Errare è umano ma perseverare rischia di essere fatale per Stefano Pioli e per il Milan, che dopo aver buttato tanti importantissimi punti con Bologna, Empoli, Udinese e Salernitana inciampa in un altro pareggio (nella sera in cui le dirette concorrenti vincono quasi tutte) che mette in salita la corsa per la qualificazione alla prossima Champions League. Quando il tecnico rossonero fa turnover massiccio le seconde linee non convincono e la squadra lascia per strada i punti, ancora una volta questa strategia non ha pagato (è costata anche l’eliminazione in Coppa Italia a suo tempo) e più che puntare il dito su Thiaw e Kalulu per la frittata sul gol di Okereke o su De Ketelaere per l’ennesima prova deludente, a finire sul banco degli imputati è proprio Pioli.
È vero che alle porte c’è l’Euroderby con l’Inter, ma ieri il Milan - sei punti in cinque gare - ha perso un’occasione che in questa fase del campionato non si può perdere perché nessuno (classifica alla mano) aveva un impegno meno duro. La gara con la Cremonese ha confermato nuovamente che il Milan può contare su solo 13-14 titolari (e questo dipende soprattutto dagli errori sul mercato) e quando Pioli li toglie cominciano i guai, ma proprio perché quella di San Siro è stata una conferma viene da chiedersi come mai il tecnico insista con questo tipo di turnover invece che partire con la squadra tipo e poi magari far rifiatare i big a risultato acquisito.
Pioli nel mirino della critica, ma come si dice sempre “in campo ci vanno i giocatori” e allora le responsabilità per l’ennesima prova incolore e l’ennesimo passo falso vanno date anche ai volti simbolo delle seconde linee dei rossoneri. Divock Origi, che pure ieri è stato tra i meno peggio, non trova il gol dal 29 gennaio e questo già dice tutto su un attaccante preso (e pagato 4 milioni l’anno) per sostituire Giroud in momenti come questo, quando il 36enne deve rifiatare.
Ieri il belga ha giocato a sinistra perché davanti da falso nove ha giocato De Ketelaere, che continua a rimanere un oggetto misterioso a cui Pioli continua a cercare una posizione in campo. La Curva Sud ha provato ad accenderlo con cori personalizzati ma CDK, alla quinta prova deludente da titolare del 2023, ha sprecato l’ennesima chance e l’ennesima occasione da gol a tu per tu con Carnesecchi.
Insufficienti anche Aster Vranckx, per cui il riscatto dal Wolfsburg (12 milioni) sembra sempre più lontano dopo soli 160 minuti in otto presenze, e Ballo Touré, che ancora una volta ha fatto rimpiangere Theo Hernandez. Sabato a San Siro arriva la Lazio, a quattro giorni dall’andata con l’Inter, ma a Pioli serviranno i titolari per cercare di battere Sarri, altrimenti il treno Champions rischia di scappare via del tutto anche perché nel prossimo turno ci saranno solo scontri diretti.