Archiviata, almeno sino a mercoledì, l'isola felice della Champions League dove l'Inter sembra un'altra squadra, per Simone Inzaghi torna il campionato e i soli quattro punti messi insieme nelle ultime cinque partite, andamento che ha fatto scendere i nerazzurri fuori dalla zona che vale la qualificazione alla prossima Champions. I tre punti mancano dal 5 marzo, 2-0 al Lecce, e a San Siro arriva il Monza che, pur non nel suo momento migliore di forma, è in una posizione assolutamente tranquilla e ambisce ancora a metà classifica: rivale quanto mai pericoloso, dunque, e per il quale si preparano cinque cambi nella formazione rispetto al match contro il Benfica.
Si assisterà a rotazioni soprattutto in difesa e in attacco, anche se - visto il delicato ritorno di Champions League e il calendario fitto di queste settimane - non stupirebbero eventuali cambi anche in porta e centrocampo. Andando con ordine, Onana è favorito su Handanovic tra i pali mentre la linea difensiva dovrebbe vedere due variazioni sul tema: il rientro dalla squalifica di D'Ambrosio consentirà a Darmian di tirare il fiato, occasione anche per de Vrij in modo da dare riposo o ad Acerbi o a Bastoni. Entrambi lo meriterebbero (l'ex Lazio per la carta d'identità, il braccetto di sinistra invece era uscito leggermente affaticato nel finale della partita a Lisbona), al momento dovrebbe toccare al primo.
A centrocampo riecco Gosens a sinistra mentre a destra ci sarà Dumfries, che è apparso in ripresa nel palcoscenico europeo. In mezzo non è ancora il momento di Calhanoglu (che potrebbe comunque entrare a gara in corso) ma Mkhitaryan potrebbe pure rifiatare per far spazio a Gagliardini nonostante lo spazio che meriterebbe Asllani. In cabina di regia Brozovic, al suo fianco l'amico Barella.
Il reparto offensivo nerazzurro resta appannato, lo dimostra la prestazione di Lautaro Martinez ed Edin Dzeko al Da Luz. Scontata quindi la rotazione con Romelu Lukaku e Joaquin Correa che comunque si sono dimostrati in ripresa: in particolare il belga, che ha poi siglato il 2-0 su rigore, ma lo stesso argentino ha mostrato una certa vitalità. Da loro Inzaghi si aspetta risposte anche sotto porta visto che, alla fin fine, se solo l'Inter avesse trasformato tutte le occasioni create nelle score partite di campionato, oggi non ci sarebbe il timore di perdere il treno quarto posto.