Ne resteranno solo due? Dopo le prime quattro tappe del Mondiale, a secco di punti sono rimasti sono Logan Sargeant e Nyck De Vries. Rookie vero il giovane pilota della Williams, poco più che esordiente (Monza 2022 con la stessa Williams) quello di Alpha Tauri. Per entrambi quello del GP dell'Azerbaijan è stato un weekend da incubo o poco più. E per entrambi cresce - come dicono nel paddock - l'urgenza di... "deliver": fornire qualche risultato e in buona sostanza muovere la classifica, come dicono nel paddock anglofono. A ruote ferme (ma niente più di questo) qualche chance in più di farlo nel GP di Miami spetta al ventiduenne pilota della scuderia fondata da sir Frank Williams, ormai a tutti gli effetti una squadra americana.
Proprio come il suo team, Logan infatti ha il passaporto a stelle e strisce ed oltretutto è originario di Fort Lauderdale, città che sorge subito a nord di Miami, in pratica senza... soluzione di continuità. Fattore-campo o meglio-pista da massimizzare (come dicono quelli bravi) ad ogni costo. C'è un precedente recente, anzi racentissimo e riguarda l'altro rookie "totale" del Mondiale 2022: Oscar Piastri, che di Logan è stato compagno di squadra (Prema) nel campionato europeo di Formula 3 del 2020. Ventidue anni come Sargeant (ma lui è del 2001 e li ha già compiuti il 6 aprile scorso), anche l'australiano della McLaren ha stentato un po' nei primi GP stagionali ma ha rotto il ghiaccio esattamente un mese fa nella sua Melbourne. Sua nel vero senso della parola perché - proprio come nel caso di Logan a Miami - anche per Oscar il GP di casa si corre nella sua città d'origine! Lo scorso 2 aprile tra i viali di Albert Park, Piastri ha messo a segno i suoi primi quattro punti iridati chiudendo in ottava posizione il terzo atto stagionale, al volante di una McLaren che non ha fin qui brillato ma che ha sicuramente più margine e potenziale della Williams a disposizione di Sargeant, pur condividendone la power unit by Mercedes.
A ben vedere però (valeva anche per Piastri) il fattore-pista per Logan a Miami ha un peso specifico piuttosto limitato, trattandosi - proprio come nel caso dell'Albert Park australiano - di un impianto cittadino: non si tratta insomma di un impianto permanente sul quale il "nostro" abbia completato milioni di giri nelle formule minori e del quale conosca a memoria ogni singolo metro d'asfalto. Al di là di questo però, la vera sfida che attende Logan - e non solo a Miami - è il confronto diretto con il compagno di squadra Alexander Albon. Certo, il pilota inglese di origini asiatiche è appena più su nel ranking (un punto, decimo nel GP d'apertura a Sakhir) ma sta attraversando un buon momento di forma (brillante soprattutto in qualifica) e a Miami può vantare uno "storico" piuttosto interessante: nono e quindi a punti nella prima edizione del GP. Male che vada a Miami, Sargeant avrà altre due occasioni di rifarsi davanti al pubblico di casa. Come pilota USA (il primo da sette otto anni a questa parte), il biondo Logan è l'unico dello schieramento 2023 a poter correre tre volte in patria, visto che il Mondiale farà tappa il prossimo autunno in Texas per l'ormai collaudato GP Of The Americas di Austin e poi soprattutto in Nevada per l'attesissimo GP di Las Vegas. Non si tratta certo di un caso: in attesa di risultati, la presenza di Logan sullo schieramento di partenza si spiega abbondantemente con motivazioni... geopolitiche.
Quanto a De Vries, pur non essendo l'ex campione del mondo di Formula E tecnicamente un rookie, Nyck farà quest'anno il suo esordio davanti a pubblico di casa alla fine di agosto. Un anno fa infatti l'attuale pilota di Alpha Tauri prese parte al suo primo GP (in sostituzione di Albon, operato d'urgenza per appendicite) a Monza, solo sette giorni dopo la tappa di Zandvoort. Buon per lui, nel weekend del GP d'Olanda Nyck potrà godere della spinta motivazionale della marea orange che però - e farà bene a non dimenticarselo - calerà in massa sulle rive del Mare del Nord per il suo connazionale Max Verstappen!