IL COMMENTO

Napoli, questo è lo scudetto dei supereroi

 

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Trentatré anni dall’ultimo scudetto vinto, serviva la mano di Dio per aiutare un gruppo di supereroi al raggiungimento di un traguardo clamoroso. Clamoroso perché inizialmente impronosticabile, addirittura un azzardo pensare che due mezzi sconosciuti come Kim o Kvaratskhelia potessero sostituire, senza farli rimpiangere, due pilastri quali Koulibaly e Insigne, o che Meret improvvisamente diventasse titolare dopo essere stato la riserva di Ospina e che l’incostante Osimhen diventasse addirittura capocannoniere in serie A.

Invece è successo, con il Napoli che ha letteralmente stracciato il campionato di Serie A, vincendo lo scudetto per la gioia soprattutto di chi non era ancora nato quando Maradona regalò il secondo titolo di campione d’Italia a tutto il popolo partenopeo. Questo è lo scudetto dei bambini di Napoli, che hanno sempre bisogno di coltivare la loro fertilissima fantasia che si nutre di personaggi fantastici, di miti, di supereroi. Ed in quanto tali, ad un certo punto della storia hanno bisogno di arrivare alla vittoria, di alzare al cielo un importante trofeo. Titolo che può anche essere tricolore come uno scudetto da cucire sulle maglie.

Il Napoli è pieno di Avengers, i vendicatori di una stirpe di appassionati al gioco del calcio, forse i più appassionati, supereroi che hanno indossato la maglia azzurra per permettere ai bimbi napoletani di godere della gioia di essere i migliori della serie A. Ora ci sono riusciti, difensori come Juan Jesus e Min-jae Kim, noti ai più come Bat Juan o Karatè Kim, gente che indossa il mantello e la cintura nera per impedire agli avversari di violare la porta del Napoli. Oppure Lobotka, capace di indossare il costume di Jeeg Robotka d’acciaio, quello che controlla ed indirizza, il regista di un capolavoro quale è stato il Napoli quest’anno.

E poi Lozano, conosciuto fin dai suoi trascorsi messicani come Chucky la bambola assassina, il ragazzo che strega gli avversari con accelerazioni brucianti e conclusioni precise. Oppure Wolverine, uno degli X-Men incarnato nel migliore dei modi da Kvaratskhelia, cioè una delle più grandi sorprese del campionato di serie A. Infine l’assoluto, il Clark Kent dalla pelle nera, l’archetipo del supereroe, capace di fronteggiare il male grazie a doti straordinarie. È SuperosihMan, il capocannoniere del campionato di serie A, nonché il personaggio più amato di tutti i bambini: la maschera nera sulla chioma color oro ha reso il bomber nigeriano degno di essere il supereroe più apprezzato tra i bambini che tifano Napoli.   

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