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Retroscena Tottenham, ultimatum di Richarlison e Romero: "Se resta Conte, andiamo via"

Retroscena dall'Argentina sulle motivazioni della fine del rapporto tra Conte e il Tottenham. Ma la teoria non convince fino in fondo

Ora che Antonio Conte non è più l'allenatore del Tottenham, come sempre accade in caso di addii burrascosi emergono diversi retroscena. Il più recente arriva dall'Argentina e riguarda Cristian Romero e Richarlison: i due, in rotta di collisione con l'allenatore italiano, avrebbero fatto sapere agli Spurs che avrebbero chiesto la cessione a fine stagione nel caso non fosse cambiata la guida tecnica. Una posizione che, se confermata, avrebbe dato impulso al presidente Levy a procedere con la risoluzione consensuale del contratto.

TOTTENHAM, ROMERO E RICHARLISON CONTRO CONTE? -

 La notizia arriva dal giornalista argentino Gaston Edul che a Tyc Sports ha rivelato diversi particolari: "Il rapporto della squadra con Conte era pessimo, lo si è capito dalle sue parole. Alcuni giocatori erano arrivati a dare un ultimatum alla società nel caso l'allenatore fosse stato confermato. Ora le prospettive del Tottenham sono cambiate. A quel punto gli viene chiesto di fare qualche nome ed Edul non si tirato indietro: "Ora che l'addio di Conte è ufficiale, si può dire: Romero era fortemente in dubbio se andare avanti nel Tottenham con Conte allenatore e la stessa cosa mi risulta sia accaduto con Richarlison".

CONTE E LA DISCUSSIONE CON RICHARLISON -

 Che il rapporto con l'attaccante brasiliano non fosse idilliaco lo avevano dimostrato le parole rilasciate a inizio marzo: "Sono un professionista, lavoro tutti i giorni. Voglio giocare, questa stagione è stata una m...a perché non ho messo minuti e ho anche subito un infortunio. Quando entro in campo do la mia vita. Perché non gioco? È quello che non ho capito neanche io. Stavo andando bene, con due vittorie contro West Ham e Chelsea, e improvvisamente il mister mi ha messo in panchina. Contro i Wolves mi ha messo cinque minuti. Ho chiesto perché e non mi hanno detto niente". Conte aveva ribattuto in modo duro: "Ha detto che la sua stagione è stata una m...a e ha ragione. La sua stagione non è stata buona perché ha avuto molti infortuni. Se merita di giocare gli darò l'opportunità".

VIA CONTE, ORA PERÒ AL TOTTENHAM C'È STELLINI... -

 Il retroscena, però, si scontra almeno in parte con la realtà dei fatti. Dopo l'addio di Conte, il Tottenham ha affidato la panchina a quello che era il suo vice, cioè Christian Stellini. Che non è Conte, va da sé, ma ha fatto parte della gestione della squadra da novembre 2021 e quindi è difficile abbia idee molto diverse da quelle dell'ex Inter e Juve. È anche vero che a giugno, a meno di un miracolo di Stellini, gli Spurs cambieranno ancora guida tecnica, con in pole Nagelsmann...