Uefa, Ceferin sulla Juventus: "Hanno sbagliato, doveva finire così"
Il presidente Uefa torna a parlare anche di Agnelli: "Non ho un rapporto affettivo con lui ma niente soddisfazione per come è finita"
Aleksander Ceferin torna a parlare di Andrea Agnelli e Juventus: "Doveva finire com'è finita". Così il presidente della Uefa, intervistato da Ekipa, riferendosi all'ex presidente bianconero: "Non la definirei soddisfazione, non c'era bisogno che provassi qualcosa del genere. Certo, su molte cose ne so di più rispetto ai normali tifosi. La storia della Juventus doveva finire come è finita. Perché tutto era sbagliato. Non ho un rapporto affettivo con Agnelli, ma vorrei sottolineare che rispetto ancora la Juventus come club e che ho molto rispetto per tutti e tre i club in generale. Se un club ha un Consiglio che prende decisioni sbagliate, non significa che io sia contro quel club in quanto tale, tanto meno i suoi tifosi o i giocatori".
Tornando poi sulla Superlega, Ceferin ha lanciato una frecciatina a Juventus e Barcellona, ma indirettamente anche al Real Madrid: "È interessante notare che dei tre club che si dichiarano i salvatori del calcio, per quanto si apprende dai media, uno è impegnato in un procedimento penale per questioni di bilancio, un altro per aver trasferito denaro a uno dei i leader nell'organizzazione arbitrale. Vedremo se anche il terzo ha qualcosa. Interessante vedere come salverebbero il calcio... Ogni mio altro commento sarebbe superfluo".
Ceferin reputa gravissima la situazione legata al caso Negreira e fa tremare il Barcellona. Il presidente Uefa ha infatti sottolineato che lo scandalo emerso in Spagna, con i blaugrana che avrebbero pagato la società dell'ex vicepresidente degli arbitri spagnoli per consulenze tecniche e informazioni sugli arbitri dal 2001 al 2018, è uno dei peggiori avvenuti nel calcio. "Per quanto riguarda la Uefa non c’è nulla di prescritto” ha svelato al quotidiano sloveno, lanciando un chiaro messaggio al club catalano.
Dopo aver incassato la prescrizione dalla Liga, il Barcellona deve attendere la pronuncia della Uefa che ha aperto un'indagine che potrebbe portare a pesanti sanzioni. Tra le minacce c'è quella dell'esclusione alla prossima Champions, con un precedente nel 2011-12 (Fenerbahce, escluso con l'accusa di aver truccato delle partite del campionato turco, ndr) che fa tremare i blaugrana.
Le parole di Ceferin ad Ekipa non fanno altro che impaurire ancor di più il club spagnolo. "Non posso commentare direttamente questo per due motivi. In primo luogo, perché abbiamo un comitato disciplinare indipendente incaricato di farlo. E in secondo luogo, perché non ho affrontato la questione in dettaglio" ha detto il presidente Uefa, che poi si è sbilanciato sottolineando che "la situazione è gravissima".
"È così grave che, secondo me, è uno dei problemi più seri che abbia mai visto nel calcio. A livello di campionato spagnolo, ovviamente, la questione è prescritta e non può avere conseguenze sportive, ma le procedure sono in corso a livello dell’ufficio del procuratore civile spagnolo" ha detto.
Poi l'affondo che fa temere il peggio al Barcellona: "Per quanto riguarda la Uefa non c’è nulla di prescritto”. Il Barça però non resta a guardare e se la Uefa dovesse sanzionare il club con l'esclusione dalla prossima Champions League senza aspettare le eventuali condanne in primo e secondo grado da parte della giustizia spagnola, rischierebbe da parte dei catalani una richiesta di risarcimento multimilionario di non meno di 100 milioni di euro.