Non faranno rumore come le lacrime di Ronaldo il 5 maggio del 2002, ma anche quelle di Fagioli, in una partita certamente meno importante di Lazio-Inter di quasi 21 anni fa, contribuiscono a rendere umano un mondo, come quello del calcio, ormai più business che sport. Al 19' della ripresa di Sassuolo-Juventus i padroni di casa passano in vantaggio con Defrel, grazie all'assist involontario di Fagioli, che, nel tentativo di spazzare l'area, passa il pallone all'attaccante emiliano.
Allegri, dopo aver inserito Di Maria e Cuadrado al posto di Milik e Barbieri, toglie Kostic e lo stesso Fagioli, per mandare in campo Chiesa e Miretti. Il giovane centrocampista trova posto in panchina e scoppia a piangere senza ritegno, consolato, senza troppo successo, da Pinsoglio, che gli si avvicina per provare a risollevargli il morale. Con il viso nel giaccone, Fagioli sfoga tutta la sua delusione con le lacrime.