José Mourinho ha presentato in conferenza stampa l'andata dei quarti di Europa League contro il Feyenoord. "Il Feyenoord in campionato è sicuramente la squadra più forte. I numeri sono chiari. Sono i più forti, saranno sicuramente i campioni fra qualcosa settimana. E quando sei la squadra più forte, significa che segni più di tutte le altre - ha detto il tecnico della Roma -. Noi non siamo la squadra più forte d'Italia. Non siamo la squadra più forte in Europa League. La possiamo vincere, ma non siamo teoricamente la squadra più forte. Giochiamo con quello che abbiamo e quello che abbiamo è l'equilibrio. Difficile dire come sarà la partita di domani."
Sul rinnovo di Smalling. "Se fosse così, sarà ottimo per Smalling e per la Roma. Per Smalling perché è felice perché ha trovato un livello che gli mancava negli anni precedenti e per la Roma è ottimo perché ha avuto un rendimento fantastico negli ultimi due anni. Secondo me è il matrimonio perfetto".
Alla domanda se il rinnovo di Smalling fosse un buon viatico anche per la sua permanenza, Mourinho è stato lapidario: "Io sono io e Smalling è Smalling".
Sulla formazione anti-Feyenoord. "Io gioco con la squadra che penso stia meglio. Il lavoro che facciamo è per avere tutti a disposizione e il lavoro tattico è uguale per tutti. Tutti sono pronti per giocare e fare cambi automatici non è il nostro modo di gestire le cose. Durante la partita cerchiamo di analizzare anche il feeling dei giocatori. Per esempio a Torino, Dybala quando mi ha guardato ho capito che andava cambiato".
Su Pellegrini che non sta attraversando un gran momento di forma ."E' capitano. E' un giocatore importante e lo continua a essere. E' stato in panchina perché in funzione del lavoro che ha fatto e non ha fatto era più importante giocare con El Shaarawy e Solbakken insieme. Se l'anno scorso ha fatto più gol ed è stato più decisivo...vediamo a fine stagione. Magari il meglio di Lorenzo sta arrivando".