"Vicini al divorzio". Titola così L'Equipe, due giorni dopo il ko col Lione che potrebbe mettere a rischio un campionato che sembrava in cassaforte, parlando del futuro di Lionel Messi al Psg. Il campione del mondo argentino, che domenica ancora una volta è stato sonoramente fischiato dai tifosi del Parco dei Principi, non ha ancora rinnovato il suo ricchissimo contratto con il club di Al Khelaifi e dopo una stagione deludente il suo futuro col passare del tempo sembra sempre più lontano da Parigi.
Stando a quanto riporta il quotidiano francese, l'unica possibilità che la Pulce e il Psg continuino insieme è che l'argentino accetti una riduzione importante dell’ingaggio (circa di un quarto rispetto a quanto percepisce ora) e per avvalorare la tesi cita una fonte interna al club che ha dichiarato che "Innanzitutto in ottica fair play finanziario, ma anche per avere più libertà di mercato" il club dovrà "trovare dei modi per ridurre il monte stipendi".
Una tesi però stroncata da Sport, secondo cui seppur il Psg abbia la necessità di abbassare le spese, in nessun modo chiederà a Messi di abbassarsi lo stipendio. Secondo il quotidiano catalano, durante il Mondiale in Qatar il padre del giocatore e Al Khelaifi avrebbero trovato l'accordo per far scattare il +1 presente nel contratto dell'attaccante e quindi prolungare per un altro anno alle stesse condizioni, ma cinque mesi dopo il rinnovo non è stato ancora firmato. Perché?
Il problema non sarebbero le richieste economiche, ma la volontà del giocatore, che vorrebbe delle garanzie sul progetto sportivo del club e delle garanzie sul nome del prossimo allenatore. Che siano economici o sportivi, comunque i problemi esistono e i fischi dei tifosi li acuiscono e sottolineano mentre da Barcellona osservano e continuano a sognare il ritorno della Pulce.