TRAILRUNNING

Passo doppio: Del Pero e Gaggi, vittoria con record nel Trail dei Corni "spring edition"

I due atleti azzurri imprendibili nel rinnovato evento che si sviluppa all'ombra del gruppo prealpino dei Corni di Canzo

di
© Francesco Bergamaschi

Buona la prima, anzi la quinta! Luca Del Pero, Alice Gaggi e le montagne che separano i due rami del Lago di Como: un Triangolo… Lariano di nome e di fatto per la quinta edizione appunto del Trail dei Corni. Campo base al Centro Sportivo di Valbrona, sede di partenza e arrivo di un doppio anello che ha portato duecento concorrenti, con una buona rappresentanza di top runners (soprattutto al maschile) a misurarsi lungo un itinerario affatto banale, con i suoi venticinque chilometri di sviluppo ed i 1900 metri di dislivello positivo. Percorso ritoccato e rifinto ma soprattutto un cambio deciso di data che ha convinto al primo esame. Al traguardo (ma soprattutto lungo i sentieri), due su tutti. Anzi, prima di tutti: Del Pero e Gaggi appunto, entrambi autori di prove vincenti, per entrambi infiocchettate dal nuovo record del percorso, nel contesto di una giornata dalle condizioni meteo ideali. Un premio alla scelta degli organizzatori di giocare d’anticipo (di due mesi e mezzo!) rispetto al recente passato: cielo terso, sentieri perfettamente tracciati e ripuliti, temperature gradevoli e piuttosto fresche, soprattutto in quota e sui versanti in ombra dei Corni.  

© Francesco Bergamaschi

L’atleta brianzolo di Sky Lario Runners ASD/Team SCARPA e la sua collega valtellinese in forza a La Recastello Radici Group/Brook Trailrunners (entrambi atleti azzurri) hanno fatto la differenza, ammettendo di aver completato anche un buon allenamento... competitivo in vista dei prossimi appuntamenti e magari i nuovi primati sulla distanza (peraltro su un percorso ritoccato e migliorato) sono in parte figli della nuova collocazione in calendario della prova organizzata dalla Sportiva Valbronese. Se nei suoi primi quattro anni di vita il Trail dei Corni era andato in scena nel weekend centrale del mese di giugno (fino al 2019 in orario pomeridiano), per stagione ed orario di partenza mattutino l’anticipo di due mesi e mezzo introdotto quest’anno dal comitato organizzatore (e da noi a suo tempo suggerito e caldeggiato) ha favorito l’attacco ai record assoluti da parte degli atleti élite, come pure quello di tanti amatori al proprio personal best. Non è stato l’unico switch operato nel 2023 da Trail dei Corni, passato dal calendario regionale FIDAL a quello nazionale FISky (Federazione Italiana Skyrunning) e particolarmente funzionale - tornando agli atleti pro - alla preparazione in vista delle prove estive sulle Alpi: circostanza che aveva negli anni scorsi limitato la presenza dei top runners, che alle porte dell’estate sono appunto già in azione altrove: ad altre a soprattutto alte quote!

© Francesco Bergamaschi

Il tracciato di gara era in buona sostanza costituito da due anelli: un doppio loop con passaggio intermedio a fondovalle. Primo anello sulle pendici boscose di Monte Megna, che supera di una cinquantina di metri quota mille: una sorta di riscaldamento (ma ad alta intensità!) in preparazione all’attacco ai Corni di Canzo, che iniziava con la lunga e a tratti molto ripida risalita (solo raramente “abbattuta” da pochi tratti di piano per riprendere fiato) che si concludeva all’intaglio roccioso della Colletta dei Corni. Breve avvicinamento al Rifugio SEV Pianezzo (1250 metri slm) e poi la ugualmente breve (ma ripida) risalita alla soprastante Forcella dei Corni che separa quello Occidentale (metri 1373, il più alto) da quello Centrale, di soli cinque metri più basso. Discesa a rotta di collo sul versante che si affaccia sul Lecchese e - all’altezza del “Fontanino” - nuova inversione di rotta e nuova impennata "hard" tra i boschi, fino ad emergere sulla selletta che separa il Corno Orientale (metri 1232, il meno alto e più isolato dagli altri due) da quello Centrale, alla base della parete nord di quest’ultimo. Poi via lungo prima il traverso a ridosso della parete stessa - un piccolo angolo di... Dolomiti sulle Prealpi - per il secondo passaggio nei pressi del Rifugio SEV, il pratone alla sua base a fare da pista di lancio verso la discesa finale, con destinazione il Centro Sportivo di Valbrona.

© Francesco Bergmaschi

Tra gli uomini, Luca Del Pero ha chiuso il doppio anello con il nuovo record maschile di due ore, 25 minuti e 19 secondi. Preso il comando delle operazioni fin dai primi metri di gara, al campione brianzolo dallo score (vincente) praticamente immacolato in questo primo scorcio di stagione, è riuscito tutto bene, anche al di là della mancanza di stimoli diretti e di un “contender” in grado di portarlo al massimo dei giri-motore. Vincitore un anno fa dell’ultimo TDC “Summer Edition”, Jean-Baptiste Simukeka è infatti andato incontro ad una rara giornata storta, causata da un problema muscolare che lo ha costretto a scalare le marce. Apprezzabile peraltro l’impegno del militare ruandese in forza al Gruppo Sportivo Orecchiella Garfagnana nel proseguire la gara e portarla a termine, in trentaquattresima posizione: evento piuttosto raro in casi del genere, con i top runners generalmente restii a far scattare il chip sul traguardo quando in giornata-no, per non “sporcare” il curriculum.

© Francesco Bergamaschi

Tornando al vincitore, una vittoria in un certo senso a mani basse (senza voler mancare di rispetto agli altri atleti del podio e della top ten) ed un buon test, in vista come si diceva sopra della stagione estiva ad alta quota ma anche dell’ormai prossimo Colmen Trail sulla “Montagna Magica” di Morbegno, alle porte della Valtellina, in programma domenica 16 aprile sulla distanza classica da 16 chilometri (1030 metri D+) su quella "new entry" da 33K e 1903 metri di dislivello positivo. Al netto delle modifiche al percorso, Del Pero ha migliorato di due minuti (tondi tondi) il record che apparteneva dal 2018 a Danilo Brambilla. Sul secondo e sul terzo gradino del podio maschile di Valbrona (con distacchi appena sotto ed appena sopra i dieci minuti, tanti) sono saliti in quest’ordine Davide Della Mina (Team Valtellina ASD) e Luigi Pomoni di ASD Falchi di Lecco, separati tra di loro da quarantotto secondi: nove minuti e 33 secondi da Del Pero per Della Mina, dieci e 21 per Pomoni.

Completano la top five Moreno Sala (GSA Cometa) e l’altrettanto navigato (anzi di più) Stefano Butti, portacolori di OSA Valmadrera. Nella top ten dalla sesta alla decina piazza Matteo Porro (compagno di squadra di Sala), il “Falco” Riccardo Ciresa, l’esperto Giovanni Tacchini (Team Valtellina), Andrea Della Rovere (terzo atleta di GSA Cometa nei primi dieci) e Giacomo Mainetti che permette ai Falchi lecchesi di pareggiare i conti con gli amici-rivali in casacca nera con tre rappresentanti nella parte altissima del ranking! 

"Oggi giocavo un po' in casa: conoscevo molto bene il percorso. Le condizioni erano perfette. C'era tanta gente, tanto tifo. Pensavo di fare battaglia a due con Simukeka. Purtroppo però lui oggi non stava bene, quindi sono rimasto solo fin da subito. Ho cercato ugualmente di tirare per fare un bell’allenamento. Le gambe hanno risposto bene, è arrivato anche il record, quindi sono molto soddisfatto. Appuntamento adesso al Colmen Trail di Morbegno!" (Luca Del Pero)

© Francesco Bergamaschi

Tra le donne, Alice Gaggi ha messo in fila tutte le sue avversarie, a debita distanza. Vittoria con record per la campionessa europea e mondiale di corsa in montagna, che ha completato la missione-vittoria restando “di giustezza” sotto le ore di gara: due ore, 58 minuti e 27 secondi per l’esperta valtellinese, alla sua prima prova agonistica di trailrunning della stagione. Anche questa un’ulteriore conferma della validità del timing di TDC nel programma degli atleti di rilievo. Per Alice (quindicesima della classifica generale) solo un po’ di sofferenza sulle ripide salite del secondo anello, ampiamente recuperata (anche nel vantaggio sulle avversarie) lungo le discese tecniche proposte dall’itinerario, che sono uno dei suoi punti di forza. La campionessa valtellinese migliora di sette minuti e cinque secondi il primato femminile che - come per la prova maschile - risaliva a cinque anni fa ed apparteneva a Debora Benedetti, infrangendo per la prima volta il muro delle tre ore.

Da parte sua una completamente ritrovata Irene Mantica festeggia con un bellissimo secondo posto a sette minuti dalla vincitrice il suo passaggio a GS Orecchiella Garfagnana, chiudendo alla 23esima casella della generale e in un certo senso rimediando per la società toscana al passaggio a vuoto di Simukeka, che Irene curiosamente precede di undici posizioni e di sette minuti e sette secondi sulla linea d'arrivo. 

Terzo gradino del podio per l’istruttrice di snowboard valdostana Roberta Jacquin (ASD Pegarun) a trentasei soli secondi dalla seconda, ancora meno dei quarantotto che hanno diviso i due gradini bassi del podio uomini! La parte bassa del top five è sigillata da quarto posto di Laura Chimienti (GEFO K-TEAM Gruppo Falchi Olginatesi) e dal quinto della ultrarunner-scrittrice milanese Guendalina Sibona di ASD Polisportiva Mandello del Lario. Completano la top ten donne Francesca Soldan (Atletica Malnate), l’esperta trailrunner-organizzatrice (della Corsa del Viandante di Abbadia Lariana) Giovanna Cavalli per il Team Pasturo, l’indipendente Martina Beggio, Patrizia Rusconi (OSA Valmadrera) e l’intramontabile Patrizia Pensa, lei pure con la divisa rosa-azzurro del Team Pasturo, unica società con due atlete nelle prime dieci posizioni. 

"Prima gara trail per me quest'anno. Era un test ed un allenamento. Direi che è andata bene! Mi sono trovata molto a mio agio nei tratti corribili. Ho faticato parecchio come previsto sulle salite dure e ripide, che sono il mio punto debole. Molto meglio lungo le discese: devo ammettere di essere anche riuscita a dare ogni tanto un'occhiata al panorama, che era super!" (Alice Gaggi)

© Francesco Bergamaschi

Classifiche finali comprensibilmente dominate sia al maschile che al femminile dalle forti e prestigiose società sportive locali, anche se c’è da credere che - dando tempo al tempo - la nuova data del Trail dei Corni possa fin dal prossimo anno… ingolosire altre squadre dell’Italia Settentrionale. A Valbrona c’è stato spazio (ed attenzione) anche per i più piccoli. Giornata di divertimento per i baby runners e le loro famiglie, grazie alla riconferma nella scaletta TDC dello Junior Trail, giunto alla sua terza edizione. I giovanissimi si sono sfidati (e divertiti!) in cinque categoriae distinte sul percorso allestito all’area feste.

© Francesco Bergamaschi

A fine evento il comitato organizzativo ha rivolto un ringraziamento speciale a tutti i volontari che hanno fornito con spirito di servizio il loro contributo di tempo e passione, garantendo la sicurezza e il corretto svolgimento della manifestazione, oltre a tutti gli sponsor che hanno creduto nel Trail dei Corni, in questa particolare circostanza anche nella scelta di reinventarsi. Mossa piuttosto coraggiosa e meritevole di riconoscimento per la Sportiva Valbronese, in un panorama ormai fin troppo affollato di gare, nel quale chi lascia il… sentiero vecchio per quello nuovo… sa cosa perde ma non sa cosa trova. Nel caso del Trail dei Corni e del suo staff organizzatore però, scommessa accettata e soprattutto vinta!

Notizie del Giorno

La rassegna del 18 novembre 2024

IL DATO

Italia punita e inattiva: se la palla si ferma negli Azzurri scatta il panico

COVER GIRL

Canalis passione Boxe: Elisabetta a tifare Tyson nel match contro Paul

INTERVISTA ESCLUSIVA

Arnautovic si confessa:" Ho passato giorni difficili: conta il meglio dell'Inter, non il mio"

BENEFICENZA

"Metti in campo il cuore" gol da sogno: Pippo Inzaghi e Di Natale fermano il tempo

INTER

Arnautovic: "Ho passato giorni difficili ma conta solo il meglio dell'Inter, non il mio"