processo plusvalenze

Plusvalenze Juventus, la Champions resta in pericolo: torna il -9?

Si attendono le motivazioni del Collegio di Garanzia ma l'inibizione confermata ai quattro dirigenti continua a configurare la mancata lealtà sportiva

Quella della Juventus al Collegio di Garanzia del Coni è stata definita un po' unanimemente una vittoria a metà, e il perché è presto detto: è vero che i 15 punti sono stati restituiti in attesa di una nuova valutazione della Corte d'Appello Federale ma la conferma dell'inibizione di Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini tiene in gioco l'articolo 4 sulla mancata lealtà sportiva visto che tre di queste figure (Arrivabene è escluso, perché arrivato a luglio 2021 quindi dopo il periodo a cui si riferisce il processo plusvalenze) tirano in ballo la responsabilità diretta della società. I famosi 15 punti di penalizzazioni erano tutti riferiti all'articolo 4, visto che l'articolo 31 (sulle violazioni gestionali) da Codice Sportivo non può portare penalità: ecco perché sembra probabile che la Corte d'Appello Federale possa nuovamente proporre i -9 chiesti in prima istanza dalla Procura Federale, anche se il discorso resta comunque complesso visto che non c'è una correlazione diretta tra un capo di colpevolezza e una quantità precisa di punti di penalità.

 Molto dipende dalle motivazioni sulla decisione partorita dal Collegio di Garanzia che devono essere rese note entro un mese dalla sentenza ma quasi sicuramente si conosceranno entro un paio di settimane anche perché la volontà è quella di chiudere il filone plusvalenze entro la fine della stagione corrente che burocraticamente è fissata al 30 giugno. Insomma, la nuova decisione potrebbe/dovrebbe arrivare intorno a fine maggio anche per lasciare spazio eventualmente alla Juventus di procedere a nuovo ricorso. La Corte d'Appello in linea di massima potrebbe anche confermare il -15 oppure annullarli del tutto confermando la classifica attuale ma da più parti la sensazione è che si oscillerà tra i -6 e i -9, vale a dire i punti di penalizzazione inizialmente chiesti dalla Procura Federale. 

PENA AFFLITTIVA - Il punto centrale è però che la pena dovrà essere necessariamente afflittiva. La Juve, insomma, qualcosa dovrà perdere. In questo senso, dato che la nuova sentenza sarà emessa nelle ultime settimane prima della fine del campionato, non è folle pensare che la nuova penalizzazione possa essere in qualche modo condizionata dalla classifica. Per capirci, penalizzare i bianconeri ma lasciarli in Champions League vorrebbe dire in qualche modo non punirli. Anche se la questione Europa potrebbe poi essere risolta dalla Uefa, in attesa dei giudizi per poter aprire ufficialmente un suo procedimento. 

NUOVI RICORSI E ALTRI FILONI - In linea puramente teorica ci sarebbe poi spazio per nuovi ricorsi al Collegio di Garanzia del Coni, ricorsi che, però, avrebbero in questo caso pochissime se non nulle possibilità di essere accolti. Dopo di che bisognerà fare i conti con gli altri filoni di indagine, a partire dalla questione stipendi che, per diversi motivi, preoccupa la Juve. Anche in questo caso verrà contestata la violazione dell'articolo 4 che, quindi, potrebbe portare a nuove penalizzazioni in classifica oltre a eventuali pene pecuniarie che potrebbero essere davvero pesanti (da 1 a 3 volte gli importi degli stipendi pagati senza comunicazione). 

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