Terzo nel Mondiale alla sua seconda stagione completa in Moto3 (2019), di nuovo terzo in Moto2 nel 2021, anche in questo caso subito prima dello switch alla classe superiore. E se alla stagione d'esordio in MotoGP Marco Bezzecchi ha "pagato" il salto con una stagione di apprendistato (ci stava peraltro tutta), le premesse quest'anno sono di tutt'altro tenore, come dimostrano la prima vittoria del pilota della Ducati VR46 e la leadership nella classifica generale con nove punti di vantaggio nei confronti di Francesco Bagnaia. Un cliente scomodo - da qui in avanti - per tutti: a partire dal campione in carica ed dal suo compagno di squadra Enea Bastianini, al momento "ai box" a causa dell'incidente nelle prime battute della Sprint di Portimao con Luca Marini. Quest'ultimo tra l'altro ora a sua volta alle prese con una scomoda (e pesante) pietra di paragone dentro il team VR46. La performance "equilibristica" sull'asfalto bagnato di Termas de Rio Hondo è sotto gli occhi di tutti. Forse però sono ancora poco noti (al grande pubblico) altre caratteristiche, gusti e preferenze di Marco. Le ha evidenziate la pagina web ufficale della MotoGP. Ve le riproponiamo.
Termas de Rio Hondo è "per forza di cose" uno dei circuiti-feticcio di Marco, che vi ha colto cinque anni fa la sua prima vittoria assoluta (in Moto3 naturalmente). Se Marco potesse però scegliere una pista sulla quale tornare a correre - tra quelle attualmente fuori dal giro iridato - il "nostro" sceglierebbe quella di Laguna Seca teatro (ormai quindici anni fa) del memorabile e tiratissimo duello tra il suo mentore Valentino Rossi e Casey Stoner. Sul movimentato tracciato di Monterey tra l'altro l'ultima volta della MotoGP è stata dieci anni fa. Restando negli USA, sembra proprio che molto in alto nella wishlist di Marco ci sia una cena con lo stesso Valentino e con il campione dell'AMA Motocross Jason Anderson.
A proposito: da buon italiano, il piatto preferito di Bez è la pasta al ragù, accompagnata da... gin and tonic. Oltre al cibo giapponese, in linea con una predilezione con usi, costumi e lingua del Paese del Sol Levante, che lo accomuna ulteriormente a Valentino.
Sul muso della sua Desmosedici, Bezzecchi sfoggia il numero 72. Ma solo perché - al suo approdo nella premier class, Marco ha trovato già... occupato (da Maverick Vinales) il "suo" 12, utilizzato ai tempi della Moto3: cifra che "Bez" porta ancora... tatuata sulle mani.D'altra parte, ai più attenti non sarà sfuggito (fin da subito) che il "72 rosso" sul cupolino della sua moto ha un design che - fin dal passaggio alla Moto2 - integra nel numero attuale anche quello "del cuore".
In ordine sparso, MotoGP.com riferisce che Marco ama "staccare" dalla frenesia dei GP portando a spasso il suo pitbull di nome Rubik ed alternare l'ascolto di musica rock e hip hop, ma il suo artista preferito resta Bob Marley e in particolare la sua "Redemption Song".
All'insegna del mantra "Lento è facile e facile è veloce", Marco punta a continuare la sua graduale progressione verso il vertice (ben oltre la singola vittoria e la momentanea leadership nella classifica generale). Continuando a pensare in grande. Dovesse vincere il titolo della MotoGP, pare che il ducatista abbia promesso di affrontare... in mutande il giro d'onore. Nell'eventualità, gli auguriamo che non si tratti di una domenica come quella della sua prima vittoria nella premier class. Ma, si sa, un titolo iridato val bene un raffreddore, magari anche un febbrone!