Milan e il turnover di Pioli: tanti dubbi verso il Bologna
In vista del ritorno di Champions, la formazione dei rossoneri può essere stravolta. I precedenti però non sono incoraggianti
Puntare tutto sulla semifinale di Champions League o tenere un occhio di riguardo alla corsa al quarto posto in Serie A. Tra l'andata e il ritorno dei quarti contro il Napoli, Stefano Pioli è pieno di dubbi per il suo Milan in vista della gara di campionato in casa del Bologna, una delle squadre più in forma del 2023. L'1-0 dell'andata a San Siro è un piccolo vantaggio che i rossoneri dovranno difendere in Champions League, ma quella del Dall'Ara è tutt'altro che una sfida semplice e il recente turnover di massa non ha portato certezze in termini di affidabilità nei risultati.
Qualche cambio nell'undici titolare che ha sfidato - e sfiderà - il Napoli in Europa ci sarà, è fisiologico vista la battaglia su 180 minuti (almeno) che il Milan deve affrontare, ma anche contro l'Empoli nell'ultima di campionato le seconde linee non hanno risposto all'appello di Pioli.
Se la situazione in campionato non fosse complicata, con un solo punto di vantaggio sull'Inter quinta in classifica e con la penalizzazione della Juventus sempre con l'asterisco in attesa di certezze, Pioli non avrebbe dubbi. Il Milan però non può perdere ulteriore terreno in campionato e stravolgere la formazione, con automatismi e consapevolezza, in casa del Bologna che ha vinto sei delle ultime 10 partite, non sembra una grande idea. Però il tecnico ci pensa.
Le certezze - Sicuramente tra i pali giocherà Maignan, ma già dalla linea difensiva Pioli sembra intenzionato a stravolgere tutto. Kalulu di rientro dall'infortunio e Thiaw saranno i due centrali, così come Florenzi farà rifiatare Calabria in vista di un'altra partita in apnea contro Kvaratskhelia. Sulla sinistra Ballo-Touré è l'alternativa a Hernandez, che però è una delle pedine a cui il tecnico del Milan potrebbe non rinunciare dall'inizio. Sicuramente troverà spazio Pobega a centrocampo, così come De Ketelaere tornerà titolare a 40 giorni dall'ultima volta a Firenze. Al Dall'Ara poi potrebbe essere rispolverato Vranckx, sparito dai radar rossoneri nel 2023.
Dubbi e critiche - Le scelte di Pioli devono tenere conto di tanti fattori, fisici e mentali. I primi consigliano al tecnico del Milan di far riposare gli over 30 come Kjaer e Giroud, almeno dall'inizio in panchina. Se per il danese il sostituto è all'altezza, la stagione rossonera ha dimostrato che né Origi né Rebic sono altrettanto garanzia di prestazione in luogo del centravanti francese. Il belga contro l'Empoli è uscito tra i fischi e il croato sembra aver smarrito se stesso, anche nello spezzone di gara concessogli in Champions League. E Leao? Siamo sempre lì, l'alternativa naturale sarebbe Rebic e Messias è di rientro da un infortunio muscolare. Il portoghese però è troppo importante nell'assetto di gioco per rinunciarci a cuor leggero e questo dubbio, considerato che Pioli le altre alternative (Adli, Dest...) le ha ormai messe da parte, verrà portato avanti fino all'ultimo.