FORMULA 1

Baku Dangerous: pareggio di bilancio tra Red Bull e Mercedes, Ferrari e Aston Martin in agguato

Tre successi a testa per Red Bull e Mercedes sul difficile tracciato della capitale dell'Azerbaijan

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Provocato dalla quarta cancellazione consecutiva del GP della Cina (in programma nel weekend centrale di aprile), il Grande Vuoto ha ormai i giorni contati, anzi le ore. Quattro settimane dopo Melbourne si riparte da Baku, idealmente a metà strada tra il primo scorcio di stagione overseas e il nuovo salto oltreoceano a Miami prima dell'attesissimo sbarco in Europa (ad Imola) tra poco meno di un mese. Quello che fa tappa nella capitale dell'Azerbaijan è un Mondiale dalle sembianze già ben definite: Max Verstappen e la Red Bull in fuga, Mercedes prospetticamente in crescita, più della Ferrari e di una Aston Martin che - esaurito il bonus sorpresa - deve mostrare ora tenuta alla distanza: di un intero campionato, si capisce. Difficile che il quarto appuntamento del Mondiale possa ribaltare equilibri appunto consolidati (e molto... sbilanciati a favore dei "Tori"). A Baku intanto - primo delle sei tappe stagionali (il doppio degli ultimi anni) con gara Sprint annessa - è atteso alla prova di fatti il "rimpasto" a livello format di gara, destinato a rendere le due gare del fine settimana completamente slegate una dall'altra.

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Al varo ufficiale delle novità, già approvate all'unanimità dalle squadre in Australia, manca solo l'imprimatur della F1 Commission che sbrigherà la formalità martedì 25 aprile. Di cosa si tratta? Ecco il dettaglio: limitatamente ai sei GP "double format" ovviamente, la seconda sessione di prove libere del venerdì viene promossa a qualifica per il GP domenicale, mentre quella del sabato mattina diventa la qualifica della gara Sprint del sabato stesso. Quest'ultimo appuntamento si "smarca" insomma dal GP long distance, la cui pole position verrà assegnata quarantott'ore prima del semaforo domenicale.

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Anomalo e velocissimo ma con un "cuore" sinuoso e movimentato (come e "peggio" di Montecarlo) nella Città Vecchia di Baku, il circuito cittadino che ospita il quarto atto del Mondiale è stato teatro - un anno fa - del quinto successo stagionale di Verstappen, all'epoca ben avviato a porre con successo rimedio ad un avvio di stagione a corrente alternata, in ballottaggio iridato con Charles Leclerc e la Ferrari. Red Bull e Mercedes si sono fin qui equamente spartite il bottino azerbaigiano: tre vittorie a testa. I "Tori" hanno vinto con tre piloti diversi: Verstappen come detto nel 2022, Daniel Ricciardo nel 2017 e Sergio Perez nel 2021, quest'ultimo di fatto ereditando il primo posto dall'Olandese Volante, vittima di una foratura nei pressi della linea del traguardo, a pochi giri dalla vittoria. Tre firme diverse anche nel campo Mercedes: Nico Rosberg nel 2016 (esordio della F.1 da queste parti con denominazione GP d'Europa-prima di cinque GP dell'Azerbaijan), seguito da Lewis Hamilton nel 2018 e da Valtteri Bottas l'anno dopo.

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A chi andrà la "bella" 2023? Red Bull per il terzo anno di fila oppure Mercedes dopo quattro anni di attesa? Non sarà piuttosto la Ferrari -lasciando intatti i rapporti di forze tra Red Bull e Mercedes, a rompere il ghiaccio con Baku (dopo la cocente delusione del ritiro di Leclerc nel 2022) e con un avvio di stagione complicatissimo e sottotono? Senza dimenticare che la prima squadra suscettibile di sfruttare un passo falso di Red Bull e/o Mercedes è attualmente Aston Martin che, squadra che - ben prima del recente salto di qualità - colse due anni fa un clamoroso secondo posto nel GP azero con Sebastian Vettel: courtesy of Verstappen, naturalmente!

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