MOTOGP

Arriva Jerez: Mondiale in cerca d'autore, Bagnaia in cerca di continuità

Dopo tre GP il campione in carica è secondo alle spalle della sorpresa Bezzecchi

di Stefano Gatti

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Quattro Gran Premi nell'arco di cinque fine settimana: a distanza di poco più di un mese dal via in Portogallo, il Motomondiale torna a piantare le tende nella penisola iberica per un grande classico: il Gran Premio di Spagna a Jerez de la Frontera. In mezzo, il tour overseas nelle Americhe (Argentina e Txas, USA) che, invece di dare un indirizzo affidabile alla stagione stessa, ha in qualche misura confuso le acque e non solo. Di certo c'è solo che Francesco Bagnaia e la Ducati hanno il Mondiale in pugno ma devono ancora registrare qualcosa nelle... procedure. Tanto è vero che il campione in carica, dopo aver fatto bottino pieno a Portimao (Sprint e GP "long distance") ha portato a casa solo la coppa del vincitore nella gara breve di Austin, inceppandosi però alla domenica pomeriggio sia a Termas de Rio Hondo che al Circuit Of The Americas texano. Ad approfittare delle scivolate di Pecco, nell'ordine Marco Bezzecchi con la Ducati targata VR46 e Alex Rins con la Honda LCR Cecchinello, rispettivamente leader del ranking con 64 punti e terzo della fila con 47, a sei sole lunghezze dalla stesso Bagnaia. 

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Si riparte insomma da zero o quasi, sulla pista (quella di Jerez de la Frontera) sulla quale il campione del mondo torinese ha messo a segno dodici mesi fa la prima vittoria di una stagione dall'inizio - anche allora - a corrente alternata ma poi esplosa in una serie di vittorie che lo hanno portato appunto alla conquista del titolo iridato. Un'edizione del GP di Spagna, quella del 2022 - emblematica del corso stesso del Mondiale, con Fabio Quartararo ed Aleix Espargarò (vale a dire i due rivali di Bagnaia per il titolo) sul secondo e sul terzo gradino del podio. Le similitudine tra lo scorso anno e questo insomma non mancano e sono addirittura incoraggianti ma - si sa - ogni stagione fa storia a sé, soprattutto questa - arricchita dalla variabile Sprint che ha già intaccato più di una campagna: chiedere a Bastianini, solo per fare un esempio. Vale quindi vale la pena concentrarsi sul weekend andaluso in arrivo.

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Anche perché - a proposito di Bastianini - proprio il pilota romagnolo rappresenta una delle possibili e più interessanti "variabili" del terzo appuntamento stagionale. Lunedì 24 aprile Enea ha completato una decina di giri al Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico in sella ad una Ducati stradale riportando buone sensazioni ed è pronto a volare in Spagna per sottoporsi giovedì 27 al check up medico in circuito ed ottenere l'idoneità a tornare in pista già dal primo turno di prove libere di venerdì mattina, appena più di un mese dopo l'incidente con Luca Marini nelle battute iniziali della prima Sprint Race della storia del Mondiale ed a farlo oltretutto sulla pista che lo ha visto imporsi tre anni fa nella Moto2, cogliendo la prima vittoria della stagione conclusa con la conquista del titolo nella classe intermedia, in occasione del GP dell'Andalusia, replica (a sette soli giorni di distanza e sullo stesso asfalto) del GP di Spagna che diede il via nella seconda metà di luglio al Mondiale "pandemico".

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BASTIANINI: "NON SONO AL MEGLIO"
"Le ultime indicazioni sono state buone, l'ultimo test di Misano è stato molto più positivo rispetto a quello pre Austin. Non ho tentennato, partirò per Jerez anche se non sono al 100%. Non riesco a stare a casa, ho voglia di correre. Proverò a portare a casa qualche punticino. Sarò contento se riesco a stare nei primi dieci, sarebbe un bel risultato", ha detto a Sky. "Mi dovrò riadattare alle velocità della MotoGP, la parte critica sarà la gestione della gara e tenere il ritmo elevato. So che mi daranno molto noia le curve a destra e a Jerez che ne sono abbastanza. Speriamo gli antidolorifici facciano effetto. Sono più tranquillo per la Sprint che per la gara normale", ha aggiunto.