Serie A, Juve-Lecce 2-1: Vlahovic si sblocca ed è decisivo
All'Allianz Stadium Paredes apre i conti su punizione, poi Ceesay pareggia dal dischetto e Dusan riporta avanti i bianconeri con una gran girata
Dopo un aprile da incubo, la Juve torna a vincere in campionato. Nella 33.ma giornata di Serie A la squadra di Allegri batte 2-1 il Lecce e si porta a quota 63 in zona Champions. All'Allianz Stadium nel primo tempo Paredes (15') sblocca il match su punizione, poi Ceesay (36') pareggia dal dischetto e Vlahovic (41') firma il raddoppio con una bella girata in area. Nella ripresa un'incornata di Danilo si stampa sul palo e Ceesay fallisce una grande occasione di testa.
LA PARTITA
La Juve lotta, soffre e torna a correre in zona Champions. Dopo un mese di digiuno, gli uomini di Allegri rispondono presente alle spalle del Napoli e conquistano tre punti sporchi e pesanti col Lecce. Sporchi perché conquistati alla fine di una gara tirata fino all'ultimo e pesanti perché, nonostante il livello dell'avversario, tengono i bianconeri in corsa nella zona alta della classifica capitalizzando al massimo anche il ritorno al gol di Vlahovic. Due notizie positive per Allegri, che in una stagione travagliatissima si trova ancora a lottare per un posto in Champions.
Dopo il pari a Bologna, Allegri torna a schierare Bremer, Di Maria e Vlahovic dall'inizio, ma tiene a riposo Rabiot e Alex Sandro affidandosi ad alcune rotazioni in difesa e in mediana. Senza Strefezza e a caccia di punti per restare a distanza dalla zona retrocessione, Baroni invece si presenta a Torino con Baschirotto a destra e col tridente Banda-Ceesay-Oudin. A buon ritmo allo Stadium è il Lecce a iniziare meglio. In pressione, gli uomini di Baroni aggrediscono alto e spingono a destra. Dopo una buona giocata di Oudin, Ceesay devia la palla alle spalle di Szczesny, ma il gambiano è in posizione irregolare e Fourneau annulla con l'aiuto del Var. Episodio a cui la Juve risponde aumentando i giri tra le linee con Di Maria e verticalizzando rapidamente su Vlahovic. Pescato in profondità da Bonucci, Kostic ci prova di sinistro, ma non centra la porta. Poi ci pensa Paredes a sbloccare la gara su punizione con la complicità di Falcone, poco reattivo sulla conclusione dell'argentino. Gol che rompe l'equilibrio e accende il match. Più alta e aggressiva, la Juve alza gli esterni, manovra con più uomini e guadagna metri. Il Lecce invece punta tutto sulle ripartenze. Da una parte Gonzalez chiude bene in mezzo all'area dopo una buona combinazione a destra tra Di Maria e De Sciglio e Fourneau annulla un gol di Miretti per posizione irregolare. Dall'altra invece Szczesny disinnesca un cross velenoso, poi Ceesay pareggia i conti dal dischetto per un tocco di mano in area di Danilo. Gol che insieme all'infortunio di De Sciglio rimette tutto in equilibrio e costringe i bianconeri ad alzare nuovamente il ritmo e la qualità delle giocate. Umtiti ferma Di Maria in area, poi Kostic pennella per Vlahovic e Dusan riporta avanti la Juve con un grande girata di sinistro. Guizzo che rimette subito la gara sui binari bianconeri e trasforma la fine del primo tempo in un continuo batti e ribatti. Danilo spedisce fuori di testa da buona posizione su calcio d'angolo, poi Miretti non trova la porta dopo l'ennesima invenzione in verticale di Fagioli. Davanti a Szczesny invece i pericoli maggiori arrivano da Banda e ancora da Ceesay, ma la difesa bianconera regge l'urto e il primo tempo si chiude con la Juve in vantaggio.
La ripresa inizia con gli uomini di Allegri in spinta e col Lecce che serra le linee e riparte allargando il gioco e appoggiando le azioni con tanti uomini. Miretti si divora il tris dopo una spizzata in area di Bremer, poi Umtiti si fa trovare pronto su un cross di Kostic, Szczesny vola su un sinistro di Baschirotto e Ceesay non trova la porta di testa. Occasioni che tengono vivo il match e innescano i primi cambi. A caccia di forze fresche, Baroni toglie Gonzalez e Maleh e fa entrare Di Francesco e Blin. Un'incornata di Danilo si stampa sul palo, poi Banda semina il panico nell'area bianconera, ma il Lecce non riesce ad approfittarne. A ritmi alti e con le squadre lunghe è il Lecce a cercare con più insistenza il possesso. La Juve invece si abbassa e prova a controllare il risultato facendo densità al limite e affidandosi agli ingressi in campo di Chiesa e Pogba per sfondare in contropiede. Da una parte Bonucci chiude bene su un'imbucata di Oudin e Ceesay sbaglia tutto di testa davanti a Szczesny. Dall'altra invece Paredes non trova la porta su punizione, poi Falcone si oppone a Kostic e Vlahovic. L'ultima emozione del match la regala Pogba con una bella serpentina in area, poi c'è tempo solo per l'ultimo assalto del Lecce respinto da Gatti & Co. La Juve torna a vincere e rialza la testa in zona Champions. Il Lecce invece deve continuare a guardarsi le spalle.
LE PAGELLE
Paredes 6: inizia male sbagliando diversi appoggi e rimanendo troppo basso, poi sblocca il match su punizione e la gara si accende. Anche dopo il gol però non brilla e sono altri a fare la differenza in mediana
Vlahovic 7: fino al gol arranca dalle parti di Umtiti e fatica a farsi trovare libero negli spazi, ma la girata del 2-1 rompe un digiuno lunghissimo ed è un colpo che vale tre punti pesantissimi per la Champions. Nel finale sbaglia il tris davanti a Falcone
Miretti 6,5: corre, lotta e attacca la profondità con tempismo e continuità. Sempre pronto ad appoggiare la manovra sulle verticalizzazioni di Fagioli e a inserirsi. Gli manca solo il gol
Ceesay 6,5: è l'uomo più pericoloso del Lecce in fase offensiva. Il bottino di giornata dice un gol annullato per pochi centimetri, una rete su rigore, ma anche due grandi occasioni sprecate di testa
Oudin 6,5: parte a destra, ma si muove su tutto il fronte offensivo cercando di dare fisicità, dinamismo e spinta alla manovra. Qualche buona giocata gli riesce e spesso riesce a creare situazioni pericolose con i suoi calci piazzati
Baschirotto 6: Baroni lo piazza a destra e risponde presente. Lotta in marcatura su Kostic e quando ha spazio prova a spingere e a creare problemi alla Juve. Nella ripresa impegna Szczesny di sinistro
IL TABELLINO
JUVENTUS-LECCE 2-1
Juventus (3-5-2): Szczesny 6; Bremer 6 (42' st Gatti sv), Bonucci 6,5, Danilo 6; De Sciglio 6 (33' Cuadrado 5,5), Fagioli 6,5, Paredes 6 (42' st Locatelli sv), Miretti 6,5 (28' st Pogba 6,5), Kostic 6,5; Di Maria 6,5 (28' st Chiesa 5,5), Vlahovic 7.
A disp.: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Rugani, Milik, Kean, Soulé, Iling-Junior. All.: Allegri 6,5
Lecce (4-3-3): Falcone 5,5; Baschirotto 6, Umtiti 6, Romagnoli 6, Pezzella 6 (26' st Ceccaroni 5,5,); Gonzalez 5,5 (15' st Di Francesco 5,5), Hjulmand 6 (44' st Voelkerling sv), Maleh 5,5 (15' st Blin 6); Banda 6,5, Ceesay 6,5 (44' st Colombo sv), Oudin 6,5.
A disp.: Bleve, Brancolini, Tuia, Gendrey, Cassandro, Helgason. All.: Baroni 6
Arbitro: Fourneau
Marcatori: 15' Paredes (J), 36' rig. Ceesay (L), 41' Vlahovic (J)
Ammoniti: Paredes, Bremer (J); Umtiti, Pezzella (L)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• La Juventus ha vinto in cinque delle ultime sei partite casalinghe di Serie A (1P): da inizio febbraio solo Sassuolo e Roma (16 ciascuna) hanno ottenuto più punti interni in Serie A dei bianconeri.
• Il Lecce ha perso in cinque trasferte di fila per la prima volta da dicembre 2010 (sei in quel caso).
• Il Lecce ha effettuato 14 tiri oggi contro la Juventus: da quando Opta raccoglie questo dato (2004/05) i salentini solo una volta avevano effettuato così tante conclusioni in trasferta contro i Bianconeri (14 nell’aprile 2005).
• La Juventus è la squadra che ha segnato più gol su punizione diretta nei top-5 campionati europei 22/23 (quattro) e una delle due (insieme al Lorient) che conta tre giocatori differenti con almeno una punizione trasformata.
• Quarto gol su punizione diretta per Leandro Paredes nei maggiori cinque tornei europei (terzo in Serie A): non segnava in questo modo dall’aprile 2021 contro lo Strasburgo in Ligue 1.
• Leandro Paredes non segnava un gol in campionato dal 13 marzo 2022 contro il Bordeaux e in Serie A dal 19 marzo 2017 contro il Sassuolo.
• La Juventus ha subito gol in cinque partite di fila di Serie A, cosa che non gli capitava dalla striscia di otto dello scorso maggio.
• Dusan Vlahovic è uno dei soli due giocatori nati dal 2000 in avanti ad aver già segnato almeno 60 gol (60 precisi per lui) nei maggiori cinque campionati europei; l’altro è Haaland (a quota 96).
• Dusan Vlahovic ha segnato 12 gol nelle sue ultime 13 partite contro squadre neopromosse in Serie A.
• Dusan Vlahovic ha ritrovato il gol dopo 773 minuti di digiuno in Serie A (dal 7 febbraio a Salerno): in casa il serbo non segnava da ottobre contro il Bologna.
• Sesto gol in campionato per Ceesay: tre di questi sono arrivati contro squadre che occupano le prime sette posizioni attuali della classifica (Juventus, Inter and Atalanta).
• 16 legni colpiti dalla Juventus in questo campionato, primato condiviso con la Roma. I bianconeri ne hanno centrati 13 di questi nel 2023, primato nei maggiori cinque tornei europei.