SCUDETTO NAPOLI, LE STATISTICHE OPTA
-Il Napoli è campione d’Italia, grazie a un predominio che parte da lontano. Già alla fine del girone di andata, infatti, i partenopei si sono ritrovati con 12 punti di vantaggio sul 2° posto: nessuna capolista aveva mai avuto un divario maggiore sulla diretta inseguitrice dopo la prima parte di stagione nell’era dei tre punti a vittoria in Serie A (dal 1994/95).
-I partenopei si sono laureati Campioni d’Italia con cinque turni d’anticipo: eguagliati Juventus 2018/19, Inter 2006/07, Fiorentina 1955/56 e Torino 1947/48.
-Lo scudetto è arrivato a distanza di 33 anni trascorsi dall’ultimo titolo vinto dai campani, il 29 aprile 1990. Un’attesa lunghissima, seconda soltanto a quella avuta dalla Roma tra la conquista del titolo nel 1942 e nel 1983 in Serie A.
- Luciano Spalletti, ha dovuto attendere a lungo prima di ottenere il più alto riconoscimento della sua carriera in Italia: contro l'Udinese, toccata quota 554 gare (inclusi tavolini), e nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95) battuto in questa singolare statistica Sven-Göran Eriksson con 424 panchine.
-La lunga attesa di Luciano Spalletti per conquistare il suo primo scudetto in Italia lo ha portato a stabilire anche un altro record: l’ allenatore più “anziano” a sollevare il trofeo in Serie A con 64 anni e 58 giorni. Battuto Maurizio Sarri che nel 2019/20, alla guida della Juventus, aveva vinto il titolo a 61 anni e 203 giorni.
-Soltanto il Barcellona (82 punti) ha conquistato più punti del Napoli (80) nei top-5 campionati europei in corso dopo 33 partite.
SCUDETTO NAPOLI, LO STILE DI GIOCO
-L’impronta di gioco che Spalletti ha dato al Napoli è chiara e si basa su caratteristiche ben precise. Le prerogative principali del gioco dei partenopei prevedono il dominio della partita tramite un possesso palla continuato, la ricerca del gol attraverso una fitta rete di passaggi e un serrato pressing offensivo per la riconquista immediata del pallone. Grazie a questi e ad altri dogmi, la squadra partenopea può vantare il miglior attacco in assoluto e la miglior difesa (al pari della Lazio) del campionato.
-Una squadra abile non solo nelle dinamiche di gioco su azione ma anche nelle situazioni di palla ferma. Il Napoli, infatti, è sia la squadra che ha segnato più gol da palla inattiva in questa Serie A (24), che quella che ne ha subiti di meno da queste situazioni di gioco (solo quattro). In particolare, le situazioni di palla inattiva più sfruttate in assoluto dal Napoli sono stati i calci d’angolo, dai cui sviluppi i partenopei hanno ricavato ben 17 gol: un record nei top-5 campionati europei 2022/23.
-Gli schemi vincenti su palla inattiva sono tra i motivi dei tanti gol segnati di testa dal Napoli: ben 17 gol in questo campionato, record per i partenopei in una singola stagione di Serie A dal loro ritorno nella competizione nel 2007/08 e primato nei maggiori cinque tornei europei.
-Al di là della bravura di Spalletti sul piano tattico, un altro merito che va riconosciuto all’allenatore del Napoli è la valorizzazione della rosa e il coinvolgimento dell’intero organico. A tal riguardo è significativo il dato relativo ai gol “dalla panchina”: 14 in questo campionato, meno soltanto dell’Atlético Madrid (15) nei Top-5 campionati europei in corso.
SCUDETTO NAPOLI, FOCUS GIOCATORI -Oltre al contributo delle seconde linee, ovviamente essenziale è stato quello dei titolari di questa squadra, a partire dall’attuale capocannoniere della Serie A. Una fetta importante di scudetto spetta sicuramente a Victor Osimhen, autore di 22 gol. Nel XXI secolo solo tre volte la squadra del miglior marcatore del torneo ha vinto lo scudetto, ossia la Juventus di Trezeguet nel 2002, il Milan di Shevchenko nel 2004 e l’Inter di Ibrahimovic nel 2009.
-Con le attuali 22 reti in questo campionato, Osimhen è diventato il quarto giocatore dell’era De Laurentiis a segnare almeno 20 gol in una singola stagione di Serie A, dopo Edinson Cavani, Gonzalo Higuaín e Dries Mertens.
-Victor Osimhen è il primo giocatore africano a segnare 22 gol in una singola stagione di Serie A: superato Samuel Eto’o (21 reti nel 2010/11).
-Victor Osimhen ha eguagliato George Weah (entrambi 46 gol) al 1° posto dei migliori marcatori africani nella storia della Serie A.
-Dopo aver subito un infortunio ad inizio stagione, Osimhen al suo rientro ha mantenuto un rendimento sotto porta impressionante. A partire dalla seconda metà di ottobre, il nigeriano è il miglior marcatore dei top-5 campionati europei assieme ad Erling Haaland, con 20 gol segnati nel periodo.
-In questa stagione ha trovato in Khvicha Kvaratskhelia un partner formidabile, che ha fornito sei dei suoi 10 assist proprio a Victor Osimhen ed è il giocatore che ha servito di più un singolo compagno di squadra in questo campionato. Grossa parte del potenziale offensivo del Napoli va attribuito alla sua coppia d’attacco, che ha realizzato in totale 34 gol: meno solo dei tandem Haaland-Foden (45), Mbappé-Messi (38) e Kane-Son (35) nei top-5 campionati in corso.
-A differenza di Osimhen che aveva già mostrato le sue qualità, Kvaratskhelia è arrivato questa stagione in Serie A da perfetto sconosciuto, ma registrando subito numeri notevoli. Con 12 reti e 10 assist in questo torneo, è il primo giocatore con almeno 10 reti e 10 passaggi vincenti nella sua prima stagione in assoluto nei top-5 campionati europei dai tempi di Diego nel 2006/07 (13 centri e 13 assist con il Werder Brema).
-Il georgiano (12+10) è uno degli unici sei giocatori in “doppia-doppia cifra” tra gol e assist nei top-5 campionati europei 2022/23, assieme a Messi (15+15), Griezmann (13+12), Neymar (13+11), Saka (13+11) Kolo Muani (13+10) e tra questi solo Bukayo Saka è più giovane dell’esterno del Napoli.
-L’esterno del Napoli, inoltre, è il terzo giocatore in tutta la storia della Serie A capace di segnare più di 10 gol in una singola stagione con il Napoli prima di compiere 23 anni, dopo Attila Sallustro (13 nel 1929/30) e Marek Hamsik (12 nel 2009/10).
-Il gioco del Napoli, che si fonda su un palleggio ripetuto, ha trovato un interprete eccellente in Stanislav Lobotka. Tra i centrocampisti dei top-5 campionati europei in corso con almeno 500 passaggi tentati, solo Toni Kroos (95.1%) e Danilo Pereira (94.4%) hanno una percentuale di passaggi riusciti superiore a quella dello slovacco del Napoli (94.3%).
-Come sottolineato a più riprese, i giocatore del Napoli in generale sono inclini ad effettuare una grossa mole di passaggi durante la partita. Significativo il fatto che in questa Serie A tutti i primi cinque giocatori per passaggi riusciti siano della squadra partenopea: Kim Min-Jae, Stanislav Lobotka, Giovanni Di Lorenzo, André-Frank Zambo Anguissa e Amir Rrahmani.
-Una menzione speciale spetta a Giovanni Di Lorenzo, che diventa il secondo giocatore dopo Diego Armando Maradona a vincere uno scudetto da capitano del Napoli in Serie A. Il terzino dei partenopei è un giocatore su cui poter fare sempre affidamento. Da quando ha esordito in Serie A nel 2018/19, nessun giocatore conta più partite da titolare nel massimo campionato italiano rispetto al capitano del Napoli: 172 (su 172 presenze totali), al pari del portiere Andrea Consigli.