Si riparte e adesso è tutta una salita da fare con un fiato soltanto. Inter e Juve inaugurano la giornata di Serie A ma, soprattutto, danno il via a un Aprile che sarà durissimo per tutti e decisivo sia in chiave Champions, con i primi quattro posti da conquistare, che in chiave Coppa Italia, con la semifinale di martedì prossimo all'Allianz Stadium all'orizzonte. Una sfida a distanza, che comincia oggi alle 18 con il match tra i nerazzurri e la Fiorentina al Meazza e la gara di Torino tra i bianconeri e il Verona, e porta dritta allo scontro diretto, primo grande ostacolo di un finale di stagione che misurerà valori e modificherà giudizi.
INTER-FIORENTINA
Il primo squillo è atteso dai nerazzurri, reduci da
due sconfitte consecutive in campionato (
Spezia e Juventus, ndr) e risucchiati in una lotta Champions che sembrava poter essere archiviata con facilità. Invece le ultime due giornate hanno rimescolato classifica e carte, con
l'Inter sorpassata dalla
Lazio e scesa al terzo posto e, soprattutto, con la
Juventus che, in attesa della sentenza sul -15, ha rimesso nel mirino il quarto posto, oggi del
Milan. Le distanze ridotte non permettono altri passi falsi e, come detto da
Simone Inzaghi, servirà la versione migliore della sua Inter. Già, perché la
Fiorentina è in questo momento uno degli avversari meno comodi da affrontare (quattro vittorie consecutive in campionato, ndr) e l'Inter dovrà al contrario misurare le forze per non arrivare sgonfia all'appuntamento di coppa contro la
Juve. Appuntamento che farà da anticamera ai quarti di Champions contro il
Benfica e a un finale di stagione che sarà durissimo. Contro i viola Inzaghi dovrà fare a meno dell'infortunato
Calhanoglu e sarà costretto a rispolverare
Brozovic con la sorpresa
Correa in avanti che potrebbe far rifiatare
Lautaro e affiancare
Lukaku. Nessuna sorpresa in vista per la Fiorentina: il centravanti sarà
Cabral, alle sue spalle si muoveranno
Ikone, Bonaventura e Saponara. Rispetto al solito, la panchina nerazzurra, svuotata dagli stop di
Calha, Skriniar e Dimarco, consentirà meno ritocchi a Inzaghi. Che non ha più alternative: vincere per non rischiare di finire fuori dai primi quattro posti.
JUVENTUS-VERONA
Molto diversa la situazione della
Juve. Intanto perché l'avversario, il
Verona, è decisamente meno pericoloso della Fiorentina. Quindi perché, in fondo, i bianconeri non hanno nulla da perdere. Se dovessero riottenere i
15 punti della penalizzazione, gli uomini di
Allegri si ritroverebbero catapultati al secondo posto con un discreto vantaggio sulle inseguitrici. In caso contrario, visto l'andamento lento delle rivali, resterebbero comunque in corsa per centrare una clamorosa qualificazione alla prossima
Champions. Rispetto a Inzaghi,
Allegri potrà far rifiatare qualche giocatore. In attacco riposerà
Vlahovic, con
Kean a fare coppia con il rientrante
Milik. Dietro nuova chance per
Gatti con Bremer e Danilo, mentre la mediana sarà affidata ai "baby"
Fagioli e Barrenechea. Inizialmente in panchina
Di Maria e Cuadrado, due che serviranno certamente martedì.