VERSO INTER-JUVE

Coppa Italia, il giorno del giudizio: Inter e Juve si giocano il pass per la finale

 A San Siro si riparte dall'1-1 dell'andata: Lukaku parte dalla panchina, Vlahovic ko

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Il giorno del giudizio, sul campo. Finalmente, diciamolo. Chi vince si conquista l'Olimpico e quella finale di Coppa Italia che un anno fa le vide protagoniste, con Inzaghi che per la seconda volta nell'arco di sei mesi riuscì ad alzare un trofeo strappandolo ad Allegri. Oggi i due si ritrovano di fronte, oggi Inter e Juve ripartono dal pareggio dello Stadium per giocarsi tutto a San Siro. Alle spalle ventidue giorni di polemiche che difficilmente non si riverseranno sul campo, anche perché rinforzate da decenni di inconciliabile rivalità. Tutti si giocano tanto. Non tutto, ma sicuramente tanto. La Juve, che arriva da tre ko in campionato, ha come obiettivo dichiarato, per risollevare sul campo una stagione che nelle aule di tribunale promette ancora molto e poco di favorevole, quello di centrare la finale della coppa nazionale e poi dopo quella di Europa League (oltre a un piazzamento Champions). Stasera il primo verdetto, dunque. Anche per Allegri che avrà pure due anni ancora di contratto ma che deve prima o poi confermare l'appuntamento con il successo che in casa bianconera è pur sempre molto pressante e difficilmente posticipabile.

Di Inzaghi, invece, si è detto e scritto tanto. E' c'è da giurarci che in caso di risultato negativo già ci siano penne e tastiere pronte a riversare lettere di fuoco sul tecnico nerazzurro. E il paradosso è che oltre ad aver già alzato un primo trofeo - contro il Milan - l'allenatore dell'Inter è in piena corsa su un doppio clamoroso fronte, quello Coppa Italia/Champions che, fatti tutti gli scongiuri del caso, potrebbe portarlo dritto dritto nel pantheon dei grandissimi della storia interista. Eppure è sempre sulla corda. Ma proprio questo, sinora, ha funzionato in stagione ed ora che con i gol ritrovati tra Benfica ed Empoli ha allontano le nubi di inizio aprile fiuta il profumo del cammino verso Roma. Con sé avrà Lukaku, graziato, presente ma in panchina. Allegri invece perde ancora Vlahovic, ma forse se ne è fatta un'abitudine. Entrambi hanno ancora qualche piccolo dubbio da chiarire nella rifinitura. Ma il più è fatto. Ora attendono di scrivere il giudizio.

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