, Clarkson e Gay, è Talen Horton-Tucker il trascinatore della formazione ospite: 41 punti per lui, in una serata che vede Simone Fontecchio partire nel quintetto e chiudere con quattro punti a referto. Agli Spurs non bastano i 21 punti di Malaki Branham, in una serata che vede sei giocatori di San Antonio andare in doppia cifra. L'ennesima sconfitta, la quinta consecutiva, mantiene la formazione di coach Pop al penultimo posto a Ovest (19-57). 12a invece Utah con 36 vittorie e 40 ko. 

OKLAHOMA CITY THUNDER-DETROIT PISTONS 107-106
Faticano più del previsto gli Oklahoma Thunder, ma sconfiggono il fanalino di coda dell'Nba con un canestro preziosissimo sulla sirena, che vale l'allungo sui Dallas Mavericks nella corsa ai play-in. Detroit si conferma così la peggior formazione della stagione, con 18 sconfitte nelle ultime 19 gare, nonostante i quattro giocatori in doppia cifra e i 24 punti di Jaden Ivey. Un uomo solo al comando in una squadra che sogna la prima scelta-Nba. La giocata decisiva per i Thunder la firma Jalen Williams, rookie in rampa di lancio e miglior realizzatore nell'assenza di Shai Gilgeous-Alexander: chiude con 27 punti, otto rimbalzi e sei assist. Una prova decisiva per la corsa ai play-in: Okc è infatti decima con 38 vittorie e 39 ko, davanti ai Mavericks (37-40) e a Utah (36-40). Le prossime cinque gare saranno decisive, mentre i Pistons non hanno più niente da chiedere: 16 vittorie, 60 ko e l'ultimissimo posto a Est (e in Nba) per loro. 

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