"Se qualcuno prima del via Mondiale mi avesse detto che saremmo saliti tre volte sul podio nei primi tre GP, non gli avrei creduto! Alonso poi è stato fantastico, abbiamo la fortuna di avere in squadra un grande campione". Non nasconde la propria sorpresa (tantomeno l'ammirazione per il pilota spagnolo) Mike Krack, il top manager lussemburghese che dalla metà dello scorso mese di giugno ha preso il posto di Otmar Szafnauer come Team Principal di Aston Martin, rivelazione assolutadel primo scorcio di stagione.
Seconda nel Mondiale Costruttori dietro alla (attualmente) irraggiungibile Red Bull e nove punti davanti alla Mercedes, la Casa britannica punta a mantenere e se possibile incrementare il proprio passo anche alla ripresa del Mondiale, l'ultimo fine settimana di aprile con il Gran Premio dell'Azerbaijan. Missione parecchio impegnativa (Mercedes ha messo la freccia a Melbourne, Ferrari deve necessariamente risollevarsi) ma Krack ha le idee chiare sul da farsi e nello specifico su cosa serve mettere in pista per provare a mantenere il vantaggio iniziale, almeno nei confronti delle Rosse: sarebbe un grande passo avanti rispetto al settimo posto tra i Costruttori delle due ultime stagioni. Obiettivo tutt'altro che semplice: la storia della Formula Uno è ricca di squadre autrici di grandi fughe iniziali in avanti, prima del rientro nei ranghi già a metà stagione, contestualmente all'entrata "a regime" dei top team.
Oltre che sull'esperienza e sull'inesauribile motivazione di Alonso, il cinquantunenne manager lussemburghese conta molto sull'adattabilità della AMR23 powered by Mercedes (certificata dagli exploits di Fernando e in misura minore di Lance Stroll nei primi tre appuntamenti iridati) e poi ancora - forse in primo luogo! - sull'ambizione del boss Lawrence Stroll che "esige" la prima vittoria in tempi brevi!
"La missione del team è molto chiara. Lawrence Stroll ci tiene sotto pressione e dopo ogni gara continua a chiederci se riusciremo a vincere la prossima. È contento del salto di qualità che abbiamo già fatto, ma questo non è abbastanza per le sue ambizioni. Diciamo che abbiamo una certezza: nessun alibi, dobbiamo fare di più".
"Il Mondiale è iniziato con tre gare su circuiti dalle caratteristiche ogni volta diverse. Essendo sempre stati competitivi, siamo fiduciosi di poterlo essere dappertutto da qui in avanti. Ora però la tipologia di circuiti si arricchirà ulteriormente: arriva Baku, con i suoi lunghi rettilinei, più avanti ci sarà Montecarlo, che non ne ha affatto. Questo potrebbe generare qualche spostamento negli attuali equilibri: è normale, quando tra una squadra e l'altra le differenze sono minime. Ma tant'è: sappiamo che le cose stanno così: è obbligatorio essere sempre al margine alto del potenziale e tirarne fuori il massimo".