Un Milan perfetto quello che domina in lungo e in largo allo stadio Maradona e avverte il Napoli in vista della doppia gara dei quarti di Champions League. Il Milan ridisegnato ad arte da Stefano Pioli impartisce una severa lezione ai dominatori del campionato, fa il pieno di fiducia e di entusiasmo per il secondo e il terzo atto contro gli azzurri questa volta sul palcoscenico europeo (andata 12 aprile a San Siro, ritorno il 18 a Napoli) e conquista il terzo posto in classifica scavalcando l'Inter.
Pioli cambia e torna al modulo a quattro che ha fatto la fortuna dei rossoneri e quella di... Leao. Non solo: una delle chiavi della partita è l'avanzamento di Bennacer tra i trequartisti dietro Giroud e lo schieramento di Krunic al fianco di Tonali davanti alla difesa. Bennacer gioca a uomo su Lobotka e non lo fa respirare, Krunic raddoppia su Kvaratskhelia e ne annulla la pericolosità. Il centrocampo del Milan la fa da padrone. Tonali è in serata di grazia: imposta, recupera, fa girare il gioco a suo piacimento. In difesa nessuna sbavatura. E in attacco sono faville.
Rafael Leao torna al gol che mancava dal 14 gennaio e lo fa con una doppietta, la seconda stagionale dopo quella realizzata contro l'Inter. Non è un caso che avvenga nella serata in cui Pioli decide di tornare all'antico e di giocare nel modo che l'attaccante portoghese predilige. Riecco il vero Leao, devastante e implacabile. L’ultimo giocatore del Milan capace di segnare almeno 10 gol in due stagioni di fila in Serie A prima di compiere 24 anni era stato Mario Balotelli tra il 2012/13 e il 2013/14. Tra i protagonisti di una serata da incorniciare c'è Brahim Diaz, che esalta in suo numero 10 nella stadio del numero 10 per eccellenza. Lo spagnolo segna stabilendo il suo nuovo record di gol in una singola stagione nei cinque grandi campionati europei (cinque) e regala un perfetto assist a Leao. Esce per un problema fisico ma le sue condizioni non preoccupano. Il Milan è tornato, Saelemaekers segna e indica lo scudetto sulla maglia "perché i campioni fino a fine anno siamo noi". Messaggio al Napoli che vale per la Champions: il divario in classifica non conterà. Questa la sentenza del Maradona.