L'ugandese Andrew Rotich Kwemoi vince per distacco la 21ma Milano Marathon con il tempo di 2 ore 7 minuti e 14 secondi, dietro di lui il keniano Timothy Kipkorir Kattam (02:07:53) e il Rwandese John Hakizimana. Condizioni perfette sui 42 chilometri e 195 metri di Milano, che si conferma la maratona più veloce d'Italia. Splendida la gara di Yeman Crippa, primo degli italiani al debutto sulla distanza: il campione europeo dei 10.000 è stato nel gruppo di testa fino ai -3 chilometri dal traguardo, quando ha vissuto un momento di difficoltà. È il migliore degli italiani e chiude splendido quinto, con il tempo di 2.08.57.Tra le donne, successo di Sharon Jemutai Cherop con 2.26.13.
Sono stati 6.500 gli iscritti alla maratona individuale, oltre 16.500 quelli alla staffetta, la Relay Marathon, corsa non competitiva per sostenere organizzazioni no profit che sulla rete del dono ha già permesso di raccogliere oltre 800 mila euro. Fra i partecipanti, anche Filippo Magnini. Al via anche il senatore di Italia Viva Matteo Renzi.
"Sapevo che sarebbe stata un'avventura, alla prima esperienza in una maratona", racconta Yeman Crippa. "Alla fine sono riuscito a portarla a termine, arrivando con il sorriso. Ma non sono mancati gli imprevisti perché a circa cinque chilometri dal traguardo ho dato di stomaco per due volte, probabilmente per non aver digerito bene gli ultimi gel energetici, e la gara si è complicata molto. Puntavo al record italiano, anche se già alla mezza eravamo sopra la tabella di marcia, però fino a quel momento avevo buone sensazioni. Non è stato facile ma ho tenuto duro, era la prima e volevo finirla. Probabilmente mi sono innervosito troppo nella prima metà, quando mi sono accorto che il ritmo non era quello voluto, sprecando energie", commenta l'azzurro che non si nasconde, come d'abitudine.
E nel futuro di Yeman Crippa, primatista italiano su tutte le distanze dai 3000 alla mezza, ci sarà ancora la maratona. "Non voglio uscire sconfitto da questa gara, che mi aiuterà a crescere. Ci riproverò nella prossima stagione, cercando di arrivare ancora più preparato, consapevole che si può fare molto meglio. Adesso ho in programma di tornare in azione nei 10 km su strada, il 14 maggio a Monza, e di essere al via il 3 giugno nella Coppa Europa dei 10.000 a Pace', in Francia, dove cercherò il minimo per i Mondiali di agosto a Budapest".
Giornata amara, invece, per l'azzurra Sofiia Yaremchuk (Esercito) costretta a fermarsi poco oltre metà gara. All'ottavo posto la 26enne siciliana Federica Sugamiele (Caivano Runners) con 2h34:08 al debutto in maratona, un anno e mezzo dopo l'incidente stradale che l'aveva costretta a un periodo d'inattività, ma la vera sorpresa per quanto riguarda le azzurre è stata in realtà rappresentata dall'undicesimo posto di Emanuela Mazzei, classe 1977, che ha chiuso con un crono di assoluto rispetto 2h39:50.